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OPINIONE <strong>DM</strong>M<br />
Oltre l’assortimento,<br />
l’OFFERTA<br />
C’è un nuovo category management “olistico” all’orizzonte<br />
che considera tutti gli elementi dell’offerta: perché<br />
è indubbio che le scelte assortimentali influiscano sul<br />
posizionamento dell’insegna.<br />
Tra le chiavi di successo di<br />
alcune insegne c’è senz’altro<br />
la distintività del proprio<br />
assortimento, sia in chiave di<br />
completezza, che di originalità,<br />
che di attinenza al territorio:<br />
comunque di non omologazione.<br />
E a ben guardare ciò che<br />
risulta vincente è la coerenza<br />
dell’assortimento all’interno del<br />
contesto più ampio di un’offerta<br />
distintiva.<br />
Assortimento e Offerta ,<br />
nel linguaggio operativo<br />
della GDO spesso sono utilizzati<br />
come sinonimi, ma non<br />
lo sono: il principale requisito<br />
dell’assortimento è di essere<br />
perfettamente sovrapposto alla<br />
lista della spesa dei clienti, al<br />
loro tempo disponibile, al loro<br />
desiderio di scelta (che non è<br />
l’imbarazzo della scelta !), e di<br />
gratificazione; meglio se poi an-<br />
ticipa un loro bisogno latente.<br />
Se l’assortimento non soddisfa<br />
queste caratteristiche, l’offerta<br />
rischia di essere decodificata<br />
dal cliente soprattutto attraverso<br />
prezzo e promozioni:<br />
la marginalità si abbatte, la<br />
fedeltà è messa tutti i giorni a<br />
rischio.<br />
C<br />
’è un nuovo category management<br />
“olistico” all’orizzonte<br />
che considera tutti<br />
gli elementi dell’offerta: perché<br />
è indubbio che le scelte<br />
assortimentali influiscano sul<br />
posizionamento dell’insegna<br />
anche per aspetti non legati<br />
alla scelta, ma alla costruzione<br />
stessa dell’offerta, come ad<br />
esempio la percezione di convenienza<br />
(struttura dei terzili,<br />
prezzo medio, ecc.); per non<br />
parlare degli aspetti relazionali<br />
e di appartenenza che ruotano<br />
attorno a certe scelte assortimentali:<br />
perché l’assortimento<br />
rivela il progetto commerciale<br />
di un’insegna.<br />
invece assistiamo ancora<br />
all’appiattimento degli E<br />
assortimenti, spesso legato<br />
all’allineamento su valori medi<br />
rilevati sul mercato, mentre<br />
quasi mai la migliore risposta<br />
ai bisogni dei propri clienti si<br />
ottiene “facendo la media”.<br />
Serve un approccio e delle<br />
soluzioni che restituiscano<br />
personalità all’offerta,<br />
analizzando in profondità<br />
il comportamento dei clienti,<br />
identificando le chiavi d’ingresso<br />
per categoria e unità di<br />
bisogno, simulando l’impatto<br />
delle scelte in tempo reale.<br />
Il livello di complessità aumenta,<br />
servono apertura e strumenti<br />
adeguati.n<br />
Marco Filipponi<br />
TradeLab Senior Consultant<br />
<strong>DM</strong> MAGAZINE 39