Industria fusorria_3 2015
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ANALISI XRD<br />
Il termine XRD sta ad indicare<br />
una particolare tecnica di analisi<br />
cristallografica nella quale si<br />
sfrutta la diffrazione dei raggi X<br />
ad opera dei piani cristallini del<br />
materiale da analizzare. Tale<br />
tecnica si basa sulla nota legge<br />
di Bragg: si invia sulla superficie<br />
del campione da analizzare un<br />
fascio di raggi X monocromatico,<br />
inclinati da un certo angolo,<br />
che gradualmente cresce; questi<br />
raggi vengono diffratti dai<br />
piani atomici delle strutture<br />
cristalline delle singole fasi solo<br />
in corrispondenza a determinati<br />
valori angolari in cui si verifi-<br />
tecnico<br />
MICROSCOPIA OTTICA<br />
Il risultato di un esame micrografico<br />
consiste nella descrizione<br />
qualitativa della struttura e<br />
successivamente, mediante le<br />
tecniche metallografiche, nel<br />
quantificare nel modo più preciso<br />
possibile i costituenti<br />
strutturali e le fasi presenti. Lo<br />
studio della struttura può essere<br />
eseguito mediante l’osservazione<br />
con microscopio ottico<br />
affiancato ad un software di acquisizione<br />
ed elaborazione delle<br />
immagini: si tratta di riconoscere<br />
quindi le varie fasi, la loro<br />
forma, la quantità e la presenza<br />
di particolari costituenti che<br />
potrebbero alterare le proprietà<br />
e caratteristiche del materiale<br />
presenti sulla superficie<br />
di un provino, opportunamente<br />
e preventivamente trattato.<br />
Per la preparazione delle superfici<br />
dei campioni di ADI da<br />
sottoporre ad osservazione<br />
metallografica, ci si riferisce alla<br />
normativa UNI 3137 che regola<br />
le modalità da seguire per<br />
materiali ferrosi in genere. Le<br />
operazioni necessarie da eseguire<br />
sono essenzialmente:<br />
1. prelievo del saggio, da getti o<br />
da provini;<br />
2. spianatura, con lo scopo di<br />
rendere piana la superficie<br />
da osservare mediante macchina<br />
lapidatrice;<br />
3. inglobatura, con la quale si<br />
ingloba eventualmente il<br />
provino in un disco di resina<br />
termoindurente;<br />
4. smerigliatura, eseguita in varie<br />
fasi mediante fogli di carta<br />
abrasiva a grana di volta in<br />
volta più fina per eliminare le<br />
graffiature delle lavorazioni<br />
precedenti ed asportare lo<br />
strato di metallo incrudito;<br />
5. lucidatura, per eliminare definitivamente<br />
le graffiature e<br />
rendere la superficie con<br />
una finitura a specchio grazie<br />
ad una sospensione di allumina<br />
o di particelle di diamante.<br />
L’osservazione della superficie<br />
lucidata permette di distinguere<br />
i costituenti di colore nettamente<br />
diverso tra loro: si possono<br />
così osservare i noduli di<br />
Fig. 4 - Micrografia di una ADI osservabile al microscopio ottico dopo lucidatura.<br />
grafite in contrapposizione alla<br />
matrice che risulta bianca (Fig.<br />
4) e quindi, mediante un<br />
software di elaborazione delle<br />
immagini, si può stimare la frazione<br />
volumetrica della grafite,<br />
la numerosità media dei noduli<br />
per mm 2 ed il grado percentuale<br />
di nodularità (percentuale di<br />
grafite in forma sferoidale rispetto<br />
alla grafite totale).<br />
Per rendere evidente la ferrite<br />
aciculare è necessario attaccare<br />
la superficie del provino mediante<br />
un reagente opportunamente<br />
scelto: utilizzando il Nital<br />
al 2% (2 cm 3 di acido nitrico<br />
e 98 cm 3 di etanolo) è possibile<br />
rendere visibili le lamelle di ferrite,<br />
che assumono una colorazione<br />
marrone, mentre la grafite<br />
e l’austenite restano inalterate.<br />
Sempre mediante software<br />
di elaborazione delle immagini<br />
è dunque possibile individuare<br />
la soglia di colore opportuna<br />
per selezionare tutta la<br />
ferrite ed ottenere quindi una<br />
stima della sua frazione volumetrica<br />
(Fig. 5).<br />
Fig. 5 - Immagine di una ADI dopo attacco chimico (a) e definizione della soglia di colore<br />
per la quantificazione della ferrite aciculare mediante software (b).<br />
<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2015</strong><br />
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