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MUSEO CHIERICI

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ETÀ DEL FERRO III° PERIODO OD ETÀ ROMANA<br />

Sportello n° 50<br />

A pochi mesi dalla fondazione del Gabinetto di<br />

Antichità Patrie, su richiesta di Don Chierici, fu<br />

diffusa da parte della Prefettura di Reggio una<br />

circolare in cui si invitavano tutti i sindaci della<br />

provincia e le autorità locali a fornire collaborazione<br />

alla Deputazione di Storia Patria segnalando<br />

tutti i rinvenimenti e i siti di interesse archeologico.<br />

L’archeologia reggiana cominciava<br />

progressivamente a uscire dal carattere di sporadicità.<br />

In questo quadro i primi interventi di ricerca pianificata<br />

nel territorio furono gli scavi di Brescello<br />

degli anni 1863-1865, di cui fu incaricato il montecchiese<br />

Albino Umiltà, patriota tra i più convinti<br />

sostenitori di Chierici e membro della DSP. Sono<br />

qui raccolti materiali provenienti da una ricca ed<br />

articolata necropoli romana (seconda metà del I<br />

sec. a.C. / II sec. d.C.), emersa durante gli scavi<br />

nella zona del Forte estense di San Ferdinando,<br />

cui Don Gaetano volle presenziare personalmente,<br />

data l’importanza delle scoperte che via via<br />

venivano alla luce, affiancando l’Umiltà nella sovrintendenza<br />

dei lavori.<br />

1 Parte del corredo<br />

funerario di una tomba a<br />

cremazione che consta<br />

di undici elementi in<br />

ambra di produzione<br />

aquileiese, identificabili<br />

come pendenti, pedine e<br />

placchette ornamentali e<br />

raffiguranti vari animaletti,<br />

due peronaggi maschili<br />

ammantati e una mano in<br />

gesto apotropaico<br />

2 Giocattoli in piombo<br />

presenti nel corredo<br />

funerario della giovane Julia<br />

Graphis, che riproducono<br />

elementi di arredo e<br />

suppellettile in miniatura,<br />

destinati ad arredare una<br />

sorta di casa di bambola (II<br />

sec. d.C.). Le analogie tra<br />

questi crepundia e una serie<br />

di oggetti dello stesso tipo<br />

rinvenuti presso il tempio di<br />

Giove Anxur a Terracina, ha<br />

fatto ipotizzare l’esistenza<br />

di una manifattura comune.<br />

Nel Portico dei Marmi dei<br />

Musei Civici è conservato<br />

anche il monumento<br />

funerario con iscrizione<br />

dedicatoria della fanciulla<br />

2<br />

1<br />

per saperne di più<br />

I. CHIESI, Storia di Brescello: l’età romana, Parma 2013

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