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Catalogone Topipittori 2012

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BABALIBRIscopo finale: raccontare storie ai bambini. Perché si scriveper i bambini? Quali sono le finalità? E infine, senza caderenel moralismo: cosa puoi dire ai bambini? Per me una solacosa: farli ridere…»I libri di Stephanie BlakeI LIBRIDI STEPHANIE BLAKECACCAPUPÙTesto e illustrazioni di Stephanie BlakeTraduzione di Federica RoccaCartonato 36 pagine a coloriFormato 22 x 27,5 cmISBN 978 88 8362 131 4Euro 12,50Siamo tutti conigliNel 2006 Babalibri inizia a pubblicare le storie di un piccoloconiglio bianco. Si chiama Simone e la prima volta cheappare in libreria lo fa con il nome d’arte Caccapupù. Nascedai pennelli di Stephanie Blake, autrice franco-americanache da anni lavora nel mondo dell’illustrazione con una fortepropensione ai libri indirizzati ai piccolissimi. Simone,dice lei, è un po’ il suo alter ego, il personaggio a cui affida isuoi temperamenti, le domande, i dubbi, le arrabbiature, lefrustrazioni ma anche le tenerezze e le esplosioni di gioia.Simone è protagonista di una dozzina di titoli, di cui settesono quelli finora tradotti in Italia; è un coniglio con leorecchie enormi e una faccia molto espressiva; vive in unluogo non ben identificato (ma in cui ci sono la casa, lascuola, il dentista, il giardino…) con i suoi genitori e unfratellino, Gaspare; tutti conigli bianchi. Nonostante alcunevariazioni – gli abiti, che Simone inizia ad indossaredal secondo libro, la mascherina da Superconiglio, i nuoviamici – Simone non varia né cresce troppo, nel corso dellesue storie. Ogni libro narra una piccola avventura, che haa che vedere con il quotidiano di qualsiasi bambino. Perquesto Simone è così amato dai piccoli. Li interpreta perfettamente,senza filtri né buonismi. Li racconta così comesono, nelle loro debolezze e nelle loro grandi virtù. Un unicostratagemma, quello di far ridere il lettore. È StephanieBlake che lo rivela: «Non bisogna mai dimenticare a chici si rivolge: I BAMBINI! Potrebbe sembrare banale maall’inizio ero più preoccupata del lato artistico dei miei libri,della grafica, dei colori, dell’aspetto «arte» (in un certosenso la parte narcisistica del mestiere) da dimenticare loQuanto racconta un segno neroIl segno della Blake è la sua arma di comunicazione piùpotente: uno spesso contorno nero delinea i personaggi egli oggetti che ne costituiscono l’universo. Disegna con untratto apparentemente poco preciso che trasmette una velocità– quasi un’urgenza – nell’esecuzione. Attraverso questosegno fluido definisce le campiture che saranno poi riempitedi colore. Il lettore può osservare le tracce delle pennellateche riempiono le sagome, proprio come quando sideve colorare restando dentro i contorni e occupando tuttala superficie. La reminescenza del disegno infantile è volontariae trasmette un grande rispetto per la modalità con cui ibambini illustrano ciò che vedono o immaginano. La sceltacromatica della Blake è chiara quanto il suo segno: colorisempre vivaci accostati giocando su fortissimi contrasti; lepagine risultano sempre sature ma al tempo stesso nette,distintamente leggibili. L’universo di Simone ha quindi unagrande forza visiva. Scivolando da un piano meramentestilistico ad un piano narrativo, le storie di Simone si riflettononel segno che le descrive. Molto semplici, fondatesulla ripetizione dei riti della quotidianità, sui piccoli grandicambiamenti della vita di un bambino e sull’essenzialità.Servono pochissimi elementi per fare una storia, cosìcome basta un tratto per rendere il senso di un’illustrazione.Quanto detto potrebbe portare a pensare che nelle operedella Blake la sfumatura non esista; così è nel modo con cuiutilizza il colore, ma non nella narrazione. L’autrice vuolemettere in evidenza, dell’infanzia che narra, la capacità direndere il tutto, assoluto e necessario. Per questo, la stessainfanzia, è capace di gamme finissime di emozioni e sentimenti,che vengono descritte attraverso altri dati formali– come per esempio, quello dell’espressività dei personaggi.Il corpoAll’autrice divertono le emozioni e il loro manifestarsi e Simoneè l’inconsapevole cavia degli interessi della Blake. Puraffrontando soggetti spesso frequentati nella letteratura perpiccolissimi, Blake riesce a superare tutti per «economia» e80 81

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