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La Freccia Febbraio 2020

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UN TRENO DI LIBRI<br />

Invito alla lettura di Alberto Brandani<br />

[Presidente giuria letteraria Premio Internazionale Elba-Brignetti]<br />

In viaggio con il Prof<br />

CAMBIARE L’ACQUA AI FIORI<br />

L’AMORE IN TUTTE LE SUE FORME IN UN MAGNIFICO LABIRINTO<br />

DI EMOZIONI. E LA VITA, QUELLA VERA, CHE NASCE<br />

DOVE MENO CI SI ASPETTEREBBE<br />

ALivorno, in via dell’Ardenza,<br />

c’è il Cimitero della Purificazione.<br />

L’ingresso è un viale<br />

odoroso, sulla destra cappelle di famiglie<br />

livornesi della buona borghesia, a<br />

sinistra i marmisti che lavorano tranquilli.<br />

Il cielo è sempre terso e il salmastro<br />

arriva prepotente. Ovunque un senso<br />

di pace. Attraversando la strada, al numero<br />

2 c’è il negozio di fiori gestito dalla<br />

signora Graziella e dalla figlia <strong>La</strong>ura e,<br />

prima di loro, dalla ottuagenaria Silvia.<br />

Ricordano i nomi di tutti, le dimensioni<br />

dei vasi, i fiori preferiti. Consigliano sempre<br />

orchidee e margherite e hanno sulle<br />

labbra parole di composta allegria.<br />

È proprio tutto vero, allora, mi son detto<br />

leggendo l’incipit del bel libro di Valérie<br />

Perrin. Nel romanzo Violette Toussaint<br />

è la guardiana di un piccolo cimitero.<br />

Gentile, solare e dal cuore grande. Durante<br />

le visite ai loro cari, tante persone<br />

la vanno a salutare. Un giorno si presenta<br />

un poliziotto con una strana richiesta:<br />

sua madre, recentemente scomparsa,<br />

ha espresso la volontà di essere sepolta<br />

in quel lontano paesino, nella tomba<br />

di uno sconosciuto signore del posto.<br />

Da qui si dipana una ragnatela di intrecci<br />

e sussulti che tengono avvinghiato<br />

il lettore fino all’ultima riga, lasciando<br />

però a ogni capitolo una sua peculiarità<br />

di sentimenti; ogni pagina fa commuovere<br />

e piangere, ma anche lievitare di<br />

passione e di speranza. Una speranza<br />

alimentata dallo stesso amore che pervade<br />

l’intero libro.<br />

Cambiare l’acqua ai fiori è una storia d’amore,<br />

anzi una storia dell’Amore in tutte<br />

le sue forme, da ogni prospettiva. Amore<br />

per un uomo, per una figlia, a volte<br />

amore proibito o non ricambiato, amore<br />

che resiste anche alla morte. Un sentimento<br />

che ci fa gioire, certo, ma anche<br />

soffrire, di un dolore che s’insinua più in<br />

profondità di qualsiasi altra cosa.<br />

Violette è la protagonista assoluta attorno<br />

alla quale ruotano tutti gli altri<br />

personaggi, una ragazza sbattuta dal<br />

destino, ma che non ha paura d’amare.<br />

Si butta a capofitto e resiste, anche<br />

quando fa male.<br />

Philippe Toussaint è suo marito. Bello<br />

e dannato, rovinato dall’amore morboso<br />

dei suoi genitori, donnaiolo incallito,<br />

innamorato da sempre della giovane<br />

moglie dello zio, che però non insidia<br />

proprio per amore (dello zio), inconsapevolmente<br />

innamorato di Violette,<br />

nonostante le sofferenze che le infligge.<br />

E poi il sesso. Tanto sesso. Raccontato<br />

in modo così naturale, da farlo apparire<br />

e scomparire, eppur tuttavia un balsamo<br />

della vita.<br />

<strong>La</strong> struttura della storia è basata su<br />

piani temporali differenti e sull’intreccio<br />

di vite diverse, una legata all’altra,<br />

magnificamente raccontate. Sarà bene,<br />

però, non svelare altro per non rovinare<br />

il perfetto incastro costruito dall’autrice<br />

e non indicare la via d’uscita di questo<br />

labirinto di emozioni.<br />

Leggere il romanzo è come bere amore<br />

a lunghi sorsi, assaporando i sentimenti<br />

attraverso l’impronta fotografica di<br />

Valérie Perrin. Merito, forse, anche del<br />

rapporto strettissimo, di vita e di lavoro,<br />

con Claude Lelouch, uno dei menestrelli<br />

d’amore della cinematografia<br />

mondiale. Immergiamoci, allora,<br />

completamente nell’atmosfera di una<br />

piccola comunità, paradossalmente<br />

allegra, che quasi riesce a formare una<br />

famiglia in un luogo di morte: un piccolo<br />

cimitero di provincia che ospita la Vita,<br />

quella vera, autentica, che sopravvive<br />

a ogni dolore. Pronta, come Violette, a<br />

meravigliarsi per una goccia di rugiada<br />

sulla corolla di un fiore.<br />

VALÉRIE PERRIN<br />

CAMBIARE<br />

L’ACQUA AI FIORI<br />

Valérie Perrin, Edizioni e/o, pp. 480 € 11,99<br />

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