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MUSEO CHIERICI

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DAL PO AL GARGANO<br />

ABRUZZO E CAPITANATA<br />

Sportello n° 57<br />

Nella palchetto superiore di questo sportello<br />

sono conservati manufatti in selce pertinenti a<br />

diverse età (dal paleolitico all’età del bronzo) provenienti<br />

dalla valle del torrente Vibrata, ubicata<br />

nel teramano. Quest’area ai tempi del Chierici fu<br />

sottoposta a sistematiche indagini da parte di<br />

Concezio Rosa, medico-archeologo abruzzese,<br />

che vi raccolse circa 20.000 reperti litici e che,<br />

per primo in Italia, definì “fondi di capanne” le<br />

strutture abitative di età neolitica. Fu quindi certamente<br />

lui a donare al Chierici gli oggetti che qui<br />

possiamo ammirare. Dalla Capitanata, proviene<br />

un piccolo gruppo di oggetti “da corredo funebre”<br />

attribuibili alla Cultura medio-adriatica dell’Età<br />

del Ferro (1-3). I cimeli confluirono nella collezione<br />

nell’anno 1876 a seguito del loro recupero da<br />

parte del sig. Alberto (Berardelli?) che li rinvenne<br />

alla profondità di un metro dal piano di calpestio,<br />

durante alcuni lavori edilizi nel territorio di Foggia.<br />

Pregevoli sono poi i materiali provenienti da<br />

Torre de’ Passeri in provincia di Pescara anch’essi<br />

riconducibili alla Cultura medio-adriatica dell’Età<br />

del Ferro (4-7). L’acquisizione degli esemplari da<br />

parte del museo, avvenuta tra il 1872 ed il 1873,<br />

si deve a Genesio Cabrini di Mezzani (PR). L’operaio,<br />

che aveva partecipato agli scavi promossi<br />

da Chierici a Brescello e a San Polo d’Enza, acquisendo<br />

una certa esperienza nel lavoro archeologico,<br />

li rinvenne in alcune tombe durante<br />

i lavori per la ferrovia di Torre de’ Passeri, tra Pescara<br />

e Sulmona. È lo stesso Cabrini ad attribuire<br />

due delle sepolture ad inumazioni di guerrieri.<br />

Una tomba in particolare esibiva del vasellame<br />

d’accompagnamento deposto in prossimità delle<br />

gambe oltre alla caratteristica spada, collocata<br />

lungo il fianco sinistro dell’inumato. Le altre tombe<br />

erano purtroppo già state manomesse.<br />

1 Pendaglio a cavallino<br />

2 Pendagli a batacchio<br />

3 Fibula ad occhiale<br />

4 Fibula Grottazzolina<br />

5 Elementi di cinturone in<br />

bronzo<br />

6 Punte di lancia in ferro<br />

7 Spada in ferro<br />

per saperne di più<br />

G. <strong>CHIERICI</strong> – P. MANTOVANI, Notizie archeologiche dell’anno 1872, Reggio Emilia 1873,<br />

pp. 36-38<br />

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4<br />

6<br />

7<br />

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