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Fitainforma - febbraio 2020

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Un momento della consegna, al teatro<br />

Olimpico, del Premio Faber ai vincitori<br />

della Maschera d’Oro 2019: la compagnia<br />

Soggetti Smarriti di Treviso<br />

È diventato da trentadue anni un appuntamento<br />

imperdibile dell’inizio dell’anno a Vicenza: il Festival<br />

nazionale Maschera d’Oro attira pubblico e<br />

compagnie per la qualità delle proposte e la validità<br />

della formula della kermesse, organizzata<br />

dal Comitato veneto della Federazione Italiana<br />

Teatro Amatori (Fita) d’intesa con Regione del<br />

Veneto, Comune di Vicenza, Il Giornale di Vicenza<br />

e Confartigianato Imprese Vicenza e con il patrocinio,<br />

tra gli altri, di Ministero dei Beni e delle<br />

Attività culturali, Amministrazione Provinciale di<br />

Vicenza e Fita nazionale.<br />

Quest’anno le finaliste provengono da Piemonte,<br />

Trentino-Alto Adige, Campania, Marche, Toscana<br />

e Veneto. Sette le prescelte, fra la settantina<br />

di candidature pervenute da tutta Italia: Lo<br />

Scrigno di Vicenza in 7 minuti di Stefano Massini,<br />

regia di Amer Sinno; Filodrammatica di Laives<br />

(Bolzano) ne Il marito di mio figlio di Daniele<br />

Falleri, regia di Roby De Tomas; Teatrodrao &<br />

TeaTroTre di Ancona, in Equus di Peter Shaffer,<br />

regia di Davide Giovagnetti; Il Dialogo di Cimitile<br />

(Napoli) in Napoli milionaria di Eduardo De Filippo,<br />

regia di Ciro Ruoppo; I Pinguini di Firenze<br />

in La colpa è del giardino di Edward Albee, regia<br />

di Pietro Venè; Compagnia dell’Orso di Lonigo<br />

(Vicenza) in Le Chat Noir, scritto e diretto da Paolo<br />

Marchetto; La Corte dei Folli di Fossano (Cuneo)<br />

in Nel nome del padre di Luigi Lunari, regia di<br />

Stefano Sandroni.<br />

Un gran bel mix di generi, dunque, in questa<br />

nuova edizione che, dopo una prima scelta affidata<br />

ad una commissione di giornalisti di settore,<br />

vede come selezionatore finale Roberto Cuppone,<br />

drammaturgo e docente all’Università degli<br />

Studi di Genova (col quale abbiamo parlato della<br />

Maschera e non solo nel corso di un’intervista<br />

pubblicata nelle pagine a seguire), scelto per questo<br />

delicato incarico dopo la scomparsa, l’estate<br />

scorsa, di Luigi Lunari, a lungo selezionatore del<br />

festival e direttore artistico di Fita Veneto.<br />

Il calendario si snoderà dall’8 <strong>febbraio</strong> al 21 marzo,<br />

sempre il sabato sera alle 21. La serata di premiazioni<br />

- accompagnata dallo spettacolo fuori<br />

concorso A republica dei mati di Roberto Cuppone,<br />

messo in scena dalla compagnia trevigiana<br />

Il Satiro - si terrà sabato 28 marzo; ai premi per<br />

la compagnia vincitrice e ai riconoscimenti individuali<br />

e collettivi, si affiancheranno quello di<br />

critica La Scuola e il Teatro per gli studenti delle<br />

scuole superiori e il Premio Renato Salvato per la<br />

diffusione della cultura teatrale.<br />

In palio come sempre, da 26 anni a questa parte<br />

grazie alla collaborazione con Confartigianato<br />

Imprese Vicenza, c’è anche il palcoscenico del<br />

Teatro Olimpico di Vicenza: per i vincitori della<br />

Maschera, infatti, ci sarà il Premio Faber Teatro, riconoscimento<br />

che consente alla compagnia che<br />

lo conquista di esibirsi per una sera nel teatro coperto<br />

più antico del mondo.<br />

aschera d’Oro <strong>2020</strong><br />

7 marzo<br />

COMPAGNIA<br />

I PINGUINI<br />

Firenze<br />

14 marzo<br />

COMPAGNIA<br />

DELL’ORSO<br />

Lonigo (Vicenza)<br />

21 marzo<br />

LA CORTE<br />

DEI FOLLI<br />

Fossano (Cuneo)<br />

28 marzo<br />

SERATA DI GALA<br />

E PREMIAZIONI<br />

DEL FESTIVAL<br />

La colpa è del giardino, di<br />

Edward Albee per la regia di Pietro<br />

Venè, è il quinto spettacolo<br />

in programma. Jenny e Richard<br />

potrebbero essere una coppia<br />

felice, ma la congenita mancanza<br />

di denaro non aiuta. Mrs<br />

Toothe, una donna misteriosa<br />

e dai modi aristocratici, propone<br />

a Jenny un modo semplice<br />

e veloce per dare una sterzata<br />

in positivo al bilancio familiare.<br />

Una black comedy animata da<br />

personaggi cinici, superficiali e<br />

crudeli, specchio di una società<br />

che guarda solo all’apparenza.<br />

Paolo Marchetto è autore e<br />

regista de Le Chat Noir, penultima<br />

serata che racconta storie e<br />

personaggi di un bar, attraverso<br />

i quali toccare tutte le corde<br />

dell’anima, allegre o drammatiche,<br />

fra risate e momenti di<br />

riflessione. In quel fitto via via<br />

di vite che è Le Chat Noir ecco<br />

però entrare, all’improvviso, un<br />

personaggio inquietante, che<br />

mette gli avventori con le spalle<br />

al muro, obbligandoli a far<br />

uscire allo scoperto, una volta<br />

per tutte, la propria verità.<br />

Ma sarà davvero così?<br />

Ultimo spettacolo di quest’anno<br />

è Nel nome del padre di Luigi<br />

Lunari, per la regia di Stefano<br />

Sandroni. Un uomo e una donna<br />

si incontrano in una sorta<br />

di limbo. Entrambi hanno un<br />

passato pesante, dal quale devono<br />

liberarsi per poter andare<br />

oltre. In comune hanno avuto<br />

padri ingombranti, uomini politici<br />

schierati su fronti opposti.<br />

Insieme devono trovare una via<br />

d’uscita da quell’esperienza annichilente,<br />

un modo per trovare<br />

se stessi, la propria identità e<br />

la propria strada.<br />

La serata finale di quest’edizione,<br />

oltre alla cerimonia di premiazione,<br />

vedrà anche Il Satiro<br />

Teatro di Paese (Treviso) presentare<br />

il proprio spettacolo A<br />

republica dei mati, testo e regia<br />

di Roberto Cuppone. Nel 1948<br />

l’Italia sceglie di essere una repubblica.<br />

A quello storico voto,<br />

dopo la disperazione della seconda<br />

guerra mondiale, partecipano<br />

tutti, anche le donne.<br />

Ma non Ugo, “mato de guera”<br />

che però, dopo averne viste e<br />

subite tante, nella sua testa ha<br />

le idee molto chiare.<br />

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