Fitainforma - febbraio 2020
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che a fare la differenza,<br />
anche nella scuola, sono le<br />
persone: se in un istituto<br />
c’è un insegnante referente<br />
appassionato di teatro o che<br />
comunque ne riconosce il<br />
fondamentale ruolo nella<br />
crescita dei ragazzi, allora il<br />
teatro in quella scuola entra,<br />
altrimenti le speranze sono<br />
quasi nulle, nonostante i<br />
reiterati tentativi di aprire<br />
un dialogo: o, peggio, di<br />
“riaprirlo”, magari dopo anni<br />
di produttiva collaborazione,<br />
per il semplice fatto che<br />
l’insegnante in questione<br />
si è trasferito o è andato in<br />
pensione. Indubbiamente le<br />
nostre principali proposte per<br />
la scuola - come il concorso<br />
per laboratori Teatro dalla<br />
Scuola o il concorso di critica<br />
La Scuola e il Teatro, legato<br />
al festival Maschera d’Oro -<br />
ottengono un’ottima risposta;<br />
ma questo non fa che rendere<br />
ancora più incomprensibile<br />
l’atteggiamento di chiusura di<br />
certi istituti.<br />
Un progetto di grande<br />
successo nel 2019 è stato<br />
Fondamenta. Com’è andata?<br />
Fondamenta - Una rete di<br />
giovani per il sociale è stato<br />
un progetto eccezionale, nato<br />
dalla Federazione nazionale:<br />
ha coinvolto tutte le realtà<br />
territoriali; ha riguardato la<br />
nostra materia principale,<br />
cioé il teatro, ma non solo<br />
quello, approfondendo il suo<br />
ruolo sociale; è stato rivolto<br />
ai giovani e al volontariato<br />
sociale, di cui facciamo parte.<br />
Insomma, è stato fortemente<br />
costruttivo, e ha portato<br />
risultati significativi. In Veneto<br />
ne abbiamo proposto due<br />
edizioni, una ad Adria, in<br />
provincia di Rovigo, e una<br />
a Monticello Conte Otto,<br />
in provincia di Vicenza, in<br />
collaborazione con le rispettive<br />
Amministrazioni comunali<br />
e con realtà del territorio<br />
attive nel sociale. Siamo<br />
Un momento di Fondamenta a Monticello Conte Otto (Vicenza) e, in alto, ad Adria (Rovigo)<br />
soddisfatti della risposta dei<br />
partecipanti, molto coinvolti<br />
e attivi. E siamo soddisfatti di<br />
come abbiamo organizzato<br />
questi due appuntamenti<br />
residenziali occupandoci di<br />
tutto, dalla ricerca dei partner<br />
alla gestione amministrativa,<br />
fino alla cura prestata<br />
all’accoglienza dei corsisti.<br />
Passiamo al fronte artistico<br />
e di spettacolo e cominciamo<br />
con il festival nazionale<br />
Maschera d’Oro, che<br />
quest’anno compie 32 anni...<br />
La Maschera d’Oro è il festival<br />
che meglio ci rappresenta,<br />
conosciuto e apprezzato<br />
in tutta Italia e da 26 anni<br />
legato al Premio Faber<br />
Teatro di Confartigianato<br />
Imprese Vicenza: un esempio<br />
luminoso di come mondo<br />
imprenditoriale e mondo<br />
dell’arte possano creare grandi<br />
cose, operando in sinergia.<br />
Per il festival mettiamo in<br />
campo un’organizzazione<br />
“millimetrica”, un meccanismo<br />
di assoluta garanzia e certezza<br />
di cui siamo giustamente<br />
orgogliosi come gruppo, visto<br />
che le decisioni, benché ci sia il<br />
coordinamento di una persona<br />
di grande esperienza, sono<br />
condivise dall’intero consiglio<br />
federale regionale.<br />
La Maschera è il fiore<br />
all’occhiello di un’attività<br />
di spettacolo dai numeri<br />
davvero eccezionali. Qualche<br />
dato?<br />
Promuoviamo direttamente<br />
o tramite le compagnie<br />
associate più di un centinaio<br />
di manifestazioni annue. Le<br />
nostre compagnie effettuano<br />
più di 5 mila spettacoli all’anno.<br />
Coinvolgiamo oltre 1 milione<br />
e 600 mila spettatori. Si va<br />
dai festival più blasonati alle<br />
rassegne di paese e ogni<br />
singolo evento ha una sua<br />
valenza nel territorio in cui<br />
si colloca; soprattutto quelli<br />
promossi dalle compagnie<br />
hanno un valore sociale<br />
strabiliante, proprio perché<br />
agiscono profondamente nelle<br />
comunità, anche in quelle più<br />
piccole.<br />
Che posto occupa per FITA<br />
Veneto la crescita della<br />
qualità delle compagnie?<br />
Un posto di primissimo<br />
piano. Soprattutto in questi<br />
ultimi anni, abbiamo cercato<br />
di dare un forte impulso<br />
in questo senso. Abbiamo<br />
cercato di sollecitare le<br />
compagnie ad operare le<br />
proprie scelte di repertorio<br />
con sempre maggiore<br />
cura e consapevolezza,<br />
indipendentemente dal<br />
genere di teatro che scelgono<br />
di praticare.<br />
È servito? Io credo di sì: se<br />
tante nostre compagnie<br />
vengono segnalate o premiate<br />
in occasione di concorsi<br />
e festival e propongono<br />
repertori di tutto rispetto,<br />
forse sarà anche perché<br />
abbiamo detto, scritto,<br />
consigliato a tutte loro di<br />
andare oltre, ricercando un<br />
po’ di più e andando al di<br />
là della superficie. Gli stessi<br />
nostri congressi regionali non<br />
sono solo assemblee delle<br />
associazioni, ma momenti<br />
di autentico scambio e<br />
formazione, nei quali non<br />
abbiamo mai perso l’occasione<br />
di sottolineare l’importanza<br />
della qualità nelle proposte<br />
con le quali le compagnie si<br />
presentano al pubblico.<br />
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