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IN MONTAGNA<br />
AL MONTE BORGÀ<br />
E AI "LIBRI DI SAN<br />
DANIELE"<br />
Monte Buscada<br />
La Palazza<br />
Monte Duranno<br />
Borgà<br />
di Roberto Prinzivalli, Amministratore di I love Friuli<br />
Al confine occidentale<br />
della nostra regione,<br />
in comune di Erto e<br />
Casso, si trova uno dei<br />
luoghi geologicamente<br />
e naturalisticamente più<br />
curiosi e affascinanti del<br />
nostro territorio<br />
Quota massima:<br />
2.228 mt SLM<br />
Dislivello:<br />
1.500 mt<br />
Sviluppo:<br />
10,5 km<br />
Difficoltà:<br />
Percorso impegnativo considerando la pendenza<br />
e il fondo del sentiero fino alla forcella<br />
Periodo:<br />
Tutto l'anno<br />
2<br />
LIBRI<br />
DI SAN<br />
DANIELE<br />
1<br />
MONTE<br />
BORGÀ<br />
1<br />
Raggiunto l'abitato di Erto<br />
si seguono le indicazioni<br />
per la Val Zemola;<br />
all'imbocco della valle, in<br />
prossimità di una curva<br />
si notano le indicazioni<br />
per il sentiero CAI 381 che<br />
si stacca sulla sinistra;<br />
qui, con pendenza subito<br />
2<br />
PRIMA TAPPA:<br />
DA ERTO AL MONTE BORGÀ<br />
impegnativa, comincia il<br />
percorso che si sviluppa<br />
per prati tra le ultime<br />
abitazioni di Erto fino ad<br />
imboccare rapidamente<br />
una mulattiera, che si<br />
inoltra decisa nel bosco.<br />
Si raggiunge un breve<br />
traverso che fa rifiatare<br />
SECONDA TAPPA:<br />
DAL MONTE BORGÀ AI LIBRI DI SAN DANIELE<br />
Panoramica dalla vetta dello Sterpezza verso il Borgà, il Duranno e le Dolomiti Cadorine<br />
e poi si riprende a<br />
salire faticosamente<br />
nel bosco camminando<br />
incessantemente su fondo<br />
tendenzialmente ghiaioso<br />
e sconnesso; ignorando<br />
il bivio con il "trui dal<br />
sciarbon" e raggiunta<br />
una prima radura, la si<br />
Monte Borga' dalla forcella<br />
attraversa velocemente e<br />
si prosegue uscendo dalla<br />
fascia boschiva trovandosi<br />
ora in uno dei tratti più<br />
impegnativi del tragitto.<br />
Giunti a un bivio si<br />
prosegue a sinistra e si<br />
inizia a risalire tra ghiaie<br />
grossolane e l'abbraccio<br />
dei pini mughi seguendo<br />
quasi la verticale del<br />
percorso; con fatica si<br />
esce da questo tratto e<br />
ora il sentiero, in modo<br />
più dolce, traversa a zig<br />
zag un'ultima fascia di<br />
pini mughi che conduce,<br />
dopo un ultimo traverso<br />
ghiaioso, ai ruderi della<br />
vecchia casera Borgà dove<br />
è possibile visualizzare il<br />
tratto finale da percorrere<br />
per raggiungere la forcella<br />
che divide idealmente in<br />
due il percorso.<br />
Quest'ultima parte sale<br />
sempre in modo molto<br />
deciso e, tra ghiaie, balze<br />
erbose e roccette conduce<br />
a un bivio in prossimità di<br />
una forcella estremamente<br />
panoramica; qui il sentiero<br />
si divide ed è possibile<br />
decidere se andare a<br />
destra e raggiungere<br />
prima la vetta del monte<br />
Borgà oppure a sinistra<br />
raggiungendo i "libri di<br />
San Daniele"; svoltato<br />
quindi a destra, seguendo<br />
il sentiero che traversa con<br />
pendenza meno marcata<br />
dei magnifici prati d'alta<br />
quota, si raggiunge la<br />
spettacolare vetta del<br />
monte Borgà.<br />
a vista che si apre da qui<br />
lascia senza parole. Ci si<br />
trova sospesi su un baratro<br />
con una vista che consente<br />
di essere spettatori in<br />
prima fila sulla valle del<br />
Piave, sulle Dolomiti e sui<br />
vicini Monte Duranno e val<br />
Zemola.<br />
L'ampia vetta permette di<br />
riposare un po' godendo<br />
di tanta bellezza prima<br />
di ripartire alla volta della<br />
prossima mèta.<br />
46<br />
alcuni suggerimenti<br />
per un’escursione<br />
felice<br />
1. Si fatica molto in salita e<br />
altrettanto vale per la discesa<br />
2. L'intero percorso si sviluppa in<br />
versante sud: è sconsigliato in<br />
giornate particolarmente calde e<br />
afose<br />
3. È buona norma partire molto presto<br />
al mattino<br />
4. Le fonti d'acqua sono praticamente<br />
assenti<br />
L’eco <strong>delle</strong> valli<br />
e <strong>delle</strong> Dolomiti <strong>Friulane</strong><br />
Esplorando le valli,<br />
guardando a occidente,<br />
è possibile scoprire un<br />
luogo magico e<br />
selvaggio, oggetto di<br />
racconti e leggende,<br />
che per essere<br />
raggiunto richiede<br />
un giusto tributo<br />
di fatica e sudore<br />
con un'ascesa non<br />
lunghissima ma<br />
piuttosto impegnativa per<br />
pendenza e fondo.<br />
Il tragitto proposto<br />
conduce prima alla cima<br />
del Monte Borgà e poi, in<br />
quota, per magnifici prati<br />
alpini, al sito dei "libri di<br />
San Daniele".<br />
Ripreso a ritroso il sentiero<br />
si torna velocemente alla<br />
forcella panoramica e si<br />
prosegue lungo il versante<br />
opposto risalendo un breve<br />
pendio e poi un magnifico<br />
traverso, con numerosi<br />
saliscendi, attraverso degli<br />
incredibili prati colmi di<br />
fiori e vegetazione alpina.<br />
Qui la vista è totalmente<br />
rapita dalla bellezza dei<br />
luoghi e dei panorami e<br />
camminare non costa più<br />
fatica. Tuttavia il contrasto<br />
tra questa bellezza e la<br />
tristemente famosa frana<br />
del monte Toc, che da<br />
qui appare in tutta la sua<br />
enormità, genera un forte<br />
contrasto emotivo che non<br />
può non indurre a riflettere<br />
sul rapporto tra uomo e<br />
Madre Natura.<br />
Il luogo che si percorre<br />
è ricchissimo di fauna<br />
selvatica per cui sono<br />
molto frequenti gli incontri<br />
o gli avvistamenti di<br />
camosci, stambecchi o<br />
marmotte; rapidamente,<br />
traversando sotto la cima<br />
del Monte Sterpezza<br />
(volendo raggiungibile in<br />
pochissimi minuti e senza<br />
difficoltà) e perdendo<br />
leggermente quota, si<br />
raggiungono, vedendoli<br />
solo all'ultimo istante,<br />
i famosi "libri di San<br />
Daniele".<br />
Qui si rimane sbalorditi<br />
dallo spettacolo della<br />
natura; camminando tra le<br />
rocce stratificate, si vede<br />
come i fenomeni erosivi ed<br />
il tempo abbiano creato un<br />
luogo in cui realmente pare<br />
di trovarsi tra le pagine<br />
sovrapposte di vecchi libri<br />
pietrificati; ogni angolo<br />
offre una prospettiva<br />
diversa, l'atmosfera<br />
trasmette emozioni uniche<br />
e il visitatore sembra<br />
sentirsi sospeso tra le<br />
pieghe del tempo.<br />
Terminata la visita ai "libri",<br />
il tragitto prevede il rientro<br />
seguendo il medesimo<br />
itinerario dell'andata,<br />
proseguendo fino alla<br />
forcella e scendendo<br />
all'abitato di Erto.<br />
Libri di San Daniele e valle<br />
del Piave sullo sfondo<br />
L’eco <strong>delle</strong> valli<br />
e <strong>delle</strong> Dolomiti <strong>Friulane</strong> 47