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Orizzonte Magazine n°2 Febbraio 2016

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Il coriandolo è una pianta che<br />

2.<br />

non ha particolari esigenze colturali<br />

crescendo senza problemi<br />

un po’ ovunque nelle regioni a<br />

clima temperato.<br />

L’epoca di semina varia a seconda della zona di coltivazione:<br />

all’inizio della primavera nelle zone a clima<br />

temperato mentre in primavera inoltrata nelle<br />

zone a clima freddo. In ogni caso è bene seminare<br />

in zone soleggiate (se piantato in pieno campo in<br />

file distanti 50-60 cm mentre lungo la fila la distanza<br />

deve essere di circa 20 cm), utilizzando terreni<br />

sciolti, ben drenanti e ad una profondità di circa 2<br />

cm. Frutti chiamati comunemente semi della pianta<br />

aromatica del coriandolo<br />

La pianta inizia a fiorire a partire dalla primavera<br />

inoltrata e da luglio e fino a settembre si iniziano ad<br />

estirpare le piante per raccogliere i frutti.<br />

In considerazione del fatto che le piante fresche<br />

emanano un odore non molto gradevole è preferibile<br />

piantarle non troppo vicino all’abitazione o nei<br />

luoghi di passaggio.<br />

Del coriandolo, per le sue proprietà<br />

aromatiche, si possono<br />

3.<br />

utilizzare sia le foglie che i semi.<br />

Le foglie sono usate prevalentemente<br />

nei paesi orientali e nelle<br />

americhe mentre non sono usate in Europa dove<br />

invece si usano quasi esclusivamente i frutti per aromatizzare<br />

vari tipi di pietanze.<br />

I frutti di coriandolo sono anche usati nell’industria<br />

farmaceutica per aromatizzare i medicinali e nell’industria<br />

erboristica per aromatizzare soprattutto i<br />

lassativi. Ha un aroma talmente forte che se si masticano<br />

i frutti, riescono a neutralizzare anche l’aroma<br />

dell’aglio. I frutti vanno consumati secchi in quanto<br />

freschi hanno un odore molto sgradevole che perdono<br />

con l’essicazione acquistando l’aroma caratteristico<br />

del coriandolo.<br />

I frutti (popolarmente chiamati<br />

4.<br />

semi) di coriandolo si raccolgono,<br />

nei climi mediterranei, a luglio,<br />

quando maturano ed iniziano ad<br />

assumere una colorazione marrone<br />

chiaro. Si estirpano direttamente le piante che<br />

si legano in mazzi e si mettono ad essiccare appese<br />

a testa in giù in luoghi ventilati, bui ed asciutti. Una<br />

volta essiccate si percuotono su dei teli per far cadere<br />

i frutticini che dovranno essere successivamente<br />

ripuliti dalla polvere e dai residui della battitura. I<br />

frutti così ottenuti vanno conservati al buio in barattoli<br />

a tenuta ermetica. Non è una spezia che può<br />

essere conservata per lungo tempo in quanto perde<br />

abbastanza rapidamente il suo aroma.<br />

USO IN CUCINA<br />

5.<br />

Nei paesi europei si usano esclusivamente<br />

i frutti secchi del coriandolo<br />

(impropriamente chiamati<br />

semi) per il loro aroma fresco e<br />

gradevole, dolciastro e piccantino, utilizzati per aromatizzare<br />

pietanze a base di carne, pesce, insaccati,<br />

bolliti, selvaggina, sottaceti, verdure e nella preparazione<br />

di diversi liquori.<br />

Nei paesi orientali quali ad esempio India, Giappone,<br />

Cina ed anche in America oltre ai frutti si usano anche<br />

le foglie di coriandolo fresche e tritate, come se<br />

fosse prezzemolo, che conferiscono ai cibi un sapore<br />

amaro e piccante.<br />

Nella cucina europea non è una spezia largamente<br />

utilizzata mentre è fondamentale (tipo il nostro<br />

prezzemolo) nella cucina medio orientale soprattutto<br />

araba ed indiana entrando, tra l’altro nella<br />

composizione del curry (miscela di spezie di origine<br />

indiana) e del chutney (salsa vegetale tipica della cucina<br />

indiana, piccante, densa, a base di frutta, spezie<br />

e ortaggi). Anche in Messico e nella tradizione sud<br />

americana il coriandolo è molto utilizzato.<br />

Il nome coriandolo deriva dal greco koris «cimice»<br />

per il fatto che la pianta fresca ha un odore molto<br />

sgradevole che ricorda quello delle cimici verdi.<br />

Nel 1500 era nata l’usanza di rivestire i frutti di coriandolo<br />

con dello zucchero colorato ottenendo in<br />

questo modo dei piccoli confetti variopinti. E’ da<br />

questa tradizione che derivano i coriandoli di carta<br />

usati a carnevale per la gioia dei grandi e dei piccini.<br />

ll coriandolo nel libro Le mille e una notte è ricordato<br />

come pianta afrodisiaca per il fatto che il succo<br />

delle parti verdi provoca uno stato di ebrezza simile<br />

a quello provocato dal vino.<br />

Frutti di coriandolo sono stati trovati nelle tombe<br />

dei faraoni egizi presso i quali godeva grande considerazione.<br />

AVVERTENZA<br />

L’essenza di coriandolo va usata con molto moderazioni<br />

in quanto a dosi elevate può causare problemi<br />

nervosi, gastrointestinali e ai reni. Si consiglia di<br />

prenderlo sotto stretto controllo medico.<br />

<strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 55

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