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MUSEO CHIERICI

12_02_Libretto-Chierici-Definitivo-per-web-caricato

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ETÁ DELLA PIETRA<br />

Sportello n° 2<br />

Nei due palchetti superiori dello sportello il Chierici<br />

inserì i reperti più significativi provenienti<br />

dagli scavi compiuti nel 1875 sul sito neolitico<br />

rinvenuto a Calerno, in località Amadosi, mentre<br />

si scavava il nuovo tracciato dello Scolo Sgavio.<br />

In quell’occasione fu distrutta, dagli operai, una<br />

sepoltura di inumato rannicchiato e furono intaccati<br />

tre pozzetti. Purtroppo don Gaetano potè<br />

esplorare solo quello che stava sul fondo del canale,<br />

mentre per ragioni di sicurezza, gli fu proibito<br />

di indagare i due posti sulle sponde.<br />

Nei due palchetti sottostanti troviamo analoghi<br />

reperti recuperati dal Chierici ad Orlatica di<br />

Castelnovo Sotto. Qui il sig. Vittorio Marinelli,<br />

proprietario del podere, fra 1863 e 1866, rinvenne<br />

ed esplorò due “fondi di capanna” che il Chierici<br />

inizialmente considerò pertinenti ad una piccola<br />

terramara dell’età della pietra, ma che, dal<br />

1870 in poi, definì “stazione dell’età della pietra”.<br />

I reperti sono prevalentemente litici, ma, grazie<br />

ai pochi frammenti ceramici, i due siti possono<br />

essere attribuiti al Neolitico antico e in particolare<br />

alla Cultura di Fiorano.<br />

1 Grattatoi frontali lunghi<br />

(selce). Sono strumenti che<br />

per la loro forma e per le<br />

tracce d’usura si pensa che<br />

potessero servire a mo’ di<br />

sgorbie<br />

2 Trapezio lungo (selce). I<br />

trapezi sono oggetti usati<br />

per armare le punte delle<br />

frecce poiché in questo<br />

momento non esistono<br />

ancora le cuspidi vere e<br />

proprie<br />

3 Pintadera (terracotta).<br />

Se collocata verticalmente<br />

ben rappresenta un<br />

essere umano. Tali oggetti<br />

realizzati in modo da avere<br />

parti sporgenti e parti<br />

incavate funzionavano come<br />

timbro e servivano a tatuare<br />

il corpo<br />

4 Anse a nastro verticale<br />

con bugnetta (ceramica).<br />

Appartengono solitamente<br />

a boccali carenati della<br />

Cultura di Fiorano<br />

5 Bulini di Ripabianca<br />

(selce). Caratteristici del<br />

neolitico antico, identificati<br />

per la prima volta nel sito<br />

neolitico di Ripabianca di<br />

Monterado (Marche). Al<br />

momento non sappiamo<br />

che uso ne facessero le<br />

popolazioni preistoriche.<br />

Sono “fossili guida” ben<br />

riconoscibili perché<br />

realizzati sempre nello<br />

stesso modo. Sul margine<br />

di una lama si ricava un<br />

incavo e poi, con un colpo<br />

netto dato ad un’estremità<br />

di quest’ultimo, si asporta il<br />

filo della lama<br />

6 Frammenti di corno di<br />

cervo<br />

1<br />

3<br />

4<br />

2<br />

5

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