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Eco delle Valli e Delle dolomiti Friulane - Agosto 2019

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IN MONTAGNA<br />

AL MONTE BORGÀ<br />

E AI "LIBRI DI SAN<br />

DANIELE"<br />

Monte Buscada<br />

La Palazza<br />

Monte Duranno<br />

Borgà<br />

di Roberto Prinzivalli, Amministratore di I love Friuli<br />

Al confine occidentale<br />

della nostra regione,<br />

in comune di Erto e<br />

Casso, si trova uno dei<br />

luoghi geologicamente<br />

e naturalisticamente più<br />

curiosi e affascinanti del<br />

nostro territorio<br />

Quota massima:<br />

2.228 mt SLM<br />

Dislivello:<br />

1.500 mt<br />

Sviluppo:<br />

10,5 km<br />

Difficoltà:<br />

Percorso impegnativo considerando la pendenza<br />

e il fondo del sentiero fino alla forcella<br />

Periodo:<br />

Tutto l'anno<br />

2<br />

LIBRI<br />

DI SAN<br />

DANIELE<br />

1<br />

MONTE<br />

BORGÀ<br />

1<br />

Raggiunto l'abitato di Erto<br />

si seguono le indicazioni<br />

per la Val Zemola;<br />

all'imbocco della valle, in<br />

prossimità di una curva<br />

si notano le indicazioni<br />

per il sentiero CAI 381 che<br />

si stacca sulla sinistra;<br />

qui, con pendenza subito<br />

2<br />

PRIMA TAPPA:<br />

DA ERTO AL MONTE BORGÀ<br />

impegnativa, comincia il<br />

percorso che si sviluppa<br />

per prati tra le ultime<br />

abitazioni di Erto fino ad<br />

imboccare rapidamente<br />

una mulattiera, che si<br />

inoltra decisa nel bosco.<br />

Si raggiunge un breve<br />

traverso che fa rifiatare<br />

SECONDA TAPPA:<br />

DAL MONTE BORGÀ AI LIBRI DI SAN DANIELE<br />

Panoramica dalla vetta dello Sterpezza verso il Borgà, il Duranno e le Dolomiti Cadorine<br />

e poi si riprende a<br />

salire faticosamente<br />

nel bosco camminando<br />

incessantemente su fondo<br />

tendenzialmente ghiaioso<br />

e sconnesso; ignorando<br />

il bivio con il "trui dal<br />

sciarbon" e raggiunta<br />

una prima radura, la si<br />

Monte Borga' dalla forcella<br />

attraversa velocemente e<br />

si prosegue uscendo dalla<br />

fascia boschiva trovandosi<br />

ora in uno dei tratti più<br />

impegnativi del tragitto.<br />

Giunti a un bivio si<br />

prosegue a sinistra e si<br />

inizia a risalire tra ghiaie<br />

grossolane e l'abbraccio<br />

dei pini mughi seguendo<br />

quasi la verticale del<br />

percorso; con fatica si<br />

esce da questo tratto e<br />

ora il sentiero, in modo<br />

più dolce, traversa a zig<br />

zag un'ultima fascia di<br />

pini mughi che conduce,<br />

dopo un ultimo traverso<br />

ghiaioso, ai ruderi della<br />

vecchia casera Borgà dove<br />

è possibile visualizzare il<br />

tratto finale da percorrere<br />

per raggiungere la forcella<br />

che divide idealmente in<br />

due il percorso.<br />

Quest'ultima parte sale<br />

sempre in modo molto<br />

deciso e, tra ghiaie, balze<br />

erbose e roccette conduce<br />

a un bivio in prossimità di<br />

una forcella estremamente<br />

panoramica; qui il sentiero<br />

si divide ed è possibile<br />

decidere se andare a<br />

destra e raggiungere<br />

prima la vetta del monte<br />

Borgà oppure a sinistra<br />

raggiungendo i "libri di<br />

San Daniele"; svoltato<br />

quindi a destra, seguendo<br />

il sentiero che traversa con<br />

pendenza meno marcata<br />

dei magnifici prati d'alta<br />

quota, si raggiunge la<br />

spettacolare vetta del<br />

monte Borgà.<br />

a vista che si apre da qui<br />

lascia senza parole. Ci si<br />

trova sospesi su un baratro<br />

con una vista che consente<br />

di essere spettatori in<br />

prima fila sulla valle del<br />

Piave, sulle Dolomiti e sui<br />

vicini Monte Duranno e val<br />

Zemola.<br />

L'ampia vetta permette di<br />

riposare un po' godendo<br />

di tanta bellezza prima<br />

di ripartire alla volta della<br />

prossima mèta.<br />

46<br />

alcuni suggerimenti<br />

per un’escursione<br />

felice<br />

1. Si fatica molto in salita e<br />

altrettanto vale per la discesa<br />

2. L'intero percorso si sviluppa in<br />

versante sud: è sconsigliato in<br />

giornate particolarmente calde e<br />

afose<br />

3. È buona norma partire molto presto<br />

al mattino<br />

4. Le fonti d'acqua sono praticamente<br />

assenti<br />

L’eco <strong>delle</strong> valli<br />

e <strong>delle</strong> Dolomiti <strong>Friulane</strong><br />

Esplorando le valli,<br />

guardando a occidente,<br />

è possibile scoprire un<br />

luogo magico e<br />

selvaggio, oggetto di<br />

racconti e leggende,<br />

che per essere<br />

raggiunto richiede<br />

un giusto tributo<br />

di fatica e sudore<br />

con un'ascesa non<br />

lunghissima ma<br />

piuttosto impegnativa per<br />

pendenza e fondo.<br />

Il tragitto proposto<br />

conduce prima alla cima<br />

del Monte Borgà e poi, in<br />

quota, per magnifici prati<br />

alpini, al sito dei "libri di<br />

San Daniele".<br />

Ripreso a ritroso il sentiero<br />

si torna velocemente alla<br />

forcella panoramica e si<br />

prosegue lungo il versante<br />

opposto risalendo un breve<br />

pendio e poi un magnifico<br />

traverso, con numerosi<br />

saliscendi, attraverso degli<br />

incredibili prati colmi di<br />

fiori e vegetazione alpina.<br />

Qui la vista è totalmente<br />

rapita dalla bellezza dei<br />

luoghi e dei panorami e<br />

camminare non costa più<br />

fatica. Tuttavia il contrasto<br />

tra questa bellezza e la<br />

tristemente famosa frana<br />

del monte Toc, che da<br />

qui appare in tutta la sua<br />

enormità, genera un forte<br />

contrasto emotivo che non<br />

può non indurre a riflettere<br />

sul rapporto tra uomo e<br />

Madre Natura.<br />

Il luogo che si percorre<br />

è ricchissimo di fauna<br />

selvatica per cui sono<br />

molto frequenti gli incontri<br />

o gli avvistamenti di<br />

camosci, stambecchi o<br />

marmotte; rapidamente,<br />

traversando sotto la cima<br />

del Monte Sterpezza<br />

(volendo raggiungibile in<br />

pochissimi minuti e senza<br />

difficoltà) e perdendo<br />

leggermente quota, si<br />

raggiungono, vedendoli<br />

solo all'ultimo istante,<br />

i famosi "libri di San<br />

Daniele".<br />

Qui si rimane sbalorditi<br />

dallo spettacolo della<br />

natura; camminando tra le<br />

rocce stratificate, si vede<br />

come i fenomeni erosivi ed<br />

il tempo abbiano creato un<br />

luogo in cui realmente pare<br />

di trovarsi tra le pagine<br />

sovrapposte di vecchi libri<br />

pietrificati; ogni angolo<br />

offre una prospettiva<br />

diversa, l'atmosfera<br />

trasmette emozioni uniche<br />

e il visitatore sembra<br />

sentirsi sospeso tra le<br />

pieghe del tempo.<br />

Terminata la visita ai "libri",<br />

il tragitto prevede il rientro<br />

seguendo il medesimo<br />

itinerario dell'andata,<br />

proseguendo fino alla<br />

forcella e scendendo<br />

all'abitato di Erto.<br />

Libri di San Daniele e valle<br />

del Piave sullo sfondo<br />

L’eco <strong>delle</strong> valli<br />

e <strong>delle</strong> Dolomiti <strong>Friulane</strong> 47

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