31.07.2015 Views

Catalogone Topipittori 2012

Catalogone Topipittori 2012

Catalogone Topipittori 2012

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

TOPIPITTORIIL LIBRO LENTODELLE STAGIONIPittau e Gervais si inoltrano nelle stagioni in ascolto. Percorrono la via delnaturalismo con la stessa pazienza che fu del medico e botanico greco Dioscoride,quando nel I secolo d.C., si accinse a scrivere e disegnare il più antico erbario delmondo.PRIMAVERA ESTATE AUTUNNOINVERNOdi Pittau & GervaisCollana: AlbiAnno di pubblicazione: 2011Pagine 120 con finestre,in formato 24 x 24Progetto grafico: Marina Del CinqueISBN: 978 88 89210 70 3euro 25,001Non si contano i corsi e le pubblicazioni dedicati a comediventare scrittori, poeti, romanzieri ed è lunga la fila deisedicenti maestri. Mentre si legge il libro di Pittau e Gervais,Primavera estate autunno inverno, sorge il dubbio chegli aspiranti artisti siano persone ignare delle opportunitàletterarie gratuite offerte dal passaggio delle stagioni. Unaletteratura immensa sta loro a un palmo di naso tutti i giornidell’anno: la natura. Lei è “il poema”, caso mai si cercasseuna guida esemplare in materia di narrazioni ed estetiche.Unica nel suo genere, impareggiabile in complessità di trame,perfezione di intrecci, qualità e quantità di registri, duttilitàlinguistica, ritmo narrativo, definizione dei personaggi,varietà di soggetti e ambientazioni, pathos, mistero, crudeltàe amore – c’è tutto –, la natura scrive da millenni la propriaautobiografia senza parole e non nasconde il proprio geniocreativo a chi con lei si consulta. Forse per questo Pittaue Gervais si inoltrano nelle stagioni senza nulla inventare,in ascolto. Rinunciano ai commenti, alle interpretazioni,all’abbondanza verbovisuale. Percorrono la via del naturalismocon la stessa pazienza e desiderio di oggettività, chefurono del medico e botanico greco Dioscoride, quando nelI secolo d.C., si accinse a scrivere e disegnare il più anticoerbario del mondo.«Ecco dei frutti, dei fiori, foglie e rami...», scrive il poeta PaulVerlaine sul finire dell’Ottocento. Comincia da questa citazioneil viaggio in quattro tempi di Primavera estate autunno inverno.L’incipit prepara i lettori a quello che vedranno scorrerenelle pagine successive, letteralmente «primavera», «estate»,«autunno», «inverno», e somiglia, per questa sua caratteristicapropensione al poi, a un annuncio di inizio spettacolo 1 .Non sarà difficile per i lettori percepire quanto conti, nellaconcezione e nella realizzazione di un oggetto come questo,il rapporto con certi aspetti del teatro, la scena e la scenografianella fattispecie. Gli antichi greci furono capofila nellaconsiderazione della natura come teatro a cielo aperto. Leloro tragedie e commedie si svolgevano – è così ancora oggi– in luoghi dove il paesaggio sapeva dare il meglio di sé, incima a una collina, di fronte al mare. Spirale e alette, nel libro,non corrispondono a una cavea di epoca ellenistica. Tuttavia,gli autori hanno architettato questi elementi per avvicinareil più possibile i lettori di Primavera estate autunno invernoall’esperienza di uno spettatore che si meravigli di fronte aglieffetti speciali della natura come fosse seduto in platea, difronte agli effetti speciali della costumistica e dell’illuminotecnica.Nell’ordinata successione di capitoli, ciascuno dedicatoa una stagione, a partire da primavera, succedono fenomeniordinari e straordinari: storie 2 . Sono grandi, sebbene dipiccolo o piccolissimo formato: quella del pulcino che nasce,quella del girino che diventa rana, quella della mucca e delsuo vitello, quella di un frutto secco dentro il proprio guscio,quella dei cristalli di neve, quella di un cavolo rosso visto dafuori e da dentro, quella di un porro o di una carota osservatida sopra e da sotto terra 3 . È molto difficile decidere dovefinisca l’ovvio e si avvii il prodigio. C’è un miracolo chiusoin ogni tavola, una vita in corso, da farsi raccontare. Spetta ailettori muovere il meccanismo, stupire dei “lo so” e dei “nonsapevo” suscitati a ogni giro di pagina, far essere Primaveraestate autunno inverno il libro delle magie, oppure il libroper imparare a scrivere in corsivo, oppure il libro di scienzee filosofia, oppure il libro di geometria e disegno. La scuolacomplessa della natura unisce i piani di cui è composta, invecedi separarli. Per questo Primavera estate autunno invernopotrebbe essere un libro adatto a ripensare, tra insegnantidella scuola primaria, la rigidità di certe programmazioni, ea promuovere cambi metodologici. Un esempio: far tradurrequesto libro in inglese, tedesco, spagnolo, francese, cinese,russo, albanese, a una classe di bambini che parlano questelingue, sarebbe, oltre che un esercizio linguistico non banale,un gioco interculturale a misura di nuovi cittadini.«Il significato di una parola non ha per me la stessa precisionedi quello di un colore. Colori e forme hanno la capacità diaffermare in modo più definito rispetto alle parole.» Comincianocon questi pensieri le Memorie di Georgia O’Keeffe,Primavera estate autunno inverno76 7723

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!