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Catalogone Topipittori 2012

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TOPIPITTORIVOLO SENZA MAPPAIl viaggio di una stella dà corpo a un desiderio che accarezziamo fin dalla culla,quello di volare. Sembra non esserci luogo più adatto della capanna di Betlemmeper richiamare gli adulti alla laicità delle parole e delle immagini e i bambini allavivezza dei simboli.IL VIAGGIO DI UNA STELLAdi Giovanna Zoboli e Marina Del CinqueCollana: AlbiAnno di pubblicazione: 2011Pagine 16, leporello in formato 21 x 23Progetto grafico: Marina Del CinqueISBN: 978 88 89210 71 0euro 14,001A guardare la punta di un albero di Natale, non si direbbe.Non si direbbe che la stella posta in cima al tradizionaleabete rechi con sé tracce di una storia millenaria. Né la sidirebbe giunta da distanze incommensurabili o nata per volare,immobile com’è, quando il libro di Giovanna Zoboli eMarina Del Cinque narra che alle spalle di questo addobbo,c’è un viaggio lungo, magico, per la maggior parte del tempoaereo e senza mappa, indecifrabile finché la provenienzadi tale decorazione rimane circoscritta all’ambito puramentecommerciale: grandi magazzini, laboratori artigianali enegozi cinesi alla medesima stregua. Il viaggio di una stellafesteggia il periodo natalizio rileggendo secondo un’otticatutta celeste uno dei passi più celebrati dei Vangeli, quellodella nascita di Gesù Bambino. Accanto al titolo, un sottotitoloinquadra il clima onirico e spirituale dell’itinerariointrapreso. Il testo e le immagini, per scorrere, si appoggianoalla voce e alle visioni di un tipografo sconosciuto che il 24dicembre compie un sogno: il Sogno del tipografo stanco lanotte di Natale.«Sopra la foresta di Ti, una notte, apparve una stella. La stella,abbandonata la foresta di Ti, si mise in viaggio.» 1 Standoal risultato cui giungono le due autrici – un oggetto in quattrocolori, a più fogli uniti a fisarmonica, per una lunghezzacorrispondente a svariate decine di centimetri, adatto a esseresvolto, riavvolto, appeso, riposto nella custodia che lo contiene1 –, l’episodio religioso sa emanciparsi dall’iconografiacanonica del presepe con Maria, Giuseppe, il bue, l’asinello,i pastori, i Re Magi. Per questi motivi, Il viaggio di una stelladovrebbe trovare automaticamente ospitalità tra i percorsi dilettura che hanno al centro il momento del Natale e incon-trare estimatori tra gli appassionati di presepi popolari, viventi,meccanici. Sembra non esserci luogo più adatto dellacapanna di Betlemme per richiamare alle rispettive figure eruoli laici i bambini e i genitori.Il viaggio di una stella non cita visivamente figure umane edevita accuratamente rappresentazioni realistiche. Gli adulti,più dei bambini, si chiederanno perché. Paesaggi, atmosfere,personaggi, sono creati attraverso l’alternanza dei coloribianco, rosso, nero, oro, e il principio compositivo del “temacon variazioni”. Le lettere alfabetiche, qualora non rientrinonella parte superiore della pagina, dedicata al testo, hannolo scopo di fondare geometrie maggiori: disegni. Sonomontagne di “V”, flutti di famiglie di gotiche 2 , giungle sortedall’intrico di maiuscole senza grazie, profili di mercantitratteggiati con i segni di punteggiatura, angeli provenientidalle aste curve molto aperte di certe “s”, “z”, “d”, cammellie magi salutati da composizioni a caratteri Fraktur. Mentresi legge questa storia ne affiora implicitamente una diversa,non più basata su un artificio narrativo, bensì sulla storiadella stampa e della tipografia. Si viene a conoscenza di figureimportantissime nel campo del disegno di caratteri, qualiGutenberg, Jenson, Manuzio, Bodoni, Garamond, Didot, esi studiano alcuni concetti tipografici (caratteri mobili, crenatura,font, occhiello, spaziatura, eccettera). Quelle dellacalligrafia, della storia della stampa e delle sue tecniche sonoautentiche peripezie, che potrebbero appassionare, tanto piùse correlate alle vicende delle tecnologie e dei supporti correnti(computer, e-book, iPad).Il codice visivo su cui si basa Marina Del Cinque è intrisodi moduli costruttivi ripetibili. Letto sospendendo ognigiudizio specialistico in materia di lettering, esso è un giocopuro di punti, linee e superfici 3 , avrebbe scritto Kandinsky.Il piacere di disegnare con le parole è palpabile anche per chiosservi alfabeti, ma non li sappia leggere: bambini piccoli epiccolissimi si intende, che di questo libro hanno a disposizionetutto il retro (più di 200 cm di lunghezza), qualoradecidessero di colorare, disegnare, raccontare. Sperimentarsinel disegno-scrittura, a mano, con i timbri, con Photoshop,libera dalla frustrazione di “non saper disegnare”, chi non sidestreggia nella copia dal vero e tuttavia è amante dei segnigrafici e del linguaggio iconico. Potrebbe coronare la letturadi questo libro una visita guidata alla Tipoteca Italiana diCornuda (in provincia di Treviso).Il viaggio di una stella48 4923

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