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Io non ho fatto niente di particolare,<br />
solo ampliare un’idea e dare<br />
un senso di solidità forte pur nella<br />
diversità, che è sempre esistita tra<br />
me e il mio padre adottivo, che anche<br />
chiamavo Maestro: un genio assoluto<br />
davanti a cui chinare la testa. Oggi la<br />
Fondazione Franco Zeffirelli Onlus è<br />
carburante dialettico per intellettuali,<br />
studiosi e gente dello spettacolo».<br />
Pippo Zeffirelli, presidente della Fon-<br />
Pippo Zeffifirelli<br />
<strong>La</strong> sala dedicata all’Inferno dantesco<br />
dazione fiorentina intitolata al grande<br />
Franco, ha ereditato la responsabilità<br />
e l’organizzazione dell’ultimo sogno<br />
del Maestro: poter trasmettere la sua<br />
arte ai giovani. È un uomo bello, con<br />
gli occhi limpidi, leggermente tristi,<br />
un signore d’altri tempi con una galanteria<br />
umile, innata e non scontata.<br />
<strong>La</strong> sua avventura nel cinema lo ha<br />
unito alle visioni artistiche del genio<br />
paterno. Regista a sua volta, scelto<br />
da Francis Ford Coppola come aiuto<br />
per un film mitico come Cotton Club<br />
e poi da James Ivory per Camera con<br />
vista, Pippo Zeffirelli è un riferimento<br />
per la capacità tecnica, il gusto, il<br />
saper vedere di chi oggi fa cinema.<br />
Che non abbia «fatto niente» è una<br />
sua opinione: in realtà, basta varcare<br />
la Fondazione fiorentina, per rendersi<br />
conto del lavoro enorme e di qualità<br />
che qualunque anima, anche pigra e<br />
sprecona, non potrebbe che ammirare.<br />
Un luogo amato soprattutto dagli<br />
studenti, e non è il solo record che<br />
possa vantare.<br />
Qual è la prima cosa che le viene in<br />
mente pensando al Maestro?<br />
Che la vita non è che un continuo<br />
passaggio di esperienze, da una generazione<br />
all’altra: prima imparare,<br />
poi insegnare a chi viene dopo di noi.<br />
Così mi diceva, così viveva. Oltre alla<br />
sua fama e alla sua genialità indiscussa,<br />
con il suo essere anche sempre<br />
un po’ bambino riusciva a creare<br />
infinite manifestazioni della bellezza:<br />
per questo era osannato nel mondo<br />
e amato.<br />
Pippo, lei che gli è stato vicino per 50<br />
anni, cosa può dire di aver imparato<br />
da lui?<br />
Tantissime cose: la mia vita è stata<br />
un continuo insegnamento. E sono<br />
stato fortunato e privilegiato, perché<br />
Franco Zeffirelli mi ha insegnato anche<br />
il gusto che oggi non si sa quasi<br />
più dove sia. E anche la tolleranza,<br />
perché la diversità di vedute non è,<br />
né deve essere mai, qualcosa di separatista,<br />
anzi.<br />
Firenze si è arricchita di un percorso<br />
museale unico al mondo, che racconta<br />
70 anni di vita di un’artista.<br />
È dedicato alle arti dello spettacolo<br />
per capire come un professionista<br />
serio possa anche oggi affrontare il<br />
proprio lavoro. Non in maniera superficiale,<br />
ma in un modo completo<br />
e totale, attraverso la cura dei dettagli<br />
che fanno capo a chi ha creato un<br />
soggetto. Io sono contro quelli che<br />
traggono vantaggio dall’ignoranza,<br />
dalla solitudine dei social, dall’isolamento.<br />
Il nostro museo è contro il<br />
formarsi di un nucleo di resistenza<br />
alla disperazione culturale e alla precarietà,<br />
e i giovani lo hanno capito.<br />
Chi visita la Fondazione dedicata al<br />
Maestro?<br />
Gente che si incontra per parlare,<br />
ascoltare, pensare insieme, condividere<br />
un’idea non solo estetica ma etica.<br />
E quando ci vengono a trovare studen-<br />
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