SUONO n° 500

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a cura della redazione
Amplificatore finale
Accuphase A 36
L’alone di mistero che c’è
sempre stato intorno ad
Accuphase (rare le visite
effettuate direttamente
nelle aree produttive in
Giappone), le dimensioni
ridotte dell’azienda e uno
spirito artigianale più volte
ribadito sono tutti aspetti
che alimentano fantasie
e leggende su un marchio
che si è creato una posizione
invidiabile nel mercato
in termini di qualità e solidità,
paragonabile a quella
dei grandi dell’elettronica.
Alcune scelte potrebbero
essere interpretate come
manie ma altre forniscono
i requisiti a un prodotto
che appartiene incondizionatamente
e senza ombra
di dubbio “alla classe superiore”.
Requisiti che sono
addirittura fuori dal tempo
e quasi immuni alla “obsolescenza
prematura” tipica
del nostro tempo.
La predilezione di Accuphase
per le amplificazioni,
fin dalle origini,
è abbastanza chiara e privilegia
senza mezzi termini la classe
A, anche a potenze di un certo
rilievo. Per i sistemi invece ad
alta potenza si opta per un push
pull che utilizza comunque l’architettura
dei sistemi in classe
A ma configurato in classe AB.
Il prodotto in prova, l’A-36, è il
più piccolo della nuova serie,
che vede tre modelli tutti in
classe A: quello con 30 W per
canale, l’A-47 (45 W) e l’A-70,
il più potente finale stereofonico
della nuova linea (60 W).
Chiude il catalogo il “poderoso”
A-200 monofonico in classe A
da 100 W. Gli altri tre modelli
a catalogo, due stereo e uno
mono, sono la versione “potenziata”
in push pull e si distinguono
non tanto per l’elevata
potenza che sono in grado di
erogare su un carico da 8 Ohm
quanto per quella su carichi inferiori,
fino a raggiungere addirittura
1 Ohm. In tutti i prodotti
è sempre presente quanto serve
a facilitare la configurazione in
multi-amplificazione o a ponte
(nei prodotti stereofonici),
come se in effetti la potenza e
l’“insensibilità” al carico non sia
mai abbastanza, nonostante le
prestazioni e le risorse messe
in gioco anche nei prodotti più
piccoli, come ad esempio l’A-36
in prova. L’apparecchio si collocherebbe
in una fascia definibile
“entry level” anche se “fa strano”
pensare a un prodotto da
oltre 8.000 euro come di “primo
prezzo”! Effettivamente, però, il
sistema analogo ma di potenza
doppia, il P 4200, costa una cifra
molto simile, mentre il costo
dei Classe A aumenta in modo
“vertiginoso”, quasi un costante
50% a “salto”. Discorso diverso
vale per i fuoriclasse che hanno
una quotazione a sé…
Nel catalogo non è invece presente
una proposta adeguata
“entry level” per la sezione pre
da abbinare ai finali in quanto
il primo in catalogo, il C-2120,
costa di più del finale A-36 e i
successivi hanno un’impennata
di prezzo notevole. Colpisce,
inoltre, esaminando la produzione
“storica” distribuita in
oltre quarant’anni di attività, il
fatto che a far da padrone siano
proprio gli amplificatori finali
(45 prodotti in archivio) mentre
i preamplificatori sono 35 e
Prezzo: € 8.400,00
Dimensioni: 46,5 x 17,1 x 42,5 cm (lxaxp)
Peso: 22,8 Kg
Distributore: High Fidelity Italia S.r.l.
Via Collodi - 20010 Cornaredo (MI)
Tel.02-93611024 - Fax 02-93647770
http://www.h-fidelity.com
Amplificatore finale ACCuphase A 36
Tipo: stereo Tecnologia: classe A, funzionante a ponte in mono Potenza
(W): 30 su 8, 60 su 4, 120 su 2; in mono 120 su 8, 240 su 4, 300
su 2 Risp. in freq. (Hz): 20-20.000 +0, -0,2 dB Sens./imp. (V/kOhm):
0,62/20 (RCA), 1,23/40 (XLR) S/N (dB): 112 THD (%): 0,03 Fattore di
smorzamento: 400 Ingressi: XLR e RCA Note: guadagno regolabile
in 4 posizioni a passi di 3 dB; finale configurabile in dual mono per
biamplificazione passiva e a ponte.
152 SUONO settembre 2015