leStrade n. 1557 - maggio 2020
- Autostrade: network europei green e innovativi - Ponti: Genova, sollevata l'ultima campata - Materiali: formazione online sul calcestruzzo
- Autostrade: network europei green e innovativi
- Ponti: Genova, sollevata l'ultima campata
- Materiali: formazione online sul calcestruzzo
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
110<br />
Analisi di Floating Car Data<br />
Lo studio sugli FCD svolto dal dottore di ricerca Giulia Del Serrone (La Sapienza di Roma)<br />
La strada giusta dopo il Covid-19<br />
Sostegno agli Associati e proposte di rilancio: occorre rimettersi in carreggiata<br />
111 LS<br />
Società Italiana<br />
Infrastrutture Viarie<br />
SIIV<br />
Sede Legale in via<br />
delle Brecce Bianche<br />
c/o Fac. Ingegneria<br />
Università Politecnica delle Marche<br />
60131 Ancona<br />
Cristina Tozzo<br />
Nonostante l’emergenza<br />
sanitaria la ricerca non si<br />
ferma e giovani ricercatori e<br />
dottori continuano a portare avanti<br />
il loro lavoro con grandi successi. La<br />
pagina associativa sarà l’occasione per<br />
presentare tesi e ricerche di interesse<br />
svolte dai giovani soci SIIV. Ha da poco<br />
concluso con successo il dottorato di<br />
ricerca presso l’Università di Roma “La<br />
Sapienza” Giulia Del Serrone con la<br />
ricerca dal titolo “Analisi di Floating Car<br />
Data (FCD) per lo studio delle velocità<br />
effettivamente assunte dagli utenti<br />
nei diversi elementi compositivi un<br />
tracciato planimetrico”. Lo studio, svolto<br />
sotto la supervisione del prof. Giuseppe<br />
Cantisani, interessa il tema della<br />
sicurezza stradale, che è oggi di grande<br />
attualità per la comunità scientifica, ed<br />
in particolare lo studio delle condizioni<br />
che favoriscono l’incidentalità non solo<br />
in fase di gestione ma anche in fase di<br />
progetto dell’infrastruttura.<br />
L’obiettivo principale della tesi di<br />
dottorato è infatti la valutazione<br />
delle condizioni di sicurezza delle<br />
strade in esercizio, ponendo<br />
l’attenzione sull’idea di prevenzione<br />
dell’incidentalità: non si eseguono<br />
analisi post incidente, ma si vogliono<br />
identificare le caratteristiche<br />
tecniche, geometriche e funzionali<br />
delle infrastrutture che potrebbero<br />
portare problemi alla circolazione<br />
stradale e al verificarsi di condizioni<br />
critiche pre-incidentali. La ricerca<br />
svolta dall’ing. Del Serrone parte<br />
dalla considerazione che l’assunzione<br />
progettuale di un intervallo di velocità<br />
AssociAzione siiV<br />
1<br />
di progetto, e di conseguenza l’ipotesi<br />
di un guidatore standardizzato, non<br />
corrisponde al reale comportamento<br />
degli utenti su strada, dove il forte<br />
aumento della mobilità stradale<br />
ha provocato un incremento di<br />
comportamenti eterogenei all’interno<br />
dei flussi di traffico. La valutazione<br />
della sicurezza secondo il metodo<br />
proposto nella tesi prevede una<br />
comparazione, sia quantitativa sia<br />
qualitativa, tra le velocità di marcia<br />
praticate dagli utenti e le velocità<br />
convenzionali di progetto delle<br />
infrastrutture esaminate. Il confronto<br />
fra la condizione sperimentale e il<br />
modello teorico è stato eseguito<br />
comparando i dati di velocità di veicoli<br />
sonda (Floating Car Data) immersi<br />
nei flussi di traffico, su alcune strade<br />
extraurbane selezionate a un’unica<br />
careggiata, con il diagramma delle<br />
velocità teorico ricostruito, a posteriori,<br />
secondo quanto dettato dal D.M. 2001,<br />
una volta nota la successione degli<br />
elementi planimetrici del tracciato e le<br />
relative caratteristiche geometriche.<br />
Quando la differenza fra i valori<br />
delle velocità assunte dagli utenti e<br />
i valori delle velocità di progetto è<br />
molto elevata, bisogna ricercarne le<br />
cause negli elementi componenti la<br />
geometria stradale.<br />
I risultati ottenuti mostrano<br />
immediatamente come il<br />
2<br />
comportamento dei guidatori si<br />
modifichi in base allo sviluppo<br />
dell’elemento che si sta percorrendo<br />
ed alle caratteristiche geometriche<br />
dell’elemento che lo precede e lo<br />
segue, soprattutto nel caso dei rettifili.<br />
Infatti, specialmente nei tratti di<br />
strada rettilinei di lunga estensione,<br />
si osservano andamenti delle velocità<br />
non costanti, con accelerazioni che<br />
avvengono nel primo terzo dell’intero<br />
sviluppo, in corrispondenza del<br />
quale si raggiungono i valori di<br />
velocità più elevati, seguiti da tratti<br />
percorsi in decelerazione, così da<br />
raggiungere velocità coerenti con<br />
le caratteristiche geometriche delle<br />
curve successive. I risultati ottenuti<br />
dallo studio svolto possono essere<br />
1. Velocità<br />
e planimetrie:<br />
un rapporto<br />
“rischiarato”<br />
dall’approfondimento<br />
sui dati veicolari<br />
2. L’ingegner<br />
Del Serrone discute<br />
la tesi di dottorato<br />
considerati il punto di partenza<br />
per eseguire un’analisi preventiva<br />
di sicurezza, come primo livello di<br />
analisi della rete, per ottenere una<br />
classificazione finalizzata al programma<br />
delle ispezioni. Permettono, infatti, di<br />
identificare i punti critici del modello<br />
di velocità di progetto presentato dalla<br />
normativa vigente, da ridefinire tramite<br />
considerazioni sperimentali. Si possono<br />
identificare sempre più le variabili<br />
che influenzano il comportamento<br />
dell’utente per la valutazione di modelli<br />
predittivi di velocità operativa per<br />
definire, successivamente, gli interventi<br />
più idonei di riqualificazione della<br />
viabilità stradale, quali ad esempio la<br />
riprogettazione degli assi o la messa in<br />
opera di idonea segnaletica. nn<br />
SITEB<br />
Strade Italiane<br />
e Bitumi<br />
Via Guattani, 24<br />
00161 Roma<br />
Tel. 06.44233257<br />
Fax 06.44233257<br />
E-mail siteb@ance.it<br />
www.siteb.it<br />
Michele Moramarco<br />
causata dalla<br />
pandemia ha costretto la<br />
L’emergenza<br />
<strong>maggio</strong>r parte di noi a operare<br />
da casa in modalità “home working”,<br />
abbandonando il proprio usuale posto di<br />
lavoro. Nonostante ciò, però, nei mesi<br />
di marzo e aprile è stata continua e<br />
incessante l’attività di SITEB per dare<br />
sostegno ai propri Associati, in<br />
particolare per fornire informazioni<br />
tempestive e corrette sui vari DPCM che<br />
si sono susseguiti durante il lockdown,<br />
sulle attività consentite e vietate in base<br />
ai codici ATECO e sulle interpretazioni in<br />
merito alle attività di supporto alle filiere<br />
cosiddette strategiche e indispensabili.<br />
Non sono mancati i confronti con altre<br />
Associazioni per verificare l’omogeneità<br />
delle interpretazioni e dei suggerimenti<br />
e nemmeno sono mancate le<br />
interlocuzioni di SITEB con i Ministeri e<br />
con gli esponenti della squadra di<br />
Governo. Numerosi sono stati infine<br />
anche gli incontri e le riunioni per via<br />
telematica sulle varie piattaforme di<br />
comunicazione oggi disponibili che,<br />
bisogna ammettere, risultano assai<br />
vantaggiose e molto economiche.<br />
Purtroppo, tutte le programmate attività<br />
“in presenza” sono state annullate o<br />
rinviate: è il caso di Asphaltica che è<br />
stata ricalendarizzata dal 21 al 25<br />
ottobre. Nel frattempo, con la ripresa di<br />
alcuni settori industriali, tra cui quello<br />
delle costruzioni, si cerca di ripartire pur<br />
se per scongiurare i pericoli di contagio<br />
e diffusione del virus le nostre imprese<br />
e noi tutti dovremo abituarci all’uso di<br />
mascherine, distanziamento sociale e<br />
comportamenti nuovi e assolutamente<br />
inimmaginabili fino a qualche mese fa.<br />
SITEB continuerà a monitorare il settore<br />
di riferimento e terrà aggiornati i propri<br />
Associati sull’evolversi della situazione.<br />
AssociAzione siTeB<br />
La situazione nel settore<br />
L’emergenza pandemica ha rallentato<br />
anche il settore delle pavimentazioni<br />
stradali e del bitume. La diffusione del<br />
Covid-19 e il successivo lockdown<br />
hanno interrotto la ripresa dei lavori<br />
stradali, registrata nel corso del 2019 e<br />
nei primi due mesi del <strong>2020</strong>, dopo oltre<br />
un decennio di crisi che ha<br />
compromesso la sicurezza del<br />
patrimonio stradale nazionale.<br />
Nonostante queste attività siano state<br />
escluse dal blocco, i lavori si sono<br />
praticamente fermati, soprattutto a<br />
causa delle lentezze burocratiche e di<br />
un rapporto con le pubbliche<br />
amministrazioni reso ancor più<br />
farraginoso dall’emergenza che ha<br />
spinto molti uffici a rinviare<br />
l’approvazione e la firma di progetti<br />
cantierabili.<br />
“Occorre subito sbloccare i troppi<br />
cantieri stradali fermi, sfruttando al<br />
meglio questo periodo di basso costo<br />
delle materie prime e di scarsa<br />
circolazione dei veicoli sulle strade”,<br />
questo l’appello che SITEB intende<br />
lanciare alle istituzioni nazionali e locali.<br />
L’arrivo del Coronavirus ha bruscamente<br />
fermato la ripresa dei lavori stradali<br />
registrata dopo oltre un decennio di<br />
crisi. In Italia la produzione di<br />
conglomerato bituminoso, principale<br />
indicatore delle attività di costruzione e<br />
manutenzione delle strade, ha raggiunto<br />
nel 2019 nuovamente i 30 milioni di<br />
tonnellate, una quota che non si toccava<br />
da oltre 10 anni. Un incremento del<br />
15% rispetto al 2018, sostenuto<br />
prevalentemente dagli appalti Anas e<br />
dalla significativa attività di<br />
manutenzione delle concessionarie<br />
autostradali. Il trend positivo è<br />
proseguito anche nel primo bimestre<br />
dell’anno in corso con le vendite di<br />
bitume che hanno registrato un<br />
incremento del 23%. A marzo, in piena<br />
emergenza Covid-19, tutto si è fermato,<br />
le vendite di bitume hanno subito un<br />
crollo del 46% (rispetto a marzo 2019)<br />
e i dati relativi al mese di aprile<br />
segneranno un ulteriore, deciso,<br />
peggioramento del trend. Tutto ciò<br />
nonostante le attività di costruzione e<br />
manutenzione strade siano state inserite<br />
tra quelle strategiche e quindi esonerate<br />
dal blocco. A frenare il settore sono stati<br />
1, 2. Il Covid-19 ha fermato anche i lavori<br />
stradali: è fondamentale riprendere il passo del 2019<br />
prima di tutto lo shock iniziale prodotto<br />
dalla consapevolezza della pericolosità<br />
del virus, successivamente la scarsa<br />
reperibilità dei dispositivi di protezione<br />
individuale, necessari per rispettare i<br />
nuovi protocolli di sicurezza e<br />
prevenzione e non ultimo, i<br />
rallentamenti delle attività operative<br />
all’interno delle stazioni appaltanti<br />
(Comuni e Province in primis). Eppure in<br />
questa fase, l’esecuzione dei lavori<br />
sarebbe favorita da alcuni fattori<br />
eccezionali: il bel tempo cha ha<br />
caratterizzato tutto l’inverno e che<br />
continua in questa primavera, la<br />
sostanziale assenza di traffico sulle<br />
strade da manutenere e un prezzo del<br />
bitume decisamente basso, a seguito<br />
del crollo del valore del petrolio. Le<br />
aziende sono riuscite ad adeguarsi in<br />
tempi rapidi alle nuove prescrizioni in<br />
materia di sicurezza e chiedono ora di<br />
poter ripartire rapidamente. “Occorre<br />
superare velocemente l’empasse<br />
collegata alla fase d’emergenza -<br />
sottolinea il Presidente Turrini - e agire<br />
prioritariamente su due fronti:<br />
accelerare il pagamento dei debiti<br />
arretrati della PA agli imprenditori e<br />
superare la burocrazia che tiene ferme<br />
opere già decise. Lo smart working nel<br />
pubblico impiego ha nei fatti rallentato<br />
Le video riunioni del produttori<br />
di conglomerato e membrane<br />
molti lavori, allungando le procedure per<br />
l’ottenimento di permessi e certificazioni<br />
e rinviando l’esecuzione dei lavori. Non<br />
ultimo, riteniamo prioritario riconoscere<br />
alle imprese i <strong>maggio</strong>ri oneri sostenuti<br />
per la sicurezza dei lavoratori, causata<br />
dall’emergenza coronavirus, tenendo<br />
ben presente che da ora in avanti tutte<br />
le lavorazioni subiranno<br />
necessariamente dei ritardi dovuti al<br />
rispetto delle nuove procedure”.<br />
Una proposta per l’Italia<br />
Ventiquattro associazioni di categoria<br />
tra cui SITEB, Legambiente, Kyoto<br />
Club, Amici della Terra e quelle<br />
aderenti al mondo dell’edilizia, delle<br />
impermeabilizzazioni e degli isolamenti<br />
temici hanno firmato congiuntamente il<br />
manifesto “Una proposta per l’Italia”<br />
indirizzato al Presidente del Consiglio<br />
Giuseppe Conte e al suo Governo per<br />
sostenere non solo la riapertura delle<br />
attività ma anche una ripresa in chiave<br />
green delle stesse, puntando<br />
sull’innovazione e sulla riqualificazione<br />
energetica degli edifici. Il documento<br />
contiene idee e suggerimenti<br />
interessanti e dimostra il grande<br />
potenziale che le associazioni di settore<br />
possono avere quando operano di<br />
concerto. nn<br />
Rispettivamente il 9 e il 20 aprile, in videoconferenza, si sono svolte le riunioni<br />
della categoria dei produttori di conglomerato bituminoso e quella<br />
dei produttori di membrane impermeabilizzanti (Gruppo Primi). Per la Cat.<br />
B hanno partecipato circa una trentina di Associati che hanno discusso diversi<br />
punti all’ordine del giorno tra cui gli effetti del Coronavirus; gli accordi<br />
quadro Anas; il fresato d’asfalto e il progetto SITEB 4.0. Per la Cat. D erano<br />
in collegamento praticamente tutti i componenti del Gruppo; anche qui<br />
si è discusso degli effetti della pandemia sul comparto e delle possibili iniziative<br />
da intraprendere per superare le difficoltà. Illustrato e dibattuto anche<br />
il Regolamento di Categoria, nonché l’opportunità di istituire un marchio<br />
per la qualificazione di prodotto membrane impermeabilizzanti. Prima<br />
della conclusione si è anche discusso del “Codice di buona pratica” per la<br />
posa in opera delle impermeabilizzazioni che potrebbe essere migliorato e<br />
perfezionato, eventualmente creando una norma UNI specifica.<br />
5/<strong>2020</strong> <strong>leStrade</strong>