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MUSEO CHIERICI

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ETÁ DEL FERRO I E II PERIODO<br />

Sportello n° 35<br />

La vetrina 35 completa la presentazione, iniziata<br />

nella precedente, delle attività produttive<br />

nell’abitato di Servirola. L’attenzione si concentra<br />

sulla lavorazione dell’osso e del corno e sulla<br />

metallurgia. La prima è documentata da manufatti<br />

finiti o semilavorati, ma anche da materia<br />

allo stato naturale.<br />

La lavorazione dei metalli è illustrata dai materiali<br />

rinvenuti nell’area di un’officina metallurgica.<br />

Nel 1868 Chierici scavò nel settore centro –<br />

orientale del terrazzo di Servirola le strutture di<br />

una fonderia, estese su una superficie di 430 mq,<br />

sottostanti a murature in ciottoli a secco. Un forno<br />

circolare corredato da piano forato era verosimilmente<br />

destinato alla lavorazione del bronzo,<br />

soprattutto per l’arrostimento del minerale e per<br />

la depurazione del rame. Tutt’attorno si raccolsero<br />

scorie e pezzi di lingotti. Questo impianto<br />

artigianale viene solitamente riferito al villaggio<br />

di capanne preesistente all’abitato di forme regolari<br />

(VI secolo a.C.). Per quanto riguarda l’età<br />

del bronzo sono da segnalare le forme fusorie<br />

che si trovano nel palchetto inferiore e che dimostrano<br />

una volta in più l’importanza di questa<br />

terramara posta allo sbocco del torrente Enza in<br />

pianura. Qui già nell’età del bronzo esisteva evidentemente<br />

un’importante attività metallurgica<br />

ribadita dai recenti ritrovamenti sul sovrastante<br />

terrazzo di Torlonia.<br />

1 Rotella raggiata in corno,<br />

in corso di fabbricazione,<br />

che documenta la<br />

produzione a Servirola di tali<br />

ornamenti<br />

2 Quattro forme fusorie,<br />

tre in arenaria e una in<br />

pietra metamorfica. Una<br />

serviva per produrre asce ad<br />

alette, un’altra per verghe o<br />

scalpelli su una faccia e per<br />

pugnali sull’altra, la terza<br />

fu utilizzata per produrre<br />

anellini, da un lato, e rasoi<br />

dall’altra. La quarta infine,<br />

molto frammentaria non<br />

consente di fare ipotesi<br />

attendibili<br />

3 Frammenti di crogiolo<br />

della fonderia<br />

4 Frammenti di lingotti<br />

metallici della fonderia<br />

5 Scorie metalliche della<br />

fonderia<br />

2<br />

1<br />

4<br />

3<br />

5<br />

per saperne di più<br />

T. MORETTO, Dati e considerazioni sulla metallurgia in Etruria padana, in Agricoltura e commerci<br />

nell’Italia antica, Roma 1995, p. 68, n. 3.

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