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Astratto (2018), acrilico su carta, cm 49x30
Senza titolo (2020), grafite su cartoncino, cm 102x72
l'arte del passato con quella contemporanea,
di capirne le intenzioni e l’evoluzione.
Quanto è importante per te il mezzo
pittorico? Nel 2020 ha ancora senso
dipingere?
Devo dire che per me il mezzo pittorico
ha la stessa importanza di tutti gli
altri mezzi espressivi. L'artista deve
essere libero di poter rappresentare
concretamente la sua ricerca artistico-culturale
attraverso l'uso di uno
o più strumenti. La pittura, strumento
affascinante, ha un ruolo importante
perché nel corso del tempo, al di là
di ogni dibattito e polemica culturale,
non è mai stata sostituita, ma ad essa
si sono aggiunti nuovi strumenti; motivo
per cui, al giorno d'oggi, ha ancora
senso dipingere.
La tua è una pittura “mentale” che
non necessita di uno stile per concretizzarsi.
Cos'è per te lo stile?
Lo stile è qualcosa che non appartiene
all'artista, il quale deve dedicare
tempo, energie e mente alla ricerca
senza avere nessun limite, nessuna
“gabbia” che lo vincoli. Non potrei
immaginare di lavorare ad un'opera
pensando che essa debba essere
riconducibile a qualcosa che ho
già prodotto. Quando lavoro, il mio
obiettivo è di rappresentare concretamente
quello che è il mio pensiero.
Pittura figurativa, astratta e installazioni
sono gli strumenti di cui mi avvalgo
per raggiungere questo scopo.
Voglio essere libero di esprimermi
senza “etichette” che possano influenzare
e vincolare la mia ricerca
artistica.
Artisti, galleristi, collezionisti: cosa
pensi del sistema dell'arte contemporanea?
Penso che l'arte contemporanea abbia
bisogno di una nuova critica, di
specialisti che possano occuparsi
di un nuovo modo di proporre l'arte.
La tendenza è mirata ad una divulgazione
in rete che va benissimo,
però bisogna che l'arte si riappropri
del “mondo culturale”, quindi,
musei, gallerie dovrebbero azionare
il sistema dell'arte affinché questo
possa avvenire. L'arte contemporanea
è qualcosa che ti arriva come un
pugno nello stomaco e il dolore lo si
attutisce solo con l'esperienza. Non
può essere sostituita da un'immagine,
bisogna che, oltre ad essere vista,
venga anche “mangiata, digerita
ed espulsa”.
SALVO MESSINA
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