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UN TRENO DI LIBRI<br />
Invito alla lettura di Alberto Brandani<br />
[Presidente giuria letteraria Premio Internazionale Elba-Brignetti]<br />
In viaggio con il Prof<br />
CAMBIARE L’ACQUA AI FIORI<br />
L’AMORE IN TUTTE LE SUE FORME IN UN MAGNIFICO LABIRINTO<br />
DI EMOZIONI. E LA VITA, QUELLA VERA, CHE NASCE<br />
DOVE MENO CI SI ASPETTEREBBE<br />
ALivorno, in via dell’Ardenza,<br />
c’è il Cimitero della Purificazione.<br />
L’ingresso è un viale<br />
odoroso, sulla destra cappelle di famiglie<br />
livornesi della buona borghesia, a<br />
sinistra i marmisti che lavorano tranquilli.<br />
Il cielo è sempre terso e il salmastro<br />
arriva prepotente. Ovunque un senso<br />
di pace. Attraversando la strada, al numero<br />
2 c’è il negozio di fiori gestito dalla<br />
signora Graziella e dalla figlia <strong>La</strong>ura e,<br />
prima di loro, dalla ottuagenaria Silvia.<br />
Ricordano i nomi di tutti, le dimensioni<br />
dei vasi, i fiori preferiti. Consigliano sempre<br />
orchidee e margherite e hanno sulle<br />
labbra parole di composta allegria.<br />
È proprio tutto vero, allora, mi son detto<br />
leggendo l’incipit del bel libro di Valérie<br />
Perrin. Nel romanzo Violette Toussaint<br />
è la guardiana di un piccolo cimitero.<br />
Gentile, solare e dal cuore grande. Durante<br />
le visite ai loro cari, tante persone<br />
la vanno a salutare. Un giorno si presenta<br />
un poliziotto con una strana richiesta:<br />
sua madre, recentemente scomparsa,<br />
ha espresso la volontà di essere sepolta<br />
in quel lontano paesino, nella tomba<br />
di uno sconosciuto signore del posto.<br />
Da qui si dipana una ragnatela di intrecci<br />
e sussulti che tengono avvinghiato<br />
il lettore fino all’ultima riga, lasciando<br />
però a ogni capitolo una sua peculiarità<br />
di sentimenti; ogni pagina fa commuovere<br />
e piangere, ma anche lievitare di<br />
passione e di speranza. Una speranza<br />
alimentata dallo stesso amore che pervade<br />
l’intero libro.<br />
Cambiare l’acqua ai fiori è una storia d’amore,<br />
anzi una storia dell’Amore in tutte<br />
le sue forme, da ogni prospettiva. Amore<br />
per un uomo, per una figlia, a volte<br />
amore proibito o non ricambiato, amore<br />
che resiste anche alla morte. Un sentimento<br />
che ci fa gioire, certo, ma anche<br />
soffrire, di un dolore che s’insinua più in<br />
profondità di qualsiasi altra cosa.<br />
Violette è la protagonista assoluta attorno<br />
alla quale ruotano tutti gli altri<br />
personaggi, una ragazza sbattuta dal<br />
destino, ma che non ha paura d’amare.<br />
Si butta a capofitto e resiste, anche<br />
quando fa male.<br />
Philippe Toussaint è suo marito. Bello<br />
e dannato, rovinato dall’amore morboso<br />
dei suoi genitori, donnaiolo incallito,<br />
innamorato da sempre della giovane<br />
moglie dello zio, che però non insidia<br />
proprio per amore (dello zio), inconsapevolmente<br />
innamorato di Violette,<br />
nonostante le sofferenze che le infligge.<br />
E poi il sesso. Tanto sesso. Raccontato<br />
in modo così naturale, da farlo apparire<br />
e scomparire, eppur tuttavia un balsamo<br />
della vita.<br />
<strong>La</strong> struttura della storia è basata su<br />
piani temporali differenti e sull’intreccio<br />
di vite diverse, una legata all’altra,<br />
magnificamente raccontate. Sarà bene,<br />
però, non svelare altro per non rovinare<br />
il perfetto incastro costruito dall’autrice<br />
e non indicare la via d’uscita di questo<br />
labirinto di emozioni.<br />
Leggere il romanzo è come bere amore<br />
a lunghi sorsi, assaporando i sentimenti<br />
attraverso l’impronta fotografica di<br />
Valérie Perrin. Merito, forse, anche del<br />
rapporto strettissimo, di vita e di lavoro,<br />
con Claude Lelouch, uno dei menestrelli<br />
d’amore della cinematografia<br />
mondiale. Immergiamoci, allora,<br />
completamente nell’atmosfera di una<br />
piccola comunità, paradossalmente<br />
allegra, che quasi riesce a formare una<br />
famiglia in un luogo di morte: un piccolo<br />
cimitero di provincia che ospita la Vita,<br />
quella vera, autentica, che sopravvive<br />
a ogni dolore. Pronta, come Violette, a<br />
meravigliarsi per una goccia di rugiada<br />
sulla corolla di un fiore.<br />
VALÉRIE PERRIN<br />
CAMBIARE<br />
L’ACQUA AI FIORI<br />
Valérie Perrin, Edizioni e/o, pp. 480 € 11,99<br />
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