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Industria fusorria_3 2015

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Assemblea <strong>2015</strong><br />

Giappone, le maggiori fonti di<br />

preoccupazione concernono la<br />

stagnazione e l’inflazione.<br />

Nel 2014 l’economia italiana ha<br />

segnato un calo dello 0,4% sull’anno<br />

precedente.<br />

Dal lato della domanda interna,<br />

nel 2014 si registra, in termini di<br />

volume, una variazione nulla dei<br />

consumi finali nazionali e un calo<br />

del 3,3% degli investimenti fissi<br />

lordi. Per quanto concerne il<br />

commercio estero, i risultati<br />

complessivi dell’anno 2014 mostrano<br />

una crescita delle esportazioni<br />

(+2.0%), e una flessione<br />

delle importazioni (-1.6%). La<br />

positiva dinamica dell’export è<br />

trainata dai paesi Ue (+3.7%). La<br />

flessione dell’import è determinata<br />

dalla forte contrazione dei<br />

prodotti energetici (-19.5%).<br />

Nel 2014 l’avanzo commerciale<br />

raggiunge 42.9 miliardi, ed è più<br />

che doppio al netto dell’energia<br />

(+86 miliardi).<br />

Istat segnala la forte crescita nell’anno<br />

delle vendite all’estero di<br />

autoveicoli (+10%, codice Ateco<br />

29.1), articoli farmaceutici, chimico<br />

medicinali e botanici (+5.6%)<br />

e di mezzi di trasporto (codici<br />

29.2;29.3;30) autoveicoli esclusi<br />

(+5.5%).<br />

FOCUS ITALIA<br />

Nel 2014, gli acquisti sono in<br />

marcata flessione da paesi OPEC<br />

(-29.4%) e Russia (-20.0%). In<br />

forte calo l’import di gas naturale<br />

(-25.9%) e di prodotti petroliferi<br />

raffinati (-17.1%).<br />

La crescita delle vendite all’estero<br />

degli autoveicoli del 10% è<br />

controbilanciata da una variazione<br />

altrettanto positiva delle importazioni<br />

del 12.1% che determina<br />

un saldo commerciale negativo<br />

di 5,193 miliardi di euro. Il<br />

dato rispecchia le caratteristiche<br />

del mercato autoveicoli italiano<br />

che ha il 70% delle vetture<br />

e circa la metà dei veicoli commerciali<br />

e industriali di marca<br />

estera, a cui vanno aggiunti i flussi<br />

provenienti dall’estero dei costruttori<br />

nazionali (da Polonia,<br />

Serbia, Francia, Rep. Ceca, Stati<br />

Uniti).<br />

La domanda interna ha contribuito<br />

negativamente alla crescita<br />

del PIL per 0,6 punti percentuali<br />

(-0,8 al lordo della variazione<br />

delle scorte), mentre la domanda<br />

estera netta ha fornito un apporto<br />

positivo (0,3 punti).<br />

A livello settoriale, il valore aggiunto<br />

ha registrato cali in volume<br />

nell’agricoltura, silvicoltura e<br />

pesca (-2,2%), nell’industria in<br />

senso stretto (-1,1%) e nelle costruzioni<br />

(-3,8%); nell’insieme<br />

delle attività dei servizi vi è stato<br />

un lievissimo incremento (0,1%).<br />

L’indebitamento netto delle Amministrazioni<br />

pubbliche (AP), misurato<br />

in rapporto al PIL, è stato<br />

pari al -3,0% a fronte del -2,9%<br />

del 2013.<br />

Il saldo primario (indebitamento<br />

netto meno la spesa per interessi)<br />

è stato positivo e pari,<br />

in rapporto al Pil, al 1,6% (1,9%<br />

nel 2013).<br />

ANDAMENTO DEL PIL REALE - Anni 2003-2014,<br />

variazioni percentuali<br />

<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2015</strong><br />

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