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Burri e Pistoia

a cura di Bruno Corà

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ho fatto, non solo con lui, è quello che amo di più! Per me ha un valore<br />

simbolico, è stata un’iniziazione che mi ha permesso di scoprire e apprezzare,<br />

l’intera “opera” del grande artista nella sua complessità. Per<br />

ciò, l’ho voluta riproporre in questa mostra da Sapone.<br />

Sono molto felice di essere stato l’unico a fotografare la “Combustione”!<br />

CS: Devo correggerti: prima di te, negli anni Sessanta, Ugo Mulas aveva fotografato<br />

<strong>Burri</strong> che lavorava ad un’altra combustione.<br />

AA: È vero ma, senza nulla togliere a uno dei fotografi che ammiro di<br />

più, devo dire che le sue foto in bianco e nero non rendono la potenza<br />

della fiamma come i miei scatti a colori!<br />

Durante tutto il lavoro provai emozioni intense, come in nessun’altra<br />

occasione. Mi affascinava il suo modo, quasi sensuale, di agire con la<br />

fiamma, nel toccare e plasmare la plastica.<br />

Quando sono andato a Nizza per rendermi conto di come distribuire le<br />

foto e quali prediligere, ho subito immaginato, già appese alle pareti<br />

della parte superiore della galleria, le foto della “Combustione”. Ho<br />

suggerito per l’allestimento, di tenere le luci basse, in modo che i visitatori,<br />

entrando, possano percepire la fiamma che si accende! Sapone<br />

ha subito aderito alla mia proposta. Per la parte sottostante della galleria,<br />

ho previsto le foto dei “Cicli” e delle varie mostre.<br />

CS: Nel 1977 dentro il “capannone studio” hai fotografato il montaggio del<br />

“Grande Nero Cretto”, una scultura monumentale, alta cinque metri e lunga<br />

quindici, destinata alla mostra di Napoli, dove <strong>Burri</strong> espose anche la “Combustione”.<br />

AA: Sì, in quel capannone, dove si moriva di freddo! Quella volta gli<br />

imposi la presenza dell’assistente che <strong>Burri</strong> accettò di buon grado. Per<br />

rendere le dimensioni dell’opera pretese che questi si piazzasse vicino<br />

al “Cretto”. Avrei preferito fotografare il Maestro accanto all’opera, ma<br />

sappiamo entrambi quanto fosse contrario ad apparire! Poi lo seguii a<br />

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