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ETÁ DEL FERRO I E II PERIODO<br />
Sportello n° 32<br />
A partire dalla fine del VI secolo a.C. l’abitato di<br />
Servirola diventa il fulcro del nuovo sistema insediativo<br />
imperniato sulla valle dell’Enza. La<br />
posizione favorevole ne faceva un luogo naturalmente<br />
deputato agli incontri e agli scambi. Le<br />
strutture del nuovo abitato che si sovrappongono<br />
alle capanne preesistenti furono messe in luce<br />
da Chierici in occasioni diverse. Tracce di muri<br />
a secco erano state individuate già nel 1862. Le<br />
esplorazioni sistematiche del 1864 evidenziarono<br />
la presenza di “ciottolati” (selciati stradali ?).<br />
Alla campagna del 1866 si collega la scoperta di<br />
un reticolo di murature a secco. Altri muri e altri<br />
selciati vennero in luce nel 1868. L’insieme apparve<br />
a Chierici come “una rete di muri di ciottoli<br />
a secco con selciati interposti” che “disegnavano<br />
a spazi quadrati e orientati piante di edifizi e<br />
strade”, quindi un abitato dall’impianto regolare,<br />
si direbbe pianificato. Il rinnovamento edilizio si<br />
protrasse sino almeno al primo venticinquennio<br />
del V secolo a.C.<br />
Le ceramiche depurate e dipinte esposte nella<br />
vetrina 32 (olle, mortai e soprattutto ciotole)<br />
sono pertinenti a questa fase. Molte di esse recano<br />
dei graffiti, per lo più sul fondo esterno, che<br />
nella maggior parte dei casi restituiscono lettere<br />
isolate dell’alfabeto etrusco, con valore di contrassegni<br />
commerciali, o segni non alfabetici. Tre<br />
iscrizioni meritano una speciale attenzione.<br />
1 Una delle iscrizioni,<br />
graffita sul fondo di una<br />
ciotola, è una dedica a Vei,<br />
divinità etrusca femminile<br />
assimilabile alla greca<br />
Demetra e alla romana<br />
Cerere. A Servirola il suo<br />
culto si imperniava sul<br />
pozzo definito “del centro”<br />
da Chierici stesso<br />
2 Un’altra iscrizione<br />
è una dedica a Rat,<br />
divinità etrusca maschile<br />
assimilabile ad Apollo<br />
3 La terza iscrizione è<br />
un alfabetario limitato<br />
alle prime quattro lettere<br />
dell’alfabeto etrusco in uso<br />
nell’Etruria settentrionale e<br />
padana (a, e, v, z)<br />
2<br />
1<br />
3<br />
per saperne di più<br />
R. MACELLARI, Il versante destro della valle dell’Enza nel primo millennio a.C., in L. DE<br />
MARCHI, Archeologia globale del territorio tra Parmense e Reggiano, Prato 2005, p. 41.