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Eco delle Valli e Delle dolomiti Friulane - Agosto 2019

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PEDEMONTANA<br />

PEDEMONTANA<br />

LAVORO,<br />

SINGOLARE<br />

FEMMINILE<br />

di Manuel Bertin<br />

La Repubblica italiana è fondata sul<br />

lavoro, senza distinzione di genere. Ne<br />

consegue il diritto a un’uguale possibilità<br />

di impiego, remunerazione, crescita<br />

professionale sia per gli uomini che per le<br />

donne. È effettivamente così?<br />

CRISTINA QUERIN<br />

(Assessore al Turismo,<br />

Commercio, Attività produttive<br />

e Pari Opportunità del Comune<br />

di Maniago)<br />

Qual è la situazione<br />

occupazionale al femminile<br />

nella pedemontana?<br />

Storicamente in quest’area<br />

si è sempre registrato un<br />

forte gap di genere, causato<br />

dalla tipologia di imprese:<br />

quasi tutte le maggiori sono<br />

aziende sono legate alla<br />

lavorazione dei metalli e<br />

alla meccanica e offrono<br />

lavori considerati “maschili”.<br />

Negli ultimi 20 anni<br />

però, grazie all’offerta<br />

di impiego di realtà di<br />

dimensioni rilevanti<br />

dell’agroalimentare, come<br />

Roncadin a Meduno, o dei<br />

servizi, come Graphistudio<br />

ad Arba, la differenza si è<br />

un po’ ridotta.<br />

Come si aiuta una<br />

donna a trovare lavoro?<br />

Con l’UTI è stato<br />

avviato, qualche<br />

anno fa, un progetto<br />

dedicato alle donne.<br />

L’obiettivo era di aiutarle<br />

a creare microimprese,<br />

accompagnandole e<br />

formandole per valorizzare<br />

i loro talenti.<br />

Negli anni del post crisi,<br />

si era visto che le donne<br />

rappresentavano una<br />

fascia più debole, che<br />

aveva QUALCHE sofferto di più la NUMERO<br />

vita lavorativa con la cura<br />

contrazione del mercato e parentale dei figli.<br />

che In termini quindi assoluti, aveva bisogno la popolazione Una seconda immigrata linea residente<br />

di a Maniago maggiore è supporto. ancora numericamente d’azione esigua è con le e conta scuole.<br />

poche centinaia di persone di È nazionalità stato attivato straniera. un bel<br />

Cosa Una riflessione può fare che si completa progetto considerando il Liceo il fatto<br />

amministrazione che Maniago rappresenta locale? l’unico Torricelli centro e l'Associazione<br />

del territorio<br />

a raggiungere una sorta di “massa Voce donna critica” per capace<br />

Molte di formare competenze, vere e proprie comunità valorizzare straniere il ruolo in<br />

in contrapposizione quest’ambito alla presenza femminile di individui e per isolati. affrontare<br />

non appartengono il tema del rispetto di<br />

all’amministrazione genere. Il progetto nasce<br />

comunale. STRANIERI Questo non RESIDENTI<br />

come azione di contrasto<br />

significa che non A si possa MANIAGO alla violenza sulle donne,<br />

fare nulla.<br />

ma la riflessione che<br />

Per esempio, come si propone ai ragazzi è<br />

Comune di Maniago stiamo più ampia e riguarda<br />

lavorando sui due fronti. il rispetto del prossimo<br />

Da un lato cerchiamo di e una visione paritaria<br />

offrire servizi alla famiglia: di genere con ricadute<br />

il Comune di Maniago ha nella quotidianità, nella<br />

sul proprio territorio due vita privata, fino alla<br />

asili nido di alta qualità, responsabilità <strong>delle</strong> cure<br />

che possono aiutare le parentali.<br />

famiglie a conciliare la<br />

Il mondo dell’occupazione<br />

al femminile, in regione, ha<br />

standard migliori rispetto a<br />

molte altre realtà nazionali.<br />

Le donne lavorano in<br />

percentuale superiore, per<br />

esempio, <strong>delle</strong> regioni del<br />

sud, ma questo dato non è<br />

sufficiente a definire una<br />

situazione ottimale poiché<br />

uno sguardo p iù ampio<br />

segnala che le donne<br />

lavoratrici in Friuli, in<br />

fondo, riscontrano le stesse<br />

tipologie di problemi <strong>delle</strong><br />

congeneri in in tutt'Italia.<br />

AZIENDE<br />

REGIONALI<br />

> 100<br />

dipendenti<br />

ROBERTA NUNIN<br />

(Consigliera di Parità della<br />

Regione autonoma FVG)<br />

Alle donne, per esempio, è<br />

affidata la responsabilità di<br />

conciliare la vita familiare<br />

con quella lavorativa in<br />

percentuale superiore<br />

a quella dei maschi:<br />

esse devono prendersi<br />

cura dei figli, gestire la<br />

casa, avere cura degli<br />

anziani. Un lavoro oscuro,<br />

non remunerato, che si<br />

somma a quello ufficiale<br />

e contrattualizzato dando<br />

origine al divario che le<br />

statistiche registrano.<br />

Quali problemi crea<br />

questa disparità<br />

occupazionale fra i<br />

generi?<br />

C’è una questione di<br />

opportunità sprecate per<br />

il Paese. Le ragazze si<br />

laureano con le stesse<br />

percentuali dei colleghi<br />

maschi, anzi spesso<br />

meglio, ma poi non<br />

riusciamo a mettere a<br />

frutto queste capacità:<br />

è un vero sperpero di<br />

risorse.<br />

DIVARIO<br />

OCCUPAZIONE<br />

3 divari, un problema<br />

Anche in regione il divario<br />

occupazionale tra maschi<br />

e femmine esiste, ed<br />

è piuttosto rilevante. I<br />

maschi impiegati sono il<br />

13% in più <strong>delle</strong> donne,<br />

nonostante i livelli di<br />

scolarizzazione siano<br />

piuttosto omogenei e, anzi,<br />

spesso con risultati migliori<br />

conseguiti dalle donne.<br />

Un secondo parametro<br />

da considerare è il divario<br />

salariale, il cosiddetto<br />

gender pay gap.<br />

Analizzando gli impiegati<br />

+ 13%<br />

Un’occasione perduta<br />

per il Paese.<br />

Non solo. C’è un effetto<br />

negativo anche sulla<br />

ricaduta previdenziale,<br />

poiché il calcolo<br />

pensionistico sarà<br />

parametrato su carriere<br />

lavorative intermittenti,<br />

su stipendi part time che<br />

offrono meno reddito e<br />

danno meno contributi,<br />

su mansioni mediamente<br />

meno retribuite.<br />

Alla fine della carriera<br />

nelle aziende regionali<br />

con più di 100 dipendenti<br />

si può affermare che le<br />

donne percepiscono un<br />

reddito medio inferiore del<br />

19%.<br />

Ciò non significa che a<br />

parità di mansione le<br />

donne sono pagate meno,<br />

ma il dato rappresenta la<br />

fotografia di un percorso<br />

lavorativo difficoltoso. Le<br />

carriere al femminile sono<br />

intermittenti, interrotte da<br />

gravidanze o per affrontare<br />

difficoltà familiari che<br />

rallentano il percorso di<br />

crescita professionale. La<br />

remunerazione media più<br />

DIVARIO<br />

SALARIALE<br />

- 19%<br />

lavorativa, molte donne<br />

avranno una pensione<br />

pari o poco superiore a<br />

quella sociale.<br />

In quali ambiti si<br />

dovrebbe intervenire?<br />

L’amministrazione<br />

pubblica dovrebbe<br />

investire nei servizi<br />

di cura alla persona,<br />

minori e anziani, così<br />

da alleggerire il carico<br />

che grava sulle famiglie<br />

che si traduce in un peso<br />

bassa è anche indice di<br />

un accesso al part time<br />

in misura maggiore, per<br />

soddisfare bisogni di<br />

welfare familiare. Infine,<br />

si sconta un problema<br />

culturale generale, in cui le<br />

mansioni che tipicamente<br />

sono considerate femminili<br />

sono mediamente<br />

meno retribuite di quelle<br />

“maschili”.<br />

Un terzo divario, forse<br />

quello più appariscente,<br />

è quello dirigenziale:<br />

ai vertici <strong>delle</strong> aziende<br />

regionali con più di 100<br />

dipendenti c’è 1 donna ogni<br />

10 uomini. Appena il 10%.<br />

DONNE<br />

AI VERTICI<br />

1 su 10<br />

sulle spalle <strong>delle</strong> donne.<br />

Servirebbero<br />

parallelamente anche<br />

<strong>delle</strong> politiche forti a<br />

sostegno della maternità,<br />

affinché che questa fase<br />

della vita non risulti<br />

- per le donne – un<br />

limite o un ostacolo alla<br />

realizzazione personale e<br />

professionale.<br />

COSA FA IL CONSIGLIERE<br />

REGIONALE DI PARITÀ<br />

Il consiglio di parità è simile ad un’Authority<br />

indipendente che dura in carica quattro anni.<br />

La figura del consigliere regionale coadiuvato<br />

da quattro consiglieri di area vasta, che hanno<br />

competenza sui territori <strong>delle</strong> ex province.<br />

I compiti sono molteplici: rilevare le situazioni<br />

di squilibrio di genere nelle organizzazioni,<br />

sostenere politiche attive del lavoro e formative,<br />

collaborare con le direzioni territoriali del<br />

lavoro, con gli assessorati al lavoro degli enti<br />

locali e con gli organismi di parità locali, sensibilizzare<br />

i datori di lavoro, promuove progetti<br />

di azioni positive, affiancare le lavoratrici<br />

in dei casi di discriminazione.<br />

Al momento dei 5 componenti previsti, uno<br />

regionale e 4 provinciali, solo 2 sono in carica<br />

(il regionale e il consigliere di Pordenone).<br />

Non si è ancora provveduto a rinnovare gli<br />

incarichi scaduti.<br />

www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/<br />

formazione-lavoro/lavoro/pari-opportunita-qualita-lavoro/FOGLIA6/<br />

LAURA TOMMASINI<br />

(Vicesindaco di Vivaro)<br />

Vicesindaco, anche lei è<br />

madre lavoratrice. Qual è<br />

la sua esperienza?<br />

Sono rientrata al lavoro<br />

da poco, conosco bene<br />

le difficoltà di conciliare<br />

la vita familiare con<br />

quella professionale,<br />

quant’è impegnativa<br />

l’organizzazione<br />

quotidiana, quanto si<br />

ha bisogno del supporto<br />

sia dei nonni che di un<br />

sistema di welfare.<br />

A cosa si riferisce?<br />

Il primo problema che<br />

incrocia una donna<br />

lavoratrice è avere<br />

disponibilità di posti<br />

nell’asilo nido: quando<br />

mancano i posti, alla<br />

donna è chiesto di restare<br />

a casa ad accudire i figli<br />

almeno finno all’ingresso<br />

alla scuola materna.<br />

Fortunatamente nel<br />

Comune di Vivaro c’è<br />

un nido che soddisfa<br />

la domanda, offrendo<br />

alle madri personale<br />

qualificato e un luogo<br />

sicuro in cui lasciare i figli.<br />

È evidente, però, che se<br />

mancasse o se avesse<br />

costi esorbitanti, le madri<br />

lavoratrici sarebbero le<br />

prime a essere penalizzate.<br />

Su quali altri aspetti si<br />

potrebbe lavorare?<br />

La flessibilità di orario che<br />

offre alle dipendenti una<br />

realtà come Graphistudio<br />

è un’opportunità per le<br />

donne, che riescono<br />

conciliare più facilmente la<br />

vita professionale con gli<br />

impegni familiari.<br />

Purtroppo, è un esempio<br />

isolato e mi piacerebbe<br />

che anche altre imprese<br />

seguissero presto<br />

quest’esempio virtuoso.<br />

Sarebbe un grande aiuto<br />

per le donne che vogliono<br />

lavorare.<br />

Guardando al futuro, cosa<br />

auspica?<br />

La parità di genere, in tutte<br />

le sue componenti, anche<br />

quella occupazionale:<br />

è una questione<br />

culturale. Intervenire<br />

nelle scuole, a tutte le<br />

età, è fondamentale per<br />

legittimare il messaggio<br />

che uomini e donne sono<br />

alla pari.<br />

14<br />

L’eco <strong>delle</strong> valli<br />

e <strong>delle</strong> Dolomiti <strong>Friulane</strong><br />

L’eco <strong>delle</strong> valli<br />

e <strong>delle</strong> Dolomiti <strong>Friulane</strong> 15

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