Fitainforma - febbraio 2020
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COMPAGNIE<br />
Cinque anni di lavoro, spinti da<br />
una grande determinazione<br />
e da una passione altrettanto<br />
grande. Tanto ci è voluto alla<br />
compagnia La Nogara di Cogollo<br />
di Tregnago, nel Veronese,<br />
per realizzare il proprio sogno:<br />
un teatro che non c’era e che<br />
ora c’è, costruito recuperando<br />
la palestra della locale scuola<br />
elementare, chiusa circa otto<br />
anni fa.<br />
Con i suoi centocinquanta<br />
posti, attrezzatura tecnica e<br />
camerini, il Teatro “Al Santo” è<br />
pronto ad ospitare, tra qualche<br />
mese, la sua prima rassegna di<br />
spettacolo.<br />
Ne abbiamo parlato con Paolo<br />
Cracco, anima di questo progetto<br />
che testimonia quanto si<br />
possa riuscire a fare mettendo<br />
insieme buona volontà, generosità<br />
e concretezza.<br />
Come è nata questa iniziativa?<br />
L’idea è partita cinque anni fa<br />
dalla compagnia, che sentiva<br />
l’esigenza di avere una sede.<br />
Fino al 2010, infatti, c’era un<br />
teatro, ma quasi inagibile; poi<br />
per dieci anni ci siamo trovati<br />
costretti a fare le prove di tutti<br />
i nostri spettacoli (tra i quali anche<br />
un musical) nella mansarda<br />
di casa mia: per fortuna anche<br />
mia moglie recita nella compagnia,<br />
altrimenti credo che sarei<br />
stato buttato fuori...<br />
Quindi avete pensato di recuperare<br />
questo spazio?<br />
Sette-otto anni fa erano state<br />
chiuse le Scuole elementari<br />
e questo stabile, di proprietà<br />
dell’Opera Pia Santa Teresa,<br />
era rimasto lì, non utilizzato.<br />
Qualche anno fa al primo piano<br />
è stato aperto il Circolo Noi.<br />
Allora abbiamo pensato di<br />
recuperare il piano terra, dove<br />
un tempo c’era la palestra,<br />
trasformandola in una sala<br />
principalmente teatrale. Abbiamo<br />
chiesto all’Opera Pia se<br />
ci concedeva lo spazio, mentre<br />
noi avremmo messo i soldi...<br />
che non avevamo.<br />
Ma poi siete riusciti a recuperare<br />
anche quelli.<br />
Pian piano abbiamo trovato un<br />
paio di ditte disposte ad aiutarci,<br />
altro è arrivato dalla Comunità<br />
Montana e naturalmente<br />
tutte le entrate della nostra<br />
compagnia abbiamo deciso<br />
di investirle nel nuovo teatro.<br />
Infine, all’inizio di quest’anno<br />
nel progetto è entrato anche<br />
Cinque anni di lavoro<br />
e la compagnia<br />
La Nogara<br />
ha realizzato<br />
il proprio sogno<br />
Il Comune, che ha preso in<br />
affitto lo stabile dall’Opera Pia<br />
per dare una sede alle varie<br />
associazioni del territorio.<br />
Qual è stato l’ostacolo maggiore<br />
che avete incontrato?<br />
Le carte che servono per un<br />
intervento di questo tipo. Per<br />
fortuna ci ha dato una grande<br />
mano Chiara Bonamini, che<br />
ha fatto parte della nostra<br />
compagnia ed è architetto.<br />
Ha elaborato gratuitamente<br />
il progetto e si è occupata<br />
della burocrazia. Ci abbiamo<br />
messo cinque anni, perché era<br />
praticamente tutto da fare: il<br />
pavimento, il soffitto, le pareti,<br />
l’insonorizzazione della sala, il<br />
palco, le porte, i bagni, lo scivolo<br />
e i servizi per i disabili...<br />
Cosa avete provato quando i<br />
lavori sono finiti?<br />
Un grande sollievo. Non si<br />
vedeva mai la fine. Ci siamo<br />
riusciti grazie a tanto volontariato,<br />
a tante persone che si<br />
sono date da fare: tutto quello<br />
che potevamo fare da soli lo<br />
abbiamo fatto.<br />
E adesso?<br />
Adesso a maggio proporremo<br />
la prima rassegna: cinque<br />
spettacoli, il sabato sera. A fine<br />
mese ci saremo anche noi, con<br />
il debutto della nostra nuova<br />
commedia Paolo meti la cotola,<br />
da un testo di Loredana Cont<br />
(ormai siamo abbonati al suo<br />
teatro), in dialetto come da<br />
nostro statuto.<br />
Una gioia per voi, ma anche<br />
per l’intera comunità...<br />
Un concerto si potrà fare lì, o il<br />
saggio dei ragazzi, o una serata<br />
culturale... Sì, questa iniziativa<br />
ha sicuramente un senso importante<br />
per la comunità.