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2016_06_Profilo_Salute

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to degli attacchi, l’indicazione<br />

primaria è di far fronte ad una<br />

richiesta di rapidità d’azione per<br />

crisi, che si presentano, a volte,<br />

così intense da rendere il paziente<br />

invalidato sulla propria attività<br />

di casa e di lavoro.<br />

I farmaci più comunemente utilizzati<br />

sono gli Analgesici non<br />

steroidei (FANS), in particolare i<br />

prodotti derivati dall’acido acetil<br />

– salicilico oppure derivati del<br />

paracetamolo, dell’ibuprofene,<br />

del ketoprofene o i derivati indolici<br />

come l’indometacina. Questi<br />

farmaci costituiscono ancora una<br />

classe di prima scelta per gli attacchi<br />

di intensità lieve – moderata.<br />

I Triptani, agonisti dei recettori<br />

per la serotonina, rappresentano<br />

la principale classe di farmaci<br />

specifici per l’emicrania in grado<br />

di interferire con i meccanismi fisiopatogenetici<br />

dell’attacco. Sono<br />

anche caratterizzati dal più favorevole<br />

profilo rischio/beneficio<br />

tra i farmaci<br />

sintomatici disponibili.<br />

Il trattamento di<br />

profilassi dell’emicrania<br />

deve<br />

essere iniziato nei<br />

pazienti con almeno<br />

quattro giorni<br />

di emicrania/mese. è fondamentale<br />

che si instauri un<br />

rapporto empatico tra medico<br />

e paziente, in quanto è certo che<br />

un risultato positivo non è sempre<br />

raggiungibile con il primo<br />

approccio terapeutico e, comunque,<br />

è necessario un follow-up<br />

regolare e continuato per<br />

mesi, utilizzando un “diario<br />

delle cefalee” come elemento<br />

in grado di orientare<br />

sta guadagnando<br />

sempre più consensI<br />

la terapia nutrizionale<br />

sull’efficacia di un trattamento<br />

posto in atto.<br />

Una volta eliminati i fattori di<br />

rischio legati ad uno stile di vita<br />

non corretto (ad es: fumo, alcool,<br />

alimenti) o a farmaci (ad es: contraccettivi),<br />

le categorie di farmaci<br />

a disposizione del medico per la<br />

profilassi sono: Antiserotoninici,<br />

Inibitori del reupatake della serotonina,<br />

Neuromodulatori, Betabloccanti,<br />

Calcio antagonisti.<br />

Da qualche anno è possibile utilizzare<br />

la Tossina botulinica di<br />

tipo A nella profilassi dell’emicrania<br />

cronica.<br />

è evidente che tutti i farmaci di<br />

profilassi vanno prescritti dallo<br />

specialista neurologo delle cefalee,<br />

che deve informare in maniera<br />

completa il paziente riguardo<br />

anche agli eventuali effetti collaterali<br />

e chiedere la collaborazione<br />

del paziente, che, a sua volta,<br />

attraverso il diario delle cefalee,<br />

potrà relazionare sull’andamento<br />

nei mesi della cura, in modo<br />

che si possa da parte del curante<br />

monitorizzare la terapia sul singolo<br />

soggetto.<br />

Si deve considerare che, accanto<br />

alla terapia con farmaci, sta<br />

guadagnando sempre più consensi,<br />

per la dimostrata efficacia<br />

e l’assenza di effetti collaterali, la<br />

terapia nutrizionale, in particolare<br />

studi clinici hanno dimostrato<br />

l’efficacia dell’uso della Ginkolide<br />

B associato a coenzima Q10<br />

e Riboflanina o Tenacetum Partenyum<br />

associato a Magnesio e<br />

Riboflavina, nel trattamento sia<br />

per l’emicrania senza aura che<br />

con aura frequente.<br />

Va anche segnalato che<br />

la Neurostimolazione<br />

cutanea non dolorosa<br />

del nervo sovraorbitario<br />

e la stimolazione vagale<br />

transcutanea sono entrate nella<br />

terapia dell’emicrania in<br />

particolare per la profilassi<br />

dell’emicrania senza aura e<br />

nell’emicrania cronica, che<br />

non risponde a precedenti<br />

trattamenti farmacologici di profilassi<br />

con abuso di analgesici. La<br />

neurostimolazione può abbinarsi<br />

anche ad una terapia farmacologica<br />

classica.<br />

Va, inoltre, valorizzata la componente<br />

caratteriale del singolo<br />

paziente per valutare la possibilità<br />

di integrare il trattamento farmacologico<br />

con un trattamento<br />

di tipo psicoterapeutico cognitivo<br />

comportamentale.<br />

FOCUS<br />

9

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