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Catalogone Topipittori 2012

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LA MARGHERITA EDIZIONIIL CEMENTOSULLA SPIAGGIAUn’onda può avere il potere di legare ricordi e persone. Una storia di frammentiper ricomporre un legame padre e figlio, dove niente è mai definito come sembra.12I compiti, si sa non sono mai piaciuti a nessuno. Tristi libridegli esercizi, sciatti e quindi poco attraenti riportano frasia cui inserire il complemento oggetto, verbi da coniugarein colonnine infinite, testi con migliaia di domande e storiea cui manca il finale. «Completa tu». Il racconto de L’ondabandita inizia proprio da qui, da un pomeriggio di ottobre,un pomeriggio di compiti da fare, fra un padre e figlio. Inrealtà noi siamo, già dai risguardi, dentro il quaderno diqualcuno; ci sono le righe e qualche prova di lettere, abc, percominciare.Scuola e vacanza stanno nel libro come due polarità opposte;lo dicono anche le due biografie “marine “ degli autori a iniziolibro, che fin da subito contrastano con le icone scolastiche:sussidiari, lavagne, banchi contro mare, onda, spiaggia,castelli 1 . Due momenti del calendario che non si concilianomai nella vita di uno scolaro. Nel libro sentiamo una fortecritica al sistema scolastico, messa in campo dall’autore, aimetodi e alle imposizioni della didattica (il libro dei compitiche si chiama «Fantasia Pussavia», la scuola statale a cuiè iscritto il protagonista «Perché- Pensare») anche troppoesplicita, viene alleggerita e bilanciata delle immagini di SoniaMaria Luce Possentini che spostano l’attenzione su delleschegge, senza mai darci una visione d’insieme, senza maifarci veramente entrare nella narrazione. Si crea un’atmosferastrana e sospesa per tutto il libro, come se ci trovassimodi fronte ad un puzzle di cui dobbiamo rimettere assiemei pezzetti 2 . In che epoca si svolge la storia che stiamo perleggere? A scorrere rapidamente le prime pagine, i volti deipersonaggi, le fogge dei grembiuli, i frammenti di copertinedi libri, il quaderno e perfino la grafia ci rimandano ad unpassato. L’adulto può dargli una vaga appartenenza temporale,il bambino invece no. Può solo apparentarlo ad unqualcosa di così distante da lui da diventare fantastico. Infatti,l’incipit di questa storia è un «C’era una volta». Quando,non lo si sa esattamente. Proprio sui piani della Storia, chepossono scivolare uno sull’altro, funziona questa narrazione.Ce lo dicono un testo che gioca con echi e suggestioni e le illustrazioniin cui reperti che vengono dalla realtà (fotografiae collage) sono rivestiti di una patina nebbiosa, che confondee uniforma tutte le cose.Veniamo introdotti ad un personaggio, un bambino che va ascuola e che si chiama Alè- Sandro; Alè-Sandro deve completareun testo di pagina 23; due bambini , Ino e Ina, hannocostruito un castello di sabbia sul bagnasciuga, calpestato edistrutto dai passanti 3 … Come finisce questa storia? Alè-Sandro sa cosa vuole che succeda e lo enuncia al suo papà:«Un’onda all’improvviso, arriva dal mare, bagna i piedi deidue bambini e ruba il castello di sabbia». Si può rubare uncastello di sabbia? Per Alè-Sandro sì, l’onda lo fa spesso, arrivacome un lunga mano, prende, trascina, inghiotte e siporta via tutto. In tutto il libro le figure procedono in manieraevocativa e non descrittiva rispetto al testo e l’atmosferae il tono narrativo che suggeriscono si mantengono intattifino all’arrivo dell’onda. L’onda è un elemento che si inserisceprepotente, è l’antagonista con cui chi fa castelli si misura, è lasfida, vedere chi resiste, anche quando si sa perfettamente cheè sempre il mare ad avere la meglio. Alè-Sandro ne ha vistealmeno 999 di onde e ne sa bene qualcosa. La doppia paginain cui viene raccontata e scritta la conclusione per la storia dipagina 23 è invasa da un disegno astratto, dirompente, chespazza via il beige granuloso della sabbia per dare spazio aframmenti di azzurro; un vetro che si infrange contro una superficiedura e si frantuma in mille pezzi. Fa molto rumore,come il fragore del mare in tempesta 4 . Ad ancorarci alla realtà,salvagente in mezzo ai flutti, c’è un pezzo della paginadi quaderno a quadretti su cui Alè-Sandro sta annotandoil nuovo finale. L’importanza dell’episodio dell’onda nonè legata solo al compito che il protagonista sta svolgendo.Nella pagina successiva infatti è ritratta una figura lunga epensierosa, il padre di Alè-Sandro. A lui è sottoposto, comeper verifica, il compito con la proposta di un’onda ladra; alpadre piace, ma sa già che non piacerà alla maestra, perché èadulta e in quanto tale incapace di cogliere certe sottigliezze.Onda bandita64 6534

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