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leStrade n. 1557 - maggio 2020

- Autostrade: network europei green e innovativi - Ponti: Genova, sollevata l'ultima campata - Materiali: formazione online sul calcestruzzo

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74<br />

75 LS<br />

Sabato 25 aprile<br />

PerGenova si prepara al completamento della struttura del<br />

nuovo Ponte di Genova, che avverrà a tempo record, con<br />

il varo dell’ultima campata, a soli 10 mesi dal getto della<br />

prima fondazione delle pile, il 24 giugno 2019. A essere<br />

sollevato, segnando il sesto varo da inizio mese, sarà<br />

l’impalcato tra le pile 11 e 12. La campata sarà issata a<br />

circa 5 m all’ora dagli strand jack installati sulle pile, andando<br />

a completare i 1.067 m totali. Alla vigilia del termine<br />

dei lavori sulla struttura portante dell’opera, il Gruppo<br />

Salini Impregilo ha aperto il cantiere al pubblico con “Spazio<br />

Ponte Virtual Tour”, il viaggio multimediale alla scoperta<br />

dei protagonisti e delle fasi di realizzazione dell’opera, andata<br />

avanti senza sosta anche durante l’emergenza sanitaria<br />

con l’adozione dei più avanzati protocolli di sicurezza. Il<br />

viaggio virtuale di Salini Impregilo/Webuild, online sul sito<br />

infopointpontegenova.salini-impregilo.com, accompagna<br />

lo spettatore in una visita dentro alle stanze di Spazio<br />

Ponte, il luogo aperto alla cittadinanza da Salini Impregilo<br />

e Fincantieri nel Porto Antico di Genova, per condividere<br />

quotidianamente il processo di costruzione del nuovo ponte<br />

sul Polcevera e svelare i segreti dell’opera.<br />

9<br />

Martedì 28 aprile<br />

La giornata è di quelle storiche, il Ponte torna a unire Genova:<br />

va in quota, infatti, anche l'ultima campata., tra le<br />

pile 11 e 12, la sesta in un mese. Viene raggiunto così il<br />

traguardo dei 1.067 m totali. Come da progetto. È il giorno<br />

dei tecnici, ma, come sempre accade in queste circostanze,<br />

dei politici, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte,<br />

la Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli,<br />

il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco<br />

di Genova e Commissario per la ricostruzione Marco<br />

Bucci, il prefetto di Genova Carmen Perrotta, accompagnati<br />

dall’Amministratore Delegato di Salini Impregilo Pietro<br />

Salini, dall'Amministratore Delegato di Fincantieri Giuseppe<br />

Bono e dai vertici aziendali di PerGenova. Il varo, ultimato,<br />

ha riguardato complessivamente la diciannovesima<br />

campata d'acciaio del nuovo viadotto, per il quale sono<br />

state impiegate 17.500 ton di acciaio. “Credo che vedere<br />

quest'opera quasi realizzata sia un segnale straordinario,<br />

che anche in questo tempo difficile possiamo ogni giorno<br />

continuare a cambiare il mondo”, ha detto la Ministra Paola<br />

De Micheli. “Al Paese per ripartire serve un grande piano,<br />

proprio come il piano Marshall. Può essere il piano del Governo<br />

Conte. Da Genova parte un grande messaggio”, ha<br />

commentato l'AD di Salini Impregilo, Pietro Salini. Rivolgendosi<br />

al premier ha quindi aggiunto: “C'è gente che aspetta<br />

di lavorare, ci sono genitori che non sanno cosa far fare<br />

ai figli, ecco perché serve un grande piano per ristrutturare<br />

il Paese”. E ricordando ancora la tragedia ha sottolineato:<br />

“Come è possibile che possa essere accaduto? Proprio<br />

a noi che abbiamo una lunga storia e un grande sapere in<br />

fatto di infrastrutture, una materia che abbiamo insegnato<br />

a tutti. Tuttavia è accaduto... Da parte nostra, abbiamo<br />

ricostruito in fretta, con le nostre mani, con il nostro sapere.<br />

Oggi non ci possiamo abbracciare o stringerci le mani.<br />

Ma lo facciamo idealmente, alziamo tutti le mani, è il nostro<br />

modo di abbracciarci”. nn<br />

9. Il Premier Giuseppe<br />

Conte con il Ministro<br />

delle Infrastrutture<br />

Paola De Micheli<br />

10. Si completa l’ultimo<br />

tassello<br />

© Palazzo Chigi<br />

Pile e campate, qualità e sicurezza: viaggio<br />

dentro cementi e calcestruzzi del nuovo Ponte<br />

L’Italia che non si ferma, nonostante Covid-19 e lockdown, è<br />

simboleggiata dal procedere del cantiere del “Ponte” per eccellenza,<br />

una città nella città di tecniche, progettuali e costruttive,<br />

nonché di materiali. Su quest’ultimo fronte, tra i tecnici<br />

che si sono distinti, fin dalle prime mosse dell’intervento, nel<br />

cantiere ligure, una menzione va agli specialisti di Italcementi<br />

e Calcestruzzi. Se il link Levante-Pontene ligure è stato rinsaldato<br />

alla fine dell’aprile scorso, la memoria non può non<br />

andare in questa circostanza all’autunno 2019, per l’esattezza<br />

al 1° ottobre, giorno in cui è stata posata la prima campata<br />

della nuova opera, che prenderà il posto del manufatto in<br />

parte crollato (nell’agosto 2018) e successivamente in parte<br />

demolito. Tappe di un itinerario esecutivo che, grazie alla collaborazione<br />

di tutti gli attori in campo, non si è mai fermato.<br />

A proposito di lavoro di team, fanno sapere da Italcementi<br />

e Calcestruzzi, proprio “la realizzazione delle pile verticali in<br />

calcestruzzo di sostegno della struttura in acciaio, già completata,<br />

nonché la copertura della parte orizzontale destinata<br />

a ospitare la sede viaria in conglomerato bituminoso, rappresentano<br />

un successo di squadra per le sinergie create tra<br />

le diverse direzioni del Gruppo Italcementi”. Il mix design del<br />

calcestruzzo impiegato, inoltre, è stato messo a punto nei laboratori<br />

della Direzione Tecnologia e Qualità di Italcementi<br />

presso i.lab, il noto centro di innovazione che corre lungo un<br />

altro asse autostradale, vicino a Bergamo.<br />

La cura per i dettagli<br />

“Tutta la filiera delle materie prime che lo compongono - il cemento,<br />

gli aggregati, l’acqua - provengono dal territorio e sono<br />

state studiate e selezionate sia per rispondere alle stringenti richieste<br />

progettuali in termini di resistenza meccanica e durabilità,<br />

obbligatorie per un’opera di eccellenza come il nuovo ponte,<br />

sia per attenuare la CO 2<br />

footprint”. In particolare, il cemento<br />

terizza per l’elevato tenore di materiale riciclato (circa 40%), il<br />

basso livello di emissioni di CO 2<br />

(circa 500 kg/t) e la riconosciuta<br />

capacità di consentire la produzione di calcestruzzi dall’elevata<br />

durabilità. Per la produzione del cemento viene utilizzato<br />

il clinker (semilavorato) prodotto dalla cementeria di Calusco<br />

d’Adda (Bergamo) certificata in conformità alle norme ISO 9001<br />

e ISO 14001 e recentemente secondo lo schema internazionale<br />

CSC (già RSS) del Concrete Sustainability Council. Lo schema<br />

CSC certifica il processo di approvvigionamento responsabile<br />

su tutta la filiera di produzione secondo i principi base della<br />

sostenibilità e nel rispetto di cinque categorie di crediti: Pre-requisiti,<br />

Gestione, Sostenibilità Ambientale, Sostenibilità Sociale,<br />

Sostenibilità Economica. Il calcestruzzo, invece, è prodotto<br />

dagli impianti della società Calcestruzzi, certificati secondo<br />

il Sistema di Gestione della Qualità ISO 9001, presenti nel territorio<br />

ligure e già qualificati per la realizzazione di importanti<br />

opere. Complessivamente saranno resi disponibili per il rifacimento<br />

del ponte circa 67mila metri cubi di calcestruzzo. Ultima<br />

notizia: anche l’impianto Calcestruzzi di Genova Chiaravagna,<br />

ovvero il sito produttivo che fornisce il cantiere del “Ponte”, ha<br />

ottenuto la certificazione internazionale CSC - “Responsible<br />

sourcing certificate for concrete and its supply chain” rilasciata<br />

dal Concrete Sustainability Council. Possiamo quindi parlare<br />

di continuità certificata di qualità, durabilità, sicurezza e sostenibilità:<br />

dalla cementeria Italcementi di Calusco d’Adda all’impianto<br />

Calcestruzzi di Genova Chiaravagna.<br />

Grande lavoro di squadra<br />

Fondamentale - fanno sapere gli operatori - è stata infine la collaborazione<br />

con la filiera: da una parte l’impresa di costruzioni<br />

Salini Impregilo (Webuild) e l’architetto progettista Renzo Piano,<br />

che ha avuto parole di apprezzamento per le competenze di Italcementi<br />

e di Calcestruzzi. Fondmentale anche l’aspetto legato<br />

Ponti&Viadotti<br />

10<br />

utilizzato, prodotto nel centro di macinazione di Novi Ligure<br />

(Alessandria) è un tipo CEM III cemento d’altoforno e si carat-<br />

alla sicurezza, in un contesto dove si lavora giorno dopo giorno<br />

rispettando i massimi requisiti previsti a tutela dei lavoratori.<br />

11<br />

© Salini Impregilo<br />

Ponti&Viadotti<br />

11. Cementi e calcestruzzi:<br />

rifornimento continuo<br />

al cantiere genovese<br />

5/<strong>2020</strong> <strong>leStrade</strong><br />

5/<strong>2020</strong>

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