23.05.2016 Views

la toscana maggio

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

proprio ai più giovani, «al futuro del<strong>la</strong> comunità e ai valori che lo sport<br />

rappresenta. Ringrazio <strong>la</strong> società che ha donato a Signa questo bellissimo<br />

spazio, dopo averci dato <strong>la</strong> soddisfazione del<strong>la</strong> permanenza<br />

del<strong>la</strong> squadra in Eccellenza. Il Comune ha dimostrato di credere in<br />

questa operazione e continuerà a farlo».<br />

«Sono partico<strong>la</strong>rmente emozionata - ha commentato Marinel<strong>la</strong><br />

Fossi - perché <strong>la</strong> giornata di oggi segna il coronamento di un sogno,<br />

un progetto iniziato sette anni fa che ha visto <strong>la</strong>vorare in sinergia<br />

l’amministrazione comunale, <strong>la</strong> società sportiva e un grande gruppo<br />

di volontari».<br />

«Beppe Bonardi - ha commentato Eugenio Giani - rappresenta perfettamente<br />

i valori autentici dello sport a cui si dovrebbe tendere.<br />

Quando mi ha raccontato <strong>la</strong> storia di Puskás ho colto subito il legame<br />

con <strong>la</strong> straordinaria storia di libertà che è quel<strong>la</strong> dell’Ungheria.<br />

Puskás aveva trovato un approdo nel calore del<strong>la</strong> famiglia Bonardi e<br />

aveva riconosciuto lo stesso calore in quel<strong>la</strong> Fiorentina d’altri tempi<br />

di cui oggi abbiamo qui rappresentanti come Hamrin, Pandolfini e<br />

Piero Gonfiantini.<br />

«Oggi, il patrimonio pubblico si arricchisce grazie a questa struttura<br />

che punta tutto sulle nuove generazioni - ha detto Paolo<br />

Bambagioni -. Con l’ingresso di Andrea Ballerini e Edoardo Coli c’è<br />

stato un cambio generazionale nel<strong>la</strong> dirigenza, che ha dato nuova<br />

linfa al<strong>la</strong> società, guidata dall’esperienza di Giampiero Morandi e<br />

Beppe Bonardi. Vorrei ringraziare Marinel<strong>la</strong> Fossi che ha avuto un<br />

ruolo fondamentale e Luca Vignozzi per il suo contributo, insieme<br />

a tutti coloro che hanno reso possibile <strong>la</strong> realizzazione di quest’impianto.<br />

Quello che vorrei sottolineare è che dopo trent’anni, con tutte<br />

le difficoltà che una società dilettantistica si trova ad affrontare, <strong>la</strong><br />

nuova dirigenza è riuscita a riavvicinare <strong>la</strong> società sportiva al cuore<br />

dei signesi».<br />

«Vorrei chiamare accanto a me Edoardo Coli - ha esordito Andrea<br />

Ballerini - senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile.<br />

Sono molto emozionato oggi perché in questo campo c’è il <strong>la</strong>voro<br />

di tante persone ognuna delle quali ha dato il proprio contributo nei<br />

modi più disparati».<br />

«Vorrei rivolgermi a tutti i bambini qui presenti - ha detto Giampiero<br />

Morandi -: questo spazio è per voi, uno spazio dove giocare ed imparare,<br />

attraverso lo sport, l’educazione e i valori veri». Morandi ha poi<br />

ricevuto simbolicamente da Sandro Fois, presidente del<strong>la</strong> Pubblica<br />

Assistenza di Signa un defibril<strong>la</strong>tore che l’associazione di volontariato<br />

ha donato al nuovo impianto.<br />

«Questo impianto - ha concluso Péter Paczo<strong>la</strong>y - è un regalo per<br />

l’Ungheria e per gli ungheresi. Puskás è l’ungherese più famoso al<br />

mondo: l’evento simbolico che lo ha visto indossare <strong>la</strong> maglia del<br />

Signa crea un ponte ideale fra Ungheria e Italia, Budapest e Firenze.<br />

Quest’anno poi ricorrono i 60 anni dal<strong>la</strong> Rivoluzione Ungherese del<br />

1956 che sarà celebrata con una serie di eventi anche a Firenze.<br />

Vorrei dire grazie quindi, per l’intito<strong>la</strong>zione del campo al campione<br />

ungherese ma anche per l’amicizia che gli italiani hanno mostrato<br />

verso il nostro popolo sessant’anni fa come oggi».<br />

Ferenc Puskás: dall’Ungheria<br />

al Real Madrid, passando per Signa<br />

È considerato il miglior calciatore ungherese di sempre e uno tra i più<br />

dotati di ogni tempo. Eppure Ferenc Puskás (1927-2006) è legato al<strong>la</strong><br />

storia di Signa da un primato singo<strong>la</strong>re: il Signa 1914 è l’unica squadra<br />

italiana di cui Puskás abbia mai vestito <strong>la</strong> maglia, in un’amichevole contro<br />

l’Empoli disputata allo stadio di Signa nel 1958.<br />

Ma per arrivare a quell’episodio è necessario fare un passo indietro. È<br />

il 1956: allo scoppio del<strong>la</strong> Rivoluzione Ungherese Puskás, già mito per<br />

gli ungheresi (nel 1948 debutta in nazionale e con <strong>la</strong> Honvéd, vince il<br />

campionato segnando 50 gol; nel ’52 guida <strong>la</strong> nazionale all’oro olimpico<br />

di Helsinki) è in Spagna con <strong>la</strong> Honvéd (dal 1949 squadra dell’esercito)<br />

per disputare una partita contro l’Athletic Bilbao. Al<strong>la</strong> luce degli sviluppi<br />

in patria, con l’ingresso dei carri armati russi a Budapest, <strong>la</strong> squadra<br />

(dopo <strong>la</strong> partita di ritorno giocata, e persa, a Bruxelles) decise di non<br />

tornare in Ungheria. I giocatori furono dichiarati disertori e ricevettero<br />

una squalifica di due anni da parte del<strong>la</strong> FIFA e del<strong>la</strong> UEFA.<br />

Al<strong>la</strong> ricerca di un ingaggio, gli atleti ungheresi fecero tappa in Brasile<br />

e poi in Europa: Puskás scelse l’Italia e passò un anno e mezzo a<br />

Bordighera dove conobbe, e strinse amicizia, con l’allora dirigente del<br />

Signa 1914, Renato Bonardi. E fu proprio in virtù dell’amicizia stretta<br />

con il dirigente dei “canarini” che il bomber ungherese accolse l’invito<br />

a vestire <strong>la</strong> maglia del Signa. Il 23 gennaio del 1958 Puskás scese in<br />

campo con <strong>la</strong> maglia giallo-blu, ovviamente <strong>la</strong> numero 10, per un’amichevole<br />

contro l’Empoli. Per <strong>la</strong> cronaca, il Signa vinse rifi<strong>la</strong>ndo tre reti<br />

all’Empoli, nessuna delle quali segnate da Puskás.<br />

All’età di 31 anni Puskás venne ingaggiato dal Real Madrid, dove rimase<br />

La storica presenza in campo con <strong>la</strong> maglia del Signa di Ferenc Puskás<br />

per otto stagioni (1958-1966) e insieme a Di Stefano e Gento, Kopa e<br />

Ríal diede vita al Grande Real: con i B<strong>la</strong>ncos vinse cinque campionati<br />

spagnoli e tre Coppa dei Campioni (1959, 1960 e 1966). Nel palmarès di<br />

Puskás, oltre a diversi titoli di campione d’Ungheria, figurano anche un<br />

oro olimpico con l’Ungheria nel 1952 e una Coppa Intercontinentale nel<br />

1960 con il Real Madrid.<br />

Nel 1961 Puskás, all’età di 34 anni, grazie al<strong>la</strong> sua permanenza nel Real<br />

Madrid, prese <strong>la</strong> nazionalità spagno<strong>la</strong> e fu convocato per il mondiale<br />

del 1962 in Cile. Dopo <strong>la</strong> sua carriera da calciatore che lo portò a<br />

vestire <strong>la</strong> maglia di sole due squadre, quel<strong>la</strong> di allenatore lo porterà,<br />

al contrario, a girovagare per il mondo: Hércules Alicante (Spagna),<br />

San Francisco Gales (USA), Vancouver Royal (Canada), Panathinaikos<br />

(Grecia), Ungheria.<br />

Il grande campione è scomparso a novembre del 2006, sepolto, con<br />

funerali di Stato, nel<strong>la</strong> cattedrale di Santo Stefano di Budapest. Nel<br />

2009 <strong>la</strong> FIFA ha istituito in sua memoria il Premio Puskás, assegnato al<br />

gol giudicato più bello dell’anno: quello del 2015 è andato al brasiliano<br />

Wendell Lira (Vi<strong>la</strong> Nova) per <strong>la</strong> rovesciata segnata nel derby Atletico<br />

Goianese - Goianesia, squadra del<strong>la</strong> serie B brasiliana in cui giocava<br />

prima di approdare al Vi<strong>la</strong> Nova.<br />

Signa e Ferenc Puskás<br />

27

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!