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Catalogone Topipittori 2012

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BABALIBRILE COSE INTORNOUn libro grande per contenere tutto il mondo che un bambino ha intorno.Un catalogo del quotidiano fatto di oggetti e luoghi conosciuti da esplorareattraverso i loro nomi e le loro forme. Partendo dalle cose che ci circondano perarrivare e se stessi.1Il grande libro delle figure e delle parole è grande perché devecontenere tutto il mondo che un bambino ha intorno. È unlibro cartonato, le cui pagine rigide si girano come porte chemettono in comunicazione stanze: la camera, il bagno, la cucina,il salotto, una casa; per ogni ambiente una pagina, perogni ambiente una topografia per oggetti. L’illustrazione faperno su un oggetto grande, la vasca, ad esempio. Intorno aquesto un insieme di piccole icone, tutti gli altri piccoli oggettiche alla stanza afferiscono e che la connotano: la cartaigienica, la spugna, il vasino, la crema, il rossetto, il rasoioelettrico 1 . Ad ognuno è associato il suo nome in lettere «lalima per unghie», «i bastoncini per le orecchie», «la mollettaper i capelli». Ole Könnecke e il suo lettore compiono subitoun esercizio fondamentale: dare un nome alle cose. Leggendocon i bambini molto piccoli spesso la richiesta di unastoria o di un particolare libro si lega ad un’azione precisa:puntare l’indice su un disegno e chiedere «E questo?». Unadomanda che può diventare un mantra, enne volte la stessaimmagine ed enne volte la stessa richiesta e la stessa rispostareiterata. Cosa accade in quel continuo movimento che vadalla figura al dito, dal dito allo sguardo fra chi sta leggendoe chi ascolta la lettura, dallo sguardo alla voce che dice? Larealtà prende una forma, il mondo si vivifica nell’atto stessodi indicarlo e dargli un nome: «Questo è» diventa una unitàdi misura. Il bambino ripete il suono che si lega a un’immagine,fino a che non diventa sua, fino a che l’oggetto disegnatoha un'identità e un nome. Si conosce, si riconosce, sidistingue da tutto il resto.Ne Il grande libro delle figure e delle parole si possono seguiremolteplici piste. Si sorpassa l’idea di un catalogo di arnesie funzioni. Gli oggetti hanno una relazione forte conchi li usa (e li nomina). Potrebbero essere incipit di episodidiversi; di certo sono indizi di tanti abitanti, di abitudini,di età differenti, di sesso differente. Sono animali antropomorfi,che agiscono fra le pagine come nello spazio reale.Un elefantino che fa il tamburo con una pentola, un orso chesi pettina, un asino che si lava i denti, una cicogna che passal’aspirapolvere seguendo le briciole lasciate da due piccolisgranocchia-biscotti… Leggendo i minimi gesti ed espressionidi tutti questi inquilini si iniziano a costruire delle narrazioniin sequenza: incontriamo un orsetto sotto le copertenella pagina dedicata alla stanza da letto; poi lo troviamonel bagno accanto ad un vasino; poi in cucina al tavolo conla colazione (seduto su un seggiolone mentre l’orso grandeè sulla sedia); poi lo vediamo togliersi il pigiama, mettersi lemutande, le calze, poi la canottiera, i pantaloni e il maglionee infine entrare in salotto. Qui ci sono altre persone ed è impossibilenon iniziare a costruire delle storie. L’autore portail lettore per mano a costruire la complessità, per gradini 2 .Da noi a noi, attraverso tutto ciò che struttura la nostra relazionecon il mondo, con gli altri. E attraverso una progressioneche va per centri concentrici, dal puntuale alla sequenza,da vicino a lontano, dal noto all’ignoto, dal concretoall’astratto 3 . Infatti con lo scorrere delle pagine ci spostiamoda un luogo chiuso all’aperto, per indagare quante cose cisono fuori, le stagioni, i mestieri del giardino, l’orto, la montagna,poi la pianura, poi il mare, i mezzi di trasporto, la musica,lo sport, i numeri, i giochi, le lettere, le forme, i colori, ilcorpo. Ci si può muovere senza gerarchie, in un mare di microdettagli e di differenze. Tutto non ci sta, ma Könneckesa cos’è importante agli occhi di un bambino. L’interruttoredella luce o il cavatappi, gli utensili che colpiscono per formestrane o per quello che con essi si fa. Il vento caldo prodottodal phon, la magia dello spazzolino elettrico, il bicchieredei grandi e quello dei piccoli, i braccioli che proteggonoquando si sta per saltare dal trampolino, la sabbia, tutte lecose che sanno volare. Il lettore può costruire delle categorie:Könnecke propone il suo lexicon, le sue partizioni che sonoi macro gruppi delle pagine, ma a ciascun lettore è dato diindagare le proprie. Ecco perché, ancor prima di arrivare ainumeri, Il grande libro delle figure e delle parole parla di matematica:si possono costruire degli insiemi di tutto ciò cheè blu, di tutto ciò che è tondo, tutto ciò che si muove 4 …Il grande libro delle figure e delle parole40 41234

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