syndicom rivista N.17
Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L''unione fa la forza!
Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L''unione fa la forza!
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
26 Rubriche<br />
Idee<br />
© Capelli Editore<br />
© Frenetic Films<br />
L’alternativa dei corsi online<br />
Con le disposizioni per arginare la<br />
diffusione del coronavirus, abbiamo<br />
dovuto improvvisamente riorganizzare<br />
le nostre vite. Le aziende hanno<br />
implementato il telelavoro. I docenti<br />
hanno fatto lezioni a distanza.<br />
Acquisti online e piattaforme video<br />
sono entrati nella quotidianità.<br />
Dopo lo shock iniziale, tutti noi abbiamo<br />
imparato, nostro malgrado, a<br />
convivere e a lavorare con il coronavirus.<br />
Ed è accaduto lo stesso con i<br />
corsi Helias. Con un vantaggio: che<br />
alcune materie si prestano a essere<br />
insegnate anche online. Ad esempio,<br />
il corso «Wordpress base» con<br />
Alessandro Bianchi è stato proposto<br />
a distanza su Skype: una soluzione<br />
che certo non uguaglia le lezioni in<br />
presenza ma che si è rivelata comunque<br />
efficace (e senza trasferte,<br />
che per qualcuno sono onerose, anche<br />
in termini di tempo). Dopo questo<br />
primo test positivo, abbiamo verificato<br />
quali altre materie si<br />
possono proporre attraverso canali<br />
alternativi alle lezioni tradizionali.<br />
Alcuni corsi potrebbero quindi essere<br />
rielaborati in modo da essere proposti<br />
anche nella modalità online,<br />
anche se i corsi Helias hanno sempre<br />
privilegiato il contatto diretto, lo<br />
scambio tra professionisti, anche<br />
per allargare la rete di contatti (e<br />
possibilmente di clienti). Per tutti,<br />
ricordiamo che molti corsi sono<br />
sempre disponibili su richiesta. Ad<br />
esempio «InDesign smart: stili e<br />
script» proposto da Barbara Solari o<br />
«LinkedIn: Professional Branding»<br />
(corso base e avanzato) animato da<br />
Stefano Bosia. Una volta raggiunto il<br />
numero minimo di soli 4 iscritti, si<br />
può concordare con il docente la<br />
data e l’impostazione del corso, da<br />
seguire anche da casa su una piattaforma<br />
online. Per quanto concerne<br />
il ritorno nelle aule, vi terremo aggiornati<br />
sull’andamento della situazione<br />
per il semestre autunnale.<br />
(Giovanni Valerio)<br />
Informazioni aggiornate sui corsi Helias al<br />
sito www.helias.ch<br />
Alla ricerca delle radici<br />
Tra gli Anni Quaranta e Ottanta, in<br />
Svizzera era prassi affidare giovani<br />
che vivevano in situazioni familiari<br />
di povertà a istituti o famiglie di<br />
contadini. Al disagio familiare iniziale<br />
si è spesso sostituito un mondo<br />
di violenze, soprusi e abusi.<br />
Queste atrocità, solo recentemente<br />
riconosciute dalle istituzioni, sono<br />
raccontate in diversi libri, come ad<br />
esempio Il mio nome era 125 di Matteo<br />
Beltrami. L’ultimo è Per una<br />
fetta di mela secca di Begoña Feijoo<br />
Fariña, scrittrice e regista teatrale,<br />
nonché socia di <strong>syndicom</strong>. La storia<br />
(di fantasia) è quella di Lidia Scettrini,<br />
strappata all’amore della mamma<br />
rea di essere stata abbandonata<br />
dal marito. Il pretesto dell’allontanamento<br />
di Lidia – l’aver rubato la<br />
merenda a un compagno di scuola –<br />
è banale tanto quanto la gratuità<br />
delle sofferenze che la bambina<br />
dovrà subire, per anni, dalle suore<br />
dell’istituto affidatario e poi nella<br />
famiglia contadina dove sarà mandata<br />
a lavorare sino alla maggiore<br />
età. È un flusso emozionale sconvolgente<br />
quello che scaturisce dalla lettura<br />
della denigrazione sistematica<br />
della dignità individuale, i soprusi,<br />
le violenze e gli abusi fisici così<br />
come psicologici. Dal calore del<br />
seno materno al freddo di stanze<br />
impersonali, fino alle notti nella<br />
porcilaia, dove le «bambine cattive»<br />
erano mandate in punizione. E poi i<br />
pasti sempre uguali, quasi a riflettere<br />
l’intenzione di annullare ogni<br />
piacere. La speranza di Lidia di ritrovare<br />
l’amore materno (filo rosso<br />
di tutta la vicenda) si scolorisce con<br />
il tempo. Alla fine, Lidia riuscirà a<br />
tornare «a casa». Non ritroverà la<br />
madre naturale e cercherà di capire<br />
l’abbandono paterno. Ma non potrà<br />
perdonare l’omertà di cui è stata vittima.<br />
Mai. (Valeria Camia)<br />
Begoña Feijoo Fariña, Per una fetta di mela<br />
secca, www.gabrielecapellieditore.ch<br />
Diritti umani e aiuto concreto<br />
Il coronavirus ha rappresentato un<br />
enorme laboratorio economico e<br />
sociale. In ogni settore, dal lavoro<br />
alla vita quotidiana. Anche i festival<br />
cinematografici hanno dovuto reinventarsi<br />
in rete. E sarà online<br />
l’edizione 2020 di Locarno, con il<br />
concorso dedicato ai film che si<br />
sono interrotti a causa della pandemia,<br />
causando non pochi problemi<br />
ai lavoratori del settore. In forme<br />
diverse, ci saranno anche le sezioni<br />
dei Pardi di domani e Open Doors,<br />
sulle produzioni del Sud del mondo.<br />
Passata l’estate (e speriamo anche il<br />
coronavirus), il Film Festival Diritti<br />
Umani Lugano (FFDUL) si terrà invece<br />
in forma fisica dal 14 al 18 ottobre<br />
2020. Per l’occasione, si potranno<br />
vedere, in sala, un paio di film<br />
dall’ultima edizione dell’FIFDH di<br />
Ginevra, che è stata diffusa soltanto<br />
online a causa dell’emergenza sanitaria.<br />
La manifestazione, con cui<br />
<strong>syndicom</strong> collabora da anni, è stata<br />
anche protagonista di un’iniziativa<br />
benefica che meriterebbe di essere<br />
copiata da altri festival. Nei mesi<br />
scorsi, in collaborazione con alcuni<br />
distributori cinematografici il FF<br />
DUL ha proposto alcuni dei film selezionati<br />
(e premiati, come Eldorado,<br />
nella foto) nelle scorse edizioni<br />
che la gente ha potuto vedere da<br />
casa in streaming. Un modo per<br />
continuare a parlare di tematiche<br />
che stanno a cuore al festival. Ma<br />
anche un aiuto concreto per chi è<br />
meno fortunato. Il ricavato è stato<br />
infatti destinato a Casa Astra, centro<br />
di accoglienza a Mendrisio, una<br />
realtà che da diversi anni ospita persone<br />
senza fissa dimora. (GioVi)<br />
Locarno Festival: pardo.ch<br />
FFDUL: festivaldirittiumani.ch