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syndicom rivista N.17

Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L''unione fa la forza!

Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L''unione fa la forza!

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«Nella crisi sono emersi più che mai il ruolo e la credibilità dei<br />

media: per questo il pacchetto di aiuti è necessario» Stephanie Vonarburg<br />

17<br />

Una stampella ai media in attesa<br />

di un intervento risolutivo<br />

Durante la crisi da Covid-19, il Parlamento ha sostenuto i media<br />

con un aiuto transitorio che risponde alle principali rivendicazioni<br />

di <strong>syndicom</strong>. Importante sarà però il sostegno a lungo termine.<br />

Le entrate pubblicitarie crollano in<br />

parte fino all’80%. Le grandi case editrici<br />

come TX Group (ex Tamedia), CH<br />

Media o NZZ ricorrono al lavoro ridotto.<br />

La <strong>rivista</strong> locale vodese Le Régional<br />

è andata in fallimento. È chiaro: l’emergenza<br />

da coronavirus sta minando<br />

ulteriormente i media che sono comunque<br />

già da anni in crisi. Anche se<br />

la domanda è aumentata notevolmente<br />

con l’inizio della pandemia, mancano<br />

improvvisamente importanti entrate.<br />

Questo problema lo ha riconosciuto<br />

anche la politica: il Consiglio nazionale<br />

e il Consiglio deli Stati concordano<br />

che ai media serve un pacchetto di<br />

aiuti finanziari. All’inizio di maggio, le<br />

Camere hanno accolto a larghissima<br />

maggioranza due mozioni della Commissione<br />

dei trasporti e delle telecomunicazioni<br />

(CTT). In particolare il<br />

Parlamento chiede che la Confederazione<br />

sostenga con 35 milioni di franchi<br />

i costi per l’agenzia di stampa Keystone-ATS<br />

e per il recapito dei giornali<br />

stampati, nonché con 30 milioni di<br />

franchi le radio e le emittenti televisive<br />

private.<br />

Anche critiche al pacchetto di aiuti<br />

Pertanto le Camere accolgono tre delle<br />

quattro rivendicazioni che <strong>syndicom</strong><br />

aveva presentato insieme con sette<br />

altre organizzazioni di settore. Il<br />

Consiglio degli Stati non ha sostenuto<br />

la quarta rivendicazione di un fondo<br />

d’emergenza per sostenere l’informazione<br />

giornalistica. Tuttavia Stephanie<br />

Vonarburg, vicepresidente di <strong>syndicom</strong><br />

e responsabile del settore<br />

Media, ne trae un bilancio positivo:<br />

«Questo pacchetto di aiuti è necessario<br />

perché la crisi da coronavirus ha dimostrato<br />

il ruolo importante che svolgono<br />

i media e di che credibilità<br />

godono».<br />

La vede in modo diverso il pubblicista<br />

e studioso dei media Matthias<br />

Zehnder. Egli critica il pacchetto di<br />

aiuti: «Il Parlamento sostiene con tariffe<br />

postali agevolate un’industria del<br />

passato». La tendenza passa chiaramente<br />

dai giornali stampati ai media<br />

online, ma questi non verrebbero considerati<br />

nel pacchetto di aiuti. Anziché<br />

finanziare la distribuzione o determinati<br />

modelli commerciali, si dovrebbero<br />

promuovere molto più gli operatori<br />

dei media stessi, poiché in un<br />

momento in cui i media si trovano nel<br />

pieno di un cambiamento strutturale,<br />

le persone sono l’unica costante.<br />

Il fatto che i media online restino a<br />

mani vuote, viene sottolineato anche<br />

da Vonarburg: «Questo non è certamente<br />

al passo con i tempi. Ma quanto<br />

meno i media online vengono un po’<br />

sgravati grazie alle notizie di agenzia<br />

gratuite. E se le case editrici vengono<br />

sostenute finanziariamente, questo<br />

alla fine va a beneficio anche di molti<br />

posti di lavoro giornalistici».<br />

Il giornale stampato non morirà<br />

L’ammortizzazione dei costi della distribuzione<br />

postale è importante anche<br />

perché non tutte le persone leggerebbero<br />

le notizie solo online. «Il<br />

giornale stampato non morirà», afferma<br />

Vonarburg. Inoltre mancano finora<br />

gli strumenti per la promozione dei<br />

media online: «Per la radio e la televisione<br />

abbiamo invece la base giuridica<br />

per l’aiuto finanziario d’urgenza considerando<br />

la riserva di fluttuazione<br />

delle tasse di ricezione LRTV, ecco<br />

perché questo è più facile».<br />

Anche se questo aiuto transitorio<br />

attenua quanto meno a breve termine<br />

la necessità di alcuni media, non ne risolverà<br />

tuttavia la crisi generale. È così<br />

che la vedono sia Vonarburg che Zehnder.<br />

Sarà pertanto decisiva la programmata<br />

riorganizzazione della promozione<br />

dei media tramite un grande<br />

pacchetto di misure a lungo termine.<br />

Alla fine di aprile il Consiglio federale<br />

ha presentato la sua proposta per un<br />

ulteriore sviluppo della promozione<br />

dei media. In questo pacchetto di misure<br />

vengono citate esplicitamente<br />

per la prima volta anche sovvenzioni<br />

per i media online. La proposta doveva<br />

essere discussa dal Parlamento nella<br />

sessione di giugno (proprio negli stessi<br />

giorni in cui questa <strong>rivista</strong> è andata<br />

in stampa). «Dato che queste misure<br />

necessitano però di una modifica legislativa,<br />

non entreranno in vigore prima<br />

dell’inizio del prossimo anno.<br />

Ecco perché l’aiuto transitorio attuale<br />

è di estrema importanza», conclude<br />

Stephanie Vonarburg.<br />

Eva Hirschi<br />

Per la prima volta vengono menzionati esplicitamente gli aiuti ai media online. (© Matthew Henry Burst)<br />

Il documento orientativo di <strong>syndicom</strong><br />

<strong>syndicom</strong>.ch/politicadeimedia

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