07.12.2017 Views

e-FARCORO 3-2017

FARCORO è la rivista musicale di AERCO, l'Associazione Emiliana Romagnola Cori

FARCORO è la rivista musicale di AERCO, l'Associazione Emiliana Romagnola Cori

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Andrea D’Alpaos e i Joy Singers<br />

ascolto un brano di qualsiasi coro minore di provincia<br />

che ha dato in quel brano il massimo della propria<br />

potenzialità. La musica ha un grande potere evocativo.<br />

Se espressa con totale dedizione non può non creare<br />

momenti di magia e una vibrazione che unisce coristi,<br />

direttore e pubblico. Bisogna capire e sfruttare<br />

l’opportunità, il privilegio di salire su un palcoscenico.<br />

La musica nelle scuole<br />

Dirò cose banali e già sentite; non serve uno scienziato<br />

per affermare che arte e musica avrebbero un incredibile<br />

impatto positivo su bambini e ragazzi. I limiti della<br />

scuola italiana sono evidenti e imbarazzanti. Facciamo<br />

mea culpa nel senso che, data per cronica l’assenza delle<br />

istituzioni politiche, dobbiamo smettere di lamentarci e<br />

imparare ad ottimizzare il pochissimo tempo e le scarse<br />

risorse economiche. Un consiglio per le scuole ma utile<br />

anche ai cori: investire un po’ di tempo e risorse con<br />

collaborazioni di qualità. Troppo spesso le scelte del<br />

repertorio o degli insegnanti per preparare un concerto<br />

o un percorso didattico sono orientate verso chi offre<br />

il prezzo più basso. La competenza ha un costo e<br />

soprattutto un valore. A volte è più produttivo investire<br />

le risorse in un docente che verrà per un numero limitato<br />

di lezioni ma che con il suo carisma e competenza darà<br />

una spinta incredibile ai ragazzi.<br />

Tornando alla qualità, negli ultimi anni la Feniarco e le<br />

associazioni regionali hanno fatto un grandissimo lavoro<br />

sulla qualità creando occasioni di incontro e corsi di<br />

formazione e specializzazione per direttori di coro, i cui<br />

risultati già si vedono (ho ancora negli occhi e nel cuore<br />

l’energia e l’entusiasmo dei cori scolastici che hanno<br />

partecipato al Festival di Primavera a Montecatini ).<br />

Il prossimo passo da sostenere con grande attenzione è<br />

un nodo fondamentale: la comunicazione. La qualità non<br />

basterà se non si saprà trasmetterla. Questo concetto<br />

è legato al problema del pubblico e della carenza di<br />

coristi citato dal M° Scattolin. Dobbiamo ripensare la<br />

comunicazione. Come detto all’inizio le cose cambiano<br />

e le mode cambiano... Un concerto ha motivo di esistere<br />

se c’è una relazione tra i suoi elementi necessari: Coro,<br />

repertorio, pubblico. Nel proporre repertori impegnativi<br />

bisogna sempre ricordare che lo scopo del concerto è il<br />

comunicare, trasmettere un’idea, un’emozione, dei valori.<br />

E fondamentale la scelta della scaletta: ad esempio,<br />

dopo aver eseguito un brano della durata di 10 minuti<br />

con armonie ‘impegnative’ che richiedono particolare<br />

attenzione nell’ascolto, sarebbe una buona idea che il<br />

brano successivo fosse meno ‘impegnato’ e un po’ più<br />

accattivante. Dobbiamo accettare e tener presente che<br />

una delle tante cose cambiate nei secoli è la soglia di<br />

attenzione, la capacità di concentrazione.<br />

Contaminazioni<br />

Ho grande ammirazione e rispetto per le ricerche e le<br />

esecuzioni filologiche ma, come già detto, bisogna<br />

pensare a come trasmettere in maniera leggibile le storie<br />

d’altri tempi. Soprattutto non sono utili alla coralità<br />

le chiusure élitarie nei confronti di chi invece vuole<br />

sperimentare o vuole giocare con le idee... Monteverdi<br />

o Gesualdo da Venosa sono stati dei magnifici ribelli del<br />

loro tempo andando oltre tutte le convenzioni. Bach a<br />

volte non ha voluto, ma spesso non ha potuto scrivere in<br />

uno stile diverso per i limiti imposti dalla sua società, dalle<br />

condizioni economiche e dai suoi datori di lavoro!<br />

Perché quindi non esser liberi di sperimentare senza sensi<br />

di colpa spaziando tra gli stili e i repertori? Contaminare<br />

non ha solamente una connotazione negativa...<br />

Quanto detto in maniera sommaria non ha nessuna velleità<br />

dottrinale. L’unico scopo era quello di offrire alcuni spunti<br />

per aprirsi a idee diverse. Vedere le cose da altri punti di<br />

vista con la speranza che ci possa essere più curiosità e<br />

determinazione da parte di tutti a far sì che tutte le strade<br />

intraprese dai vari cori, direttori, compositori trovino<br />

sempre più spesso delle convergenze o dei crocevia. Dei<br />

punti di ristoro dove ci si possa fermare ogni tanto per<br />

rigenerarsi e per un momento di condivisione del viaggio<br />

nella musica.<br />

IL FUTURO NELLA CORALITA’ | 13

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!