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Industria fusorria_3 2015

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Assemblea <strong>2015</strong><br />

mattinata. In un contesto di incertezza,<br />

tuttavia, ci sono dei<br />

possibili esiti di mercato o strategie<br />

che possono essere prefigurate<br />

o anticipate: questo il<br />

messaggio chiave che deriva dall’impostazione<br />

matematica o<br />

più strategica dei contributi sintetizzato<br />

da Beccarello. Riguardo<br />

il richiamo del Presidente<br />

Ariotti alla necessità di fare efficienza<br />

all’interno di un settore<br />

o di un’intera filiera, valutando<br />

attentamente le opportunità di<br />

comportamenti strategici cooperativi<br />

o non cooperativi, il relatore<br />

ha ricordato che la prima<br />

cosa da tenere a mente è la disciplina<br />

in materia di concorrenza<br />

che indica i comportamenti<br />

ammissibili ovvero quelli<br />

che lo sono a determinate condizioni<br />

per evitare che questi<br />

possano sfociare rispetto ad alcune<br />

strategie in azioni collusive<br />

che sono fortemente osteggiate<br />

dalla disciplina antitrust.<br />

Tuttavia, ha precisato il relatore,<br />

ci possono essere dei comportamenti<br />

collusivi rispetto ai quali<br />

ad esempio la giustificazione<br />

interna in termini di efficienza di<br />

settore e la trasferibilità dei relativi<br />

benefici anche al lato della<br />

domanda, viene visto come un<br />

elemento qualificante che ne<br />

potrebbe addirittura consentire<br />

l’ammissibilità.<br />

Beccarello ha proseguito la sua<br />

trattazione fornendo un interessante<br />

focus sui processi decisionali<br />

strategici che coinvolgono<br />

sia le imprese, sia le relative<br />

associazioni di categoria, ma anche<br />

le istituzioni su argomenti<br />

sempre più caldi, come quello<br />

energetico ed ambientale, in un<br />

mondo che richiede rapidità<br />

nelle scelte, ma all’interno del<br />

quale gli orientamenti delle<br />

aziende e le posizioni degli Stati<br />

sono giocoforza influenzati da<br />

una molteplicità crescente di<br />

elementi di segno diverso.<br />

Il primo elemento chiave sul<br />

quale riflettere è quello relativo<br />

all’obiettivo che si intende raggiungere,<br />

ovvero il payoff dei risultati<br />

(utile, fatturato, ecc.).<br />

Tra gli esempi di policy citati da<br />

Beccarello, dove il comportamento<br />

cooperativo diventa importante,<br />

particolarmente attuale<br />

è stato quello riguardante<br />

la decisione che il Consiglio europeo<br />

sarà chiamato a prendere<br />

in merito alla lotta contro i<br />

cambiamenti climatici. Tema tra<br />

l’altro già sviluppato dalla Teoria<br />

dei giochi nell’intento di arrivare<br />

a risolvere un problema di interdipendenza<br />

strategica d’accordo<br />

ambientale internazionale.<br />

Oltre a questo obiettivo di<br />

policy l’Europa dovrà prendere<br />

importanti posizioni che impatteranno<br />

sui settori ad alta intensità<br />

energetica per dare attuazione<br />

all’ambizioso target posti<br />

da Tajani per rimettere in sesto<br />

il settore industriale europeo:<br />

far passare il manifatturiero dall’attuale<br />

15,6% del PIL Ue al<br />

20% entro il 2020.<br />

Alla luce di quanto sopra, l’interrogativo<br />

che il relatore solleva è<br />

proprio quello di capire quale<br />

sarà la strategia che l’Europa intenderà<br />

adottare tra politica industriale<br />

e ambiente? Gli obiettivi<br />

saranno compatibili? Quando<br />

verranno prese le decisioni definitive<br />

occorrerà aver ben chiaro<br />

il payoff, ha sottolineato Beccarello,<br />

inoltre il pacchetto climaenergia-industria<br />

presenta degli<br />

obiettivi che non è detto piacciano<br />

completamente al sistema industriale<br />

italiano, perché a fronte<br />

dell’ostico taglio del 40% delle<br />

emissioni di CO2 ci sono altri<br />

punti importanti, come la scelta<br />

di arrivare sino al 2021 con le attuali<br />

regole per i cosiddetti settori<br />

energivori e le relative agevolazioni.<br />

Quindi bisogna comprendere,<br />

attraverso un coordinamento<br />

cooperativo tra tutti i<br />

governi europei se la lotta al<br />

cambiamento climatico per l’Ue<br />

è prioritario rispetto alle esigenze<br />

di tutela del 20% di PIL a livello<br />

manifatturiero. Nel campo<br />

delle policy e delle istituzioni il<br />

Governo Italiano dovrà trovare<br />

un comportamento cooperativo<br />

per coniugare tutte le forze e gli<br />

attori rispetto ad un obiettivo<br />

ben preciso che definirà appunto<br />

come prioritario.<br />

Infine, il relatore ha richiamato<br />

l’attenzione sull’opportunità di<br />

trovare una soluzione all’interno<br />

di un gioco cooperativo di<br />

policy, ovvero un maggior coordinamento<br />

tra associazioni<br />

energy intensive, interessate al<br />

servizio di interrompibilità della<br />

fornitura elettrica con le idee<br />

chiare sul fatto che una riforma<br />

del mercato non deve sostanzialmente<br />

far perdere alle imprese<br />

energivore questo strumento<br />

in prospettiva.<br />

I lavori dell’Assemblea hanno infine<br />

lasciato spazio alla Tavola<br />

rotonda “Filiera e ricette per il<br />

futuro”, durante la quale tre differenti<br />

figure imprenditoriali<br />

Atomo Maffei, Direttore<br />

Commerciale Fonderie SCM,<br />

Mario Gussago, Amministratore<br />

Delegato FOMEC S.p.A. e<br />

Riccardo Ferrario, Direttore<br />

Generale IDRA Group, si sono<br />

alternate testimoniando casistudio<br />

esemplari di iniziative di<br />

successo presso le loro aziende.<br />

Massimo Beccarello, Responsabile di Confindustria per Sviluppo, Energia e Ambiente, professore<br />

associato di Economia applicata Milano-Bicocca.<br />

Un articolo dedicato è riportato<br />

nelle pagine seguenti.<br />

19<br />

<strong>Industria</strong> Fusoria 3/<strong>2015</strong>

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