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Catalogone Topipittori 2012

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TOPIPITTORI«MA L’ANIMA ERASEMPRE ANIMA DI BESTIE»Un po’ leoni, un po’ asini, un po’ formiche, un po’ galline, un po’ gatti, un po’zanzare, un po’ tori, un po’ meduse, un po’ farfalle, un po’ volpi, un po’ corvi, unpo’ cani, un po’ ratti. Animali o esseri umani? Giungono dalla Grecia del VI secoloa.C. e parlano in greco antico.1«Fulminanti», «umili», «sapienti». Le venti favole di Esopoillustrate da Simone Rea e tradotte da Bianca Mariano,vengono annunciate con queste parole a chi si imbattenella quarta di copertina. Proviamo a immaginare che adefinirle tali non sia l’editore, ma un suo antenato illustre,e che a originarle intervenga qualcosa di antecedente al bisognodi presentare in poche righe un corpus voluminosodi immagini e parole esemplari: la voce delle favole, peresempio. Chi usa i tre aggettivi citati, informa e introduce,non inventa più di quanto Esopo e le sue storie abbianogià inventato millenni fa. Il cane e la conchiglia, Il corvo e lavolpe, I figli della scimmia, Il Sole e le rane, Il pipistrello e ilgatto, La volpe e l’uva, Il topo di campagna e il topo di città,L’asino e la mula con la stessa soma, Il leone e il topo riconoscente,Il giovanotto spendaccione e la rondine, Il granchio e sua madre,sono solo alcune delle centinaia di versioni giunte a noida un’epoca, un luogo, un alfabeto, lontanissimi, la Greciadel VI secolo a.C. e il greco antico. Fedro, La Fontaine,Disney, che pure si sono cimentati nel genere, sono arrivatiin seguito. Le Favole di Esopo trattano di animali simili anoi e di un tempo contenuto e contenibile nel nostro <strong>2012</strong>.Ciò le rende universali e le accomuna alla famiglia deiracconti di fiaba e a quelli mitologici. Come spiegarsi, diversamente,l’adesione di certi caratteri e maschere umanea taluni anfibi o felini o insetti o roditori o marsupiali 1 ?Come giustificare l’associazione di vicissitudini animaleschea quelle, parallele, di tipi comuni? Non c’è passaggio, nelletavole di Simone Rea, in cui animali ed esseri umani smettanoil gioco di ri-guardarsi. Ciascun lettore afferra sfumaturecomportamentali e costruisce sovrapposizioni visive epsicologiche, mentre viene a conoscenza di come sono fattifuori e dentro rane, mule, rondini, pavoni, corvi, pipistrelli,agnelli, delfini, lupi, e confronta volti, corpi, idee, con quellidi comparse famigliari. Ci sono buoni motivi per fare delleFavole una lettura ideale nel periodo di Carnevale e per svilupparedalle figure di Rea, un percorso visivo dedicato aglianimali e alle maschere. L’esperienza di approfondimentopotrebbe culminare nella costruzione di maschere con materialidi riciclo (legno, carta, cartone, gommapiuma, plastica,metallo) da parte dei bambini della scuola elementare edell’infanzia e in una mostra strepitosa delle stesse 2 .In che modo e perché le favole comunichino con società diieri, di oggi, di domani, è uno dei motivi che ha ispirato lapubblicazione delle Favole e una delle qualità che ha resopossibile a un illustratore cresciuto negli anni Settanta e allasua opera prima, di accostarsi senza ossequio a soggetti moltofamosi nella storia dell’arte e della letteratura. Risulta chele favole di Esopo siano il repertorio letterario più illustratodel mondo, dopo la Bibbia. Il seguito di una lettura complessivadelle Favole, potrebbe consistere in un laboratoriodi disegno animato esteso a più discipline: italiano, scienze,musica, disegno. A partire dalla selezione di una delleventi tracce date, bambini e insegnanti potrebbero lavorarein collettivo alla realizzazione di un’animazione a colori esonora, da inviare, una volta pronta, a concorsi specializzatinel settore – il festival di Annecy, il Giffoni Film Festival,la mostra del cinema di Venezia, di Torino, di Roma– oppure a Timbuktu, il primo iPad magazine per bambininella storia delle comunicazioni. Ci sono piazze più ambizioseed emozionanti della televisione e perde tempo chi sostieneche gli albi illustrati saranno spazzati via dalle nuovetecnologie. Oggetti e progetti fertili come le Favole documentanoche da cosa continua a nascere cosa.Parole e immagini, tra queste Favole, illuminano esperienzeprossime al quotidiano, ne rivelano la grandezza, quandoesso sembra confondersi col nulla, e la pochezza, quando sispaccia per il contrario. Sentimenti, smorfie, posture, azioni,logiche, enunciati, concetti, appaiono nei testi di Esopoe nelle illustrazioni di Rea, affinché se ne discuta in gruppoo si mediti silenziosamente. Il richiamo a situazioni vissutein prima persona e appartenenti alla realtà autobiografica,è un amo a cui sottrarsi è più difficile che abboccare.Questioni pubbliche e private sbucano dagli sguardi di volpiFAVOLEdi Esopo e Simone ReaCollana: Fiabe quasi classicheAnno di pubblicazione: 2011Pagine 48 in formato 23 x 32Progetto grafico: Orith KolodnyISBN: 978 88 89210 64 2euro 20,0024 252Favole

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