Industria fusorria_3 2015
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Assemblea <strong>2015</strong><br />
L’Italia si conferma anche nel 2014 secondo Paese<br />
produttore di getti dell’Unione Europea, dietro alla<br />
Germania, con una produzione pari a 2 milioni di<br />
tonnellate, un fatturato di 6.7 mld di Euro e l’impiego<br />
di circa 37.000 addetti (tra diretti e indiretti).<br />
L’industria italiana di Fonderia ha chiuso il 2014 con<br />
un bilancio mediamente positivo: un incremento tendenziale<br />
dei livelli produttivi del +2.7% ed un maggior<br />
dinamismo sul fronte del fatturato cresciuto del<br />
+4.3% rispetto all’anno precedente. Il maggior vigore<br />
del fatturato conferma il progressivo spostamento<br />
dell’attività delle Fonderie italiane verso prodotti<br />
di gamma più alta, considerato anche il trend evolutivo<br />
generalmente in calo che ha caratterizzato il mercato<br />
delle commodity energetiche e metalliche. L’andamento<br />
medio del 2014 è stato in parte penalizzato<br />
dalla vistosa decelerazione congiunturale intervenuta<br />
tra il terzo ed il quarto trimestre dell’anno.<br />
I risultati conseguiti sia per i getti ferrosi sia per quelli<br />
non ferrosi sono in gran parte ascrivibili alla buona<br />
performance dell’automotive che assorbe oltre il<br />
50% dei volumi non ferrosi e circa il 30% dei getti di<br />
ghisa. Gli spunti di crescita sono comunque frammentati,<br />
ovvero non coinvolgono tutti i comparti di<br />
destinazione dei getti e provengono soprattutto dalla<br />
domanda estera (esportazioni dirette e indirette),<br />
mentre il mercato interno complessivamente non va<br />
oltre la stabilizzazione.<br />
Rispetto al 2013, nel 2014 si rivela una crescita per<br />
entrambi i flussi commerciali con l’estero dei volumi<br />
dei getti ferrosi, più ampia per le esportazioni (+7%)<br />
che per le importazioni (+4%). Sotto il profilo del valore<br />
la dinamica delle esportazioni risulta in espansione<br />
(+6%), mentre si registra un calo tendenziale<br />
per le importazioni (-1%).<br />
Il grado di apertura agli scambi con l’estero è testimoniato<br />
da un apprezzabile aumento della propensione<br />
media all’esportazione misurata come rapporto<br />
sui volumi prodotti (circa 35%) ed ancora maggiore<br />
sul fatturato (oltre il 50%). Tale processo ha subito<br />
una forte accelerazione negli ultimi anni dopo la<br />
crisi del 2008 in cui si è avviato un intenso processo<br />
di ristrutturazione che ha evidenziato grosse criticità<br />
all’interno del settore, ma anche grande vitalità che<br />
ha permesso a molte imprese di trovare spazi di<br />
azione in uno scenario di riferimento profondamente<br />
cambiato. Vi sono state forti spinte verso l’internazionalizzazione,<br />
con l’apertura di nuovi mercati, in<br />
particolare extraeuropei.<br />
PROFILO INDUSTRIA ITALIANA DI FONDERIA (ANNO 2014)<br />
Fonderie (Totale, N. Unità) 1.104 Produzione (Tonnellate) (2014 VS 2008 -26%) 2.025.976<br />
Metalli Ferrosi 191 Metalli Ferrosi 1.165.124<br />
Metalli Non Ferrosi 913 Metalli Non Ferrosi 860.852<br />
Addetti Diretti (Totale, N. Unità) 28.594 Fatturato (Mld di Euro) (2014 VS 2008 -33%) 6,7<br />
Metalli Ferrosi 14.166 Metalli Ferrosi 2,5<br />
Metalli Non Ferrosi 14.428 Metalli Non Ferrosi 4.2<br />
Addetti Indotto (Totale, N. Unità) 8.000<br />
Fonte: Elaborazioni Centro Studi Assofond<br />
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<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2015</strong>