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DM Magazine Ottobre 2020

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OPINIONE <strong>DM</strong>M<br />

Oltre l’assortimento,<br />

l’OFFERTA<br />

C’è un nuovo category management “olistico” all’orizzonte<br />

che considera tutti gli elementi dell’offerta: perché<br />

è indubbio che le scelte assortimentali influiscano sul<br />

posizionamento dell’insegna.<br />

Tra le chiavi di successo di<br />

alcune insegne c’è senz’altro<br />

la distintività del proprio<br />

assortimento, sia in chiave di<br />

completezza, che di originalità,<br />

che di attinenza al territorio:<br />

comunque di non omologazione.<br />

E a ben guardare ciò che<br />

risulta vincente è la coerenza<br />

dell’assortimento all’interno del<br />

contesto più ampio di un’offerta<br />

distintiva.<br />

Assortimento e Offerta ,<br />

nel linguaggio operativo<br />

della GDO spesso sono utilizzati<br />

come sinonimi, ma non<br />

lo sono: il principale requisito<br />

dell’assortimento è di essere<br />

perfettamente sovrapposto alla<br />

lista della spesa dei clienti, al<br />

loro tempo disponibile, al loro<br />

desiderio di scelta (che non è<br />

l’imbarazzo della scelta !), e di<br />

gratificazione; meglio se poi an-<br />

ticipa un loro bisogno latente.<br />

Se l’assortimento non soddisfa<br />

queste caratteristiche, l’offerta<br />

rischia di essere decodificata<br />

dal cliente soprattutto attraverso<br />

prezzo e promozioni:<br />

la marginalità si abbatte, la<br />

fedeltà è messa tutti i giorni a<br />

rischio.<br />

C<br />

’è un nuovo category management<br />

“olistico” all’orizzonte<br />

che considera tutti<br />

gli elementi dell’offerta: perché<br />

è indubbio che le scelte<br />

assortimentali influiscano sul<br />

posizionamento dell’insegna<br />

anche per aspetti non legati<br />

alla scelta, ma alla costruzione<br />

stessa dell’offerta, come ad<br />

esempio la percezione di convenienza<br />

(struttura dei terzili,<br />

prezzo medio, ecc.); per non<br />

parlare degli aspetti relazionali<br />

e di appartenenza che ruotano<br />

attorno a certe scelte assortimentali:<br />

perché l’assortimento<br />

rivela il progetto commerciale<br />

di un’insegna.<br />

invece assistiamo ancora<br />

all’appiattimento degli E<br />

assortimenti, spesso legato<br />

all’allineamento su valori medi<br />

rilevati sul mercato, mentre<br />

quasi mai la migliore risposta<br />

ai bisogni dei propri clienti si<br />

ottiene “facendo la media”.<br />

Serve un approccio e delle<br />

soluzioni che restituiscano<br />

personalità all’offerta,<br />

analizzando in profondità<br />

il comportamento dei clienti,<br />

identificando le chiavi d’ingresso<br />

per categoria e unità di<br />

bisogno, simulando l’impatto<br />

delle scelte in tempo reale.<br />

Il livello di complessità aumenta,<br />

servono apertura e strumenti<br />

adeguati.n<br />

Marco Filipponi<br />

TradeLab Senior Consultant<br />

<strong>DM</strong> MAGAZINE 39

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