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SUONO n° 500

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n.<br />

Prima<br />

xxx<br />

dell’Editoriale<br />

di Paolo Corciulo<br />

Il “buon” esempio<br />

Se si vuole parlare di qualità, il minimo è offrire un proprio contributo<br />

che sia di qualità! Lapalissiano ma non così facile da perseguire,<br />

soprattutto se si opera in un settore che da molto tempo ha perso<br />

competitività e, conseguentemente, quella dinamica evolutiva che<br />

è il sale che arricchisce ogni pietanza…<br />

Non ho mai fatto mistero della mia convinzione che, come ogni altro<br />

elemento della filiera Hi-Fi, anche la comunicazione sia nel tempo<br />

piombata in una sorta di medioevo oscurantista, animato da dicerie,<br />

miti, streghe e stregoni più che da una sana razionalità; elementi<br />

tutti che tolgono di forza alla capacità del cronista nel raccontare la<br />

realtà, a favore del poeta e delle sue favolette.<br />

Al contrario di molti sono convinto che tale condizione sia cosmica e<br />

non specifica di questo o quel paese, con buona pace degli esterofili<br />

convinti che tutto quel che viene scritto nel nostro paese sia sterco e<br />

tutto quello che proviene dall’estero sia oro colato: se non fosse grave<br />

mi verrebbe da ridere osservando l’irrazionale fascinazione che certi<br />

audiofili nutrono per opinion leader e mezzi di informazione esteri<br />

che, per ignoranza, ignavia o collusione, li sifonano con certezze<br />

vacue quanto strillate, alla pari (se non di più) di quanto avviene<br />

con certa stampa nazionale.<br />

Non che un male comune costituisca mezzo gaudio: sono convinto<br />

che ogni palata di m…a lanciata in aria prima o poi ricada su tutti i<br />

presenti e in questi anni ho fatto tutto il possibile (non sempre con<br />

costrutto) per oppormi a una deriva che, complici le condizioni di<br />

mercato, è lenta ma inarrestabile.<br />

La cartina al tornasole di questa preoccupante situazione è proprio il<br />

numero <strong>500</strong> di una rivista come <strong>SUONO</strong>, il cui solo esistere (oserei<br />

dire “resistere”) dovrebbe essere vanto del settore: abbiamo fatto una<br />

grande fatica con mezzi esigui per ottemperare a quella richiesta di<br />

qualità che è non solo il tema di questo numero ma, per come la vedo<br />

io, la chiave di volta di un possibile ipotetico rilancio del settore. Ad<br />

ogni costo la redazione ha cercato di fare in modo che ogni pagina di<br />

questo numero esprimesse quel concetto di qualità che in sostanza<br />

si estrinseca in una capacità di portare lo sguardo un po’ oltre, di<br />

esprimere giudizi non ossequiosi, consoni al ruolo di watchdog che<br />

ci siamo scelti; di ricercare la verità e di farlo (dato che la verità può<br />

essere un concetto molto “mobile”) con sguardo aperto.<br />

C’è voluto molto: molto tempo, molti sforzi, molte discussioni e<br />

anche molta capacità di accettare che il risultato fosse comunque<br />

una mediazione tra ciò che teoricamente volevi ottenere e quanto<br />

praticamente è stato possibile fare. Se si prova a spingersi ogni giorno<br />

più in là i risultati però, prima o poi, devono arrivare…<br />

Il punto, d’altronde, è che questo settore ha dilapidato nel tempo le<br />

sue risorse, le energie vitali e, come un pugile groggy, è ancora in<br />

piedi ma difficilmente potrà vincere il match. Così incartati, tutti<br />

aspettano, senza esporsi troppo, il suono di un gong che, in quanto<br />

metaforico, non è destinato ad arrivare! Non è nella mia natura<br />

attendere l’inevitabile, soprattutto quando vedo che quel che si<br />

potrebbe fare è inevitabilmente tanto.<br />

Qualche giorno fa mi ero messo in testa di acquistare una bicicletta<br />

Hi-tech e ho scandagliato la rete alla ricerca di elementi e criteri per<br />

poterla scegliere; il fatto di non averli trovati, o di non averne trovato<br />

di congrui e standardizzati, sottolinea quanto ancora si possa fare,<br />

soprattutto nei settori specializzati, per trasferire un know how che<br />

non sempre è alla portata o disponibile. Un monito sulle esigenze e<br />

su come soddisfarle che travalica il singolo settore: c’è una richiesta<br />

di qualità, c’è gente disposta a spendere per ottenerla, a noi il compito<br />

di favorire con la nostra conoscenza questo processo!<br />

È il compito che <strong>SUONO</strong> si è prefisso e che, in un modo o nell’altro,<br />

deve perseguire.<br />

B<br />

4 <strong>SUONO</strong> settembre 2015

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