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leStrade n. 1557 - maggio 2020

- Autostrade: network europei green e innovativi - Ponti: Genova, sollevata l'ultima campata - Materiali: formazione online sul calcestruzzo

- Autostrade: network europei green e innovativi
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20<br />

21LS<br />

News<br />

Notiziario chiuso il 27 Maggio <strong>2020</strong><br />

Attualità<br />

Reti su misura<br />

del territorio<br />

- e da garantire - mediante le<br />

Sosteniamo da tempo che è<br />

necessaria nel nostro Paese la<br />

riqualificazione del patrimonio<br />

infrastrutturale, con attenzione<br />

alla viabilità ordinaria<br />

extraurbana e alla rete<br />

ferroviaria. Il sistema<br />

infrastrutturale, perché sia<br />

adeguato alle necessità del<br />

Paese stesso, non richiede<br />

unicamente autostrade e linee<br />

ferroviarie ad alta velocità, e<br />

con questo non intendiamo<br />

affermare che non siano<br />

necessarie le une e le altre. È<br />

tuttavia importante, se si vuole<br />

limitare l’attenzione ai principali<br />

corridoi stradali e ferroviari, che<br />

questi si rapportino ai nodi di<br />

trasporto portuali e aeroportuali,<br />

anche attraverso un’integrata<br />

localizzazione dei nodi predetti,<br />

e in particolare delle stazioni<br />

ferroviarie che devono fare<br />

sistema con i predetti nodi.<br />

Nelle realtà attuali, i principali<br />

corridoi non fanno sistema con<br />

la viabilità ordinaria extraurbana<br />

e con le linee ferroviarie<br />

disponibili. Ne discende che il<br />

territorio che è attraversato<br />

dalle suddette infrastrutture ha<br />

necessità di interconnessione tra<br />

le strade di differente funzione e<br />

tra le strade e le ferrovie, anche<br />

attraverso le stazioni che vanno<br />

intese e progettate come centri<br />

intermodali. L’obiettivo non<br />

potrebbe essere che quello di<br />

diffondere i benefici nel<br />

territorio attraversato mediante<br />

la complementarietà suddetta,<br />

con il vantaggio per i grandi<br />

corridoi di vederne esaltata la<br />

funzione su porzioni territoriali<br />

più ampie, con ricadute positive<br />

sulle stesse condizioni di<br />

sviluppo economico di ambito<br />

quantomeno regionale e quindi<br />

non solo limitato alle <strong>maggio</strong>ri<br />

aree urbane. Ma questo<br />

ripensamento su una differente<br />

politica della mobilità non può<br />

limitarsi unicamente a<br />

considerare il sistema dei<br />

trasporti. Questo deve anche<br />

essere visto rapportato al<br />

sistema dei servizi puntuali di<br />

uso collettivo, e in particolare a<br />

quello dei sistemi sanitari. Una<br />

lezione che viene dalla pandemia<br />

che stiamo vivendo è, a nostro<br />

avviso, che le strutture sanitarie<br />

non possono essere localizzate,<br />

dimensionate e organizzate<br />

considerandone, come è capitato<br />

in questi ultimi anni, la<br />

convenienza economica. In<br />

territori collinari/montuosi come<br />

quelli del nostro Paese, questi<br />

devono essere avvicinati ai<br />

presidi sanitari, e questo può<br />

avvenire considerando<br />

attentamente le condizioni di<br />

accessibilità territoriale garantite<br />

infrastrutture esistenti. La<br />

riqualificazione di queste ultime<br />

deve essere pianificata con<br />

attenzione a che non esistano le<br />

pesanti/drammatiche difficoltà<br />

che si sono rivelate. Il territorio<br />

esistente deve essere<br />

riqualificato anche con una<br />

politica di valorizzazione<br />

funzionale dei presidi sanitari<br />

esistenti in una logica di sistema<br />

anche vantaggiosa, come si è<br />

dimostrato per strutture di<br />

dimensione regionale/nazionale.<br />

Sicuramente in futuro finiremo<br />

per essere esposti ad emergenze<br />

ambientali/sanitarie; non<br />

dovremmo trovarci esposti ad<br />

altre situazioni quali quelle che<br />

stiamo vivendo. Invece di una<br />

politica di disincentivazione delle<br />

strutture medio-piccole<br />

dovremmo andare a un sistema<br />

sanitario sinergico, fondato<br />

sull’attribuzione di funzioni<br />

differenti, e tuttavia rispondenti<br />

a un disegno unitario. Se i nostri<br />

territori, per le loro valenze<br />

ambientali, hanno nel turismo<br />

un’opportunità di sviluppo<br />

dovremmo ragionare in questi<br />

termini, attrezzando i diversi<br />

contesti e avvicinandoli ai servizi<br />

necessari, che non significa<br />

disseminare grandi ospedali<br />

e trasformare le nostre strade<br />

in autostrade.<br />

Alfonso Annunziata,<br />

Francesco Annunziata<br />

Università di Cagliari<br />

© Commissario Ricostruzione Genova<br />

Per opere sicure<br />

durevoli e sostenibili<br />

Infrastrutture ed edifici pubblici<br />

e privati sono la chiave per far<br />

ripartire l'economia e restituire<br />

al Paese un patrimonio di<br />

costruzioni sicure, sostenibili ed<br />

efficienti. È la sintesi di un<br />

“Manifesto” che Federbeton ha<br />

sottoposto ai decisori.<br />

Rigenerazione urbana,<br />

infrastrutture resilienti e<br />

sostenibili, vi si legge, dovranno<br />

essere gli obiettivi qualificanti<br />

dei nuovi investimenti. Sarà<br />

necessario pensare alle<br />

costruzioni senz’altro come<br />

volano universalmente<br />

riconosciuto per l'economia, ma<br />

non solo. Abbiamo di fronte una<br />

sfida e al tempo stesso<br />

un’opportunità da non sprecare.<br />

Il nostro Paese ha urgente<br />

bisogno di strade, ponti, scuole,<br />

ospedali sicuri, sostenibili ed<br />

efficienti, coerenti quindi con<br />

quel Green New Deal europeo.<br />

Ripensare i nostri spazi di vita,<br />

la mobilità, la gestione delle<br />

risorse, la messa in sicurezza del<br />

territorio è un impegno non<br />

prorogabile. La filiera del<br />

cemento e del calcestruzzo -<br />

rileva il Manifesto - è pronta a<br />

dare il suo contributo alle nuove<br />

sfide, mettendo a disposizione<br />

materiali innovativi, affidabili e<br />

durabili: “Da sempre<br />

protagonisti delle costruzioni in<br />

Italia e nel mondo, il cemento e<br />

il calcestruzzo hanno raggiunto<br />

oggi livelli di performance che li<br />

rendono ancora di più la scelta<br />

privilegiata per le opere<br />

pubbliche e private dalle nuove<br />

caratteristiche. L'industria del<br />

settore è impegnata<br />

costantemente nella ricerca e<br />

nello sviluppo per rispondere e<br />

adattarsi all'evoluzione delle<br />

esigenze progettuali che sono<br />

oggi molteplici e vanno dalla<br />

sicurezza sismica alla<br />

sostenibilità, con attenzione<br />

all'efficienza energetica e al<br />

valore estetico.<br />

Le imprese della filiera sono<br />

pronte, la produzione sta<br />

ripartendo, la sicurezza nei<br />

luoghi di lavoro e nelle<br />

operazioni di fornitura prevede<br />

la rigorosa applicazione delle<br />

normative e dei protocolli<br />

specifici. Affinché le potenzialità<br />

del comparto possano tradursi in<br />

una reale opportunità di<br />

ripartenza occorrono anche<br />

azioni efficaci di supporto e di<br />

impulso. Investimenti, ad<br />

esempio svincolando gli impegni<br />

di spesa pluriennali, già previsti<br />

e contabilizzati ma mai utilizzati<br />

a causa di ostacoli burocratici o<br />

vincoli internazionali;<br />

semplificazione, rendendo<br />

replicabili nel <strong>maggio</strong>r numero<br />

possibile di opere pubbliche i<br />

modelli di semplificazione<br />

amministrativa già sperimentati<br />

positivamente nell'ambito di<br />

opere di interesse nazionale<br />

come il Ponte di Genova;<br />

liquidità, rafforzando le misure<br />

già messe in campo”. Infine, le<br />

parole chiave. Legalità: se da<br />

una parte la semplificazione<br />

burocratica può dare il<br />

necessario impulso alla ripresa,<br />

dall'altra è condizione<br />

imprescindibile fornire ancor più<br />

ampie garanzie di legalità.<br />

Qualità del prodotto e<br />

innovazione: l'industria offre<br />

materiali e soluzioni sempre più<br />

innovativi e versatili, in grado di<br />

rispondere alle esigenze<br />

costruttive più diverse - dalla<br />

piccola ristrutturazione privata<br />

alla grande opera pubblica - e di<br />

garantire all'utente finale<br />

prestazioni eccellenti, andando<br />

anche al di là delle<br />

caratteristiche più note e<br />

tradizionali. È oggi possibile<br />

pensare a calcestruzzi<br />

autoriparanti, mangia-smog,<br />

trasparenti, fotoluminescenti,<br />

drenanti. Sostenibilità: obiettivo<br />

fondamentale per il settore.<br />

Sinergia: la condivisione degli<br />

obiettivi e la promozione di<br />

azioni sinergiche lungo l'intero<br />

comparto delle costruzioni, di<br />

cui la filiera del cemento e del<br />

calcestruzzo è pilastro<br />

fondamentale, consentirà di<br />

rendere ancor più efficaci gli<br />

sforzi, mettendo a fattor<br />

comune le risorse e le specificità<br />

dei diversi settori a favore del<br />

rilancio dell'economia e della<br />

ripartenza del Paese.<br />

Futuro: gli architetti, gli<br />

ingegneri, gli innovatori hanno e<br />

avranno sempre più bisogno di<br />

materie prime che sappiano far<br />

convivere la qualità della vita<br />

con il rispetto dell’ambiente, la<br />

flessibilità del prodotto con la<br />

sua solidità strutturale, la<br />

possibilità di creare in modo<br />

funzionale con le nuove esigenze<br />

abitative e lavorative.<br />

FEDERBETON.IT<br />

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5/<strong>2020</strong> <strong>leStrade</strong><br />

5/<strong>2020</strong>

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