05.12.2016 Views

2016_06_Profilo_Salute

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Neurobiology of Aging. Hanno<br />

studiato i pazienti con malattia<br />

di Alzheimer lieve, persone con<br />

altri tipi di malattie neurodegenerative,<br />

che causano una perdita<br />

di memoria simile e persone<br />

anziane sane senza problemi di<br />

memoria. Usando tecniche sofisticate<br />

di imaging basate sulla<br />

tomografia ad emissione di positroni<br />

(PET), hanno accertato<br />

che i pazienti Alzheimer avevano<br />

grandi quantità di amiloide<br />

nel cervello, mentre gli altri due<br />

gruppi non ne avevano traccia.<br />

Hanno, poi, misurato la quantità<br />

di alcuni ceppi batterici intestinali<br />

con riconosciute proprietà<br />

pro infiammatorie e anti-infiammatorie.<br />

« è stato un grande piacere<br />

»- ha affermato il prof. Frisoni-<br />

« scoprire che, come previsto,<br />

batteri con riconosciute proprietà<br />

pro infiammatorie erano più abbondanti<br />

nelle feci dei pazienti<br />

Alzheimer, mentre i batteri con<br />

proprietà anti infiammatorie<br />

erano più abbondanti nelle feci<br />

dei due altri gruppi »<br />

Ma le belle sorprese non sono<br />

finite. Frisoni e colleghi hanno<br />

riscontrato che la concentrazio-<br />

Il prof. Giovanni Frisoni<br />

i partecipanti<br />

con maggiore<br />

abbondanza<br />

di batteri pro<br />

infiammatori<br />

hanno più citochine<br />

pro infiammatorie<br />

ne sanguigna di un gruppo di<br />

molecole pro infiammatorie ed<br />

anti infiammatorie (citochine)<br />

differisce nella stessa direzione<br />

nei partecipanti Alzheimer e non<br />

Alzheimer.<br />

Infine, ciliegina sulla torta, i<br />

partecipanti con maggiore abbondanza<br />

di batteri pro infiammatori<br />

hanno più citochine pro<br />

infiammatorie, ed i partecipanti<br />

con maggiore abbondanza di<br />

batteri anti infiammatori hanno<br />

più citochine anti infiammatorie.<br />

«La nostra osservazione non dovrebbe<br />

essere interpretata attribuendo<br />

la causa dell’Alzheimer<br />

In Italia 600mila<br />

malati di Alzheimer<br />

Sono oltre 600mila nel nostro Paese i malati<br />

di Alzheimer, almeno la metà degli 1,2<br />

milioni di italiani affetti da una qualche<br />

forma di demenza. Un numero in continua<br />

crescita e sicuramente sottostimato,<br />

per cui si spendono 11 miliardi di euro<br />

annui, di cui ben il 73% a carico delle famiglie.<br />

Lo dimostra lo studio condotto dal<br />

Censis in collaborazione con l'Associazione<br />

Italiana Malattia di Alzheimer (Aima). Anche<br />

se oggi c'è maggiore consapevolezza<br />

che in passato, il tempo medio con cui si<br />

arriva a una diagnosi è ancora di quasi 2<br />

anni, spesso prolungato dal fatto che ci si<br />

concentra sul sintomo più caratteristico,<br />

ovvero la perdita di memoria, sottovalutando<br />

altri possibili spie della malattia.<br />

Secondo un recente studio condotto dalla<br />

Northwestern University e dall'Alzheimer's<br />

Disease Center, a seconda della parte<br />

del cervello attaccata, infatti, la malattia<br />

potrebbe manifestarsi con altri sintomi,<br />

che dovrebbero suonare come campanelli<br />

d'allarme: perdita di inibizione, difficoltà<br />

nella lettura, nella scrittura e nel parlare.<br />

ai batteri nocivi dell’intestino»<br />

avverte Frisoni- «ma riconoscendo<br />

che lo studio della correlazione<br />

tra miwcrobi intestinali e il<br />

cervello è un ambito di ricerca da<br />

esplorare ulteriormente». Questa<br />

osservazione arriva, infatti,<br />

qualche settimana dopo la pubblicazione<br />

di un paio di studi che<br />

mostrano come l’amiloide abbia<br />

proprietà anti batteriche e che i<br />

topi usati come cavie non accumulano<br />

amiloide nel cervello, se<br />

sono cresciuti con intestini liberi<br />

da batteri. Oggi più che mai serve<br />

coraggio per risolvere il puzzle<br />

della malattia di Alzheimer.<br />

56<br />

SALUTE E BENESSERE

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!