syndicom rivista N.17
Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L''unione fa la forza!
Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L''unione fa la forza!
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Canton Argovia, i cui ordini si sono quasi dimezzati. Per<br />
quanto riguarda il numero di nuovi contratti di tirocinio,<br />
questo però non ha ancora alcuna influenza: «Se troviamo<br />
un numero sufficiente di candidati adatti, assumeremo lo<br />
stesso numero di apprendisti dello scorso anno», afferma<br />
il direttore Andy Amrein. Fino al momento della chiusura<br />
redazionale, a fine maggio, c’erano ancora quattro posti di<br />
apprendistato vacanti. Quanto alla loro occupazione,<br />
Amrein ritiene che i problemi non stiano tanto negli attuali<br />
annullamenti degli ordini, bensì piuttosto nel fatto<br />
che è difficile trovare candidati adatti per i lavori «pesanti»<br />
(presso Kromer, ad esempio, praticante come assistente<br />
alla stampa o tecnologo dei media). Il coronavirus non ha<br />
alcuna influenza neppure per quanto riguarda l’assunzione<br />
di apprendisti che quest’anno finiscono il loro tirocinio:<br />
saranno infatti molti. «Formiamo i nostri professionisti,<br />
perché ne abbiamo troppo pochi», afferma Amrein.<br />
Un’opportunità per esprimere la creatività<br />
In condizioni diverse lavora invece Michel Haueter, viceresponsabile<br />
della formazione professionale presso Swisscom.<br />
La sua azienda ha recentemente comunicato l’andamento<br />
degli affari per il primo trimestre 2020 e non ha<br />
trovato delle cifre che attestino un «effetto coronavirus».<br />
Pertanto non è mai stato messo in dubbio che il 3 agosto i<br />
278 apprendisti (numero stabilito un anno fa) inizieranno<br />
la loro formazione professionale presso Swisscom.<br />
Il modello di formazione adottato da Swisscom si basa su<br />
progetti per i quali i 900 apprendisti complessivi si devono<br />
candidare autonomamente. I nuovi apprendisti vengono<br />
assegnati unicamente al primo progetto: «Siamo attualmente<br />
molto occupati a trovare dei progetti per l’inizio del<br />
tirocinio. Inseriamo news in Intranet, gli apprendisti girano<br />
video ad hoc e noi facciamo appello alla solidarietà dei<br />
collaboratori. Ogni anno non è proprio semplice trovare<br />
sufficienti progetti, ma quest’anno risulta ancora più impegnativo»,<br />
afferma Haueter.<br />
«Quando è arrivato il lockdown, abbiamo ritirato tutti gli<br />
apprendisti e li abbiamo mandati in home office. Poi ci<br />
siamo chiesti: e ora?», descrive così Haueter i primi giorni<br />
dall’inizio della situazione straordinaria; «molti apprendisti,<br />
in particolare quelli coinvolti in progetti ICT, hanno<br />
potuto continuare a lavorare da casa. Gli altri non li volevamo<br />
però tenere semplicemente occupati, bensì ricordare<br />
loro i punti forti e incoraggiarli a sfruttare la crisi come<br />
una opportunità per esprimere la loro creatività». Un<br />
esempio è quello dell’apprendista ticinese Filippo Giumelli<br />
(vedi box nella prossima pagina), che ha realizzato<br />
un video proprio per raccontare l’apprendistato ai tempi<br />
del coronavirus.<br />
Un altro risultato sono state le dirette streaming in home<br />
office durante le quali gli apprendisti raccontavano l’andamento<br />
della loro giornata oppure presentavano i loro<br />
interessi e i punti forti. «È diventata una pratica consolidata»,<br />
afferma Haueter, e ha aiutato anche ad attenuare la<br />
frustrazione di dover rimanere a casa. «In linea di principio<br />
gli apprendisti stanno bene, ma naturalmente ci sono<br />
delle differenze. Abbiamo apprendisti che hanno vissuto<br />
per nove settimane con i loro genitori e fratelli in spazi ridotti<br />
e questo può risultare stressante».<br />
Complessivamente, durante i colloqui con gli apprendisti<br />
Haueter constata che questi reagiscono bene alla sfida:<br />
«Nel mondo dell’Information Technology (IT) si dice sempre<br />
di dover reagire rapidamente ai cambiamenti sociali.<br />
Il fatto che questo cambiamento sia arrivato ora e in questo<br />
modo non era assolutamente previsto, ma gli apprendisti<br />
hanno accettato la sfida». Questo ha anche a che fare<br />
con il fatto che la maggior parte degli apprendisti assolve<br />
una formazione presso Swisscom, una formazione molto<br />
richiesta sul mercato del lavoro.