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la toscana maggio

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Uno scorcio dello studio dell’artista<br />

La grotta<br />

Cinzia Pistolesi con Barbara Santoro<br />

di Cinzia, ci vengono offerte fra esplosioni e bagliori, fra tensioni e<br />

visioni senza mai assurgere a missioni, a manuali d’arte, a manifesti<br />

del bello. Al<strong>la</strong> pittura tradizionale, <strong>la</strong> nostra amica, antepone quasi<br />

una faticosa ricerca astratta per poi ricomporre e riscoprire il senso<br />

del<strong>la</strong> forma e del<strong>la</strong> figura.<br />

Così dopo aver dipinto strisce, cerchi, simmetrie in lungo ed in <strong>la</strong>rgo,<br />

utilizzando il gesso come un decoratore antico, ritorna sul<strong>la</strong> scena<br />

per ridargli nuova forma e sostanza e ricostruire, pezzo per pezzo,<br />

l’antica eleganza che aveva dentro <strong>la</strong> mente.<br />

Farfalle svo<strong>la</strong>zzanti, cristalli di luna, occhi penetranti, rive<strong>la</strong>no <strong>la</strong> materia<br />

misteriosa con cui sono composti, e l’uso dell’oro completa precreando<br />

bagliori, quelle masse materiche in un raffinatissimo gioco<br />

quasi klimtiano. Da questo “col<strong>la</strong>ge”, che lei percepisce doloroso<br />

quasi come un parto, fuoriescono volti e figure personaggi impensati<br />

di cui lei sembra non avere coscienza ma che le sono dentro e chiedono<br />

solo di essere liberati.<br />

Così il Guerriero, il Crocifisso, <strong>la</strong> Natività, <strong>la</strong> Madre, il Figlio, <strong>la</strong> Casa,<br />

fuoriescono di getto da un caos irrazionale, onirico, di un vissuto non<br />

digerito né rie<strong>la</strong>borato.<br />

L’artista continuamente estrapo<strong>la</strong> forme decorative da una realtà<br />

che <strong>la</strong> circonda,ma che a differenza degli umori dirige in un modo o<br />

in un altro.<br />

Anche <strong>la</strong> differenza del livello di pigmento è dovuta ad emozioni.<br />

Ci sono giornate in cui <strong>la</strong> circo<strong>la</strong>rità del segno corre veloce creando<br />

sezioni del quadro a più superfici, su cui poi i colori giocano a mettere<br />

in rilievo agglomerati pittorici ben precisi, altre in cui <strong>la</strong> tavo<strong>la</strong><br />

è uniformata da un unico colore: il bianco. Ma è proprio <strong>la</strong> stratifiziosi<br />

ricami che solo lei può raccontare. Paesaggi lontani, scintille di<br />

fuoco, scaglie fuoriuscite da vulcani impazziti, quasi segni invisibili<br />

di ali angeliche ruti<strong>la</strong>nti che <strong>la</strong>nciano bagliori luminescenti, ricreano<br />

oggetti comuni e partiture musicali ispirate dal<strong>la</strong> musica c<strong>la</strong>ssica<br />

ascoltata dall’artista mentre <strong>la</strong>vora.<br />

La tecnica scelta dal<strong>la</strong> creativa Pistolesi è unica: su tele preparate<br />

con gesso e spato<strong>la</strong> spreme colori acrilici puri che <strong>la</strong>scia seccare per<br />

poi aggiungere e mesco<strong>la</strong>re <strong>la</strong> terra del<strong>la</strong> sua vil<strong>la</strong> “il Cerretino”. In<br />

quel<strong>la</strong> natura tra alberi maestosi e bosco tra erbe odorose e macchia<br />

mediterranea si trova un humus ricco d’ossigeno, che fa bene non<br />

solo al<strong>la</strong> fioritura delle piante ma anche al<strong>la</strong> lucentezza dei colori<br />

da lei usati. Contorna o scontorna poi, con l’oro o con il nero lucido<br />

cazione del “bianco di San Giovanni”, ispessito, lisciato, grattato,<br />

ondu<strong>la</strong>to, sbol<strong>la</strong>to, spaccato che costruisce architettonicamente lo<br />

spazio quasi scultoreo dando al<strong>la</strong> te<strong>la</strong> una squisita eleganza e raffinata<br />

bellezza.<br />

Cinzia dall’apparente fragilità: donna so<strong>la</strong>re ed estremamente femminile<br />

con le fossette nelle guance, l’aria sbarazzina e i ridenti occhi<br />

cerulei, alterna al giornaliero buon umore ricco di sentimenti e<br />

quotidianità, una coriacea protezione; quasi un'amazzone pronta a<br />

caricare chi osa entrare nell’intimità del suo animo.<br />

La sua vita realizzata accanto ad un consorte affettuoso, a due figli<br />

equilibrati e belli, e ad amici (tanti) guidata da una fede ed un credo<br />

costante, sono il suo <strong>la</strong>sciapassare per vivere in armonia con il creato.<br />

Il suo “Eden “è qui: nell’armonia del<strong>la</strong> campagna che <strong>la</strong> circonda,<br />

nelle antiche mura che trasudano storia, eroi e fantasmi, nel<strong>la</strong> cucina<br />

così personalizzata da essere quasi una pagina “vintage” di una<br />

rivista patinata, nello studio dove l’odore del<strong>la</strong> vernice si mesco<strong>la</strong><br />

all’essenza del<strong>la</strong> trementina; ma anche a quello dei fiori raccolti nei<br />

campi e sapientemente essiccati, in un turbinio di cavalletti sui quali<br />

si trovano le tele ammonticchiate quasi a dimostrazione del suo<br />

“ieri”. Cosa posso augurare a Cinzia che ha già tanto???<br />

Solo di condividere con gli amici, quelli veri, il suo vissuto e di poter<br />

far godere al mondo intero quello che io ricevo ogni volta che le sono<br />

accanto o che osservo le sue tele.<br />

Grazie Cinzia!<br />

Cinzia Pistolesi<br />

Cell. 366 1836477 - cinziapistolesi@virgilio.it - www.cinziapistolesi.com<br />

Cinzia Pistolesi<br />

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