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MAP - Magazine Alumni Politecnico di Milano #9 - PRIMAVERA 2021

Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 9 - Primavera 2021

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NEL MONDO<br />

6<br />

Il progetto Mars2020 inizia a prendere<br />

forma nel 2012, dopo l’atterraggio, o meglio,<br />

l’ammartaggio, del rover Curiosity. Ci sono<br />

voluti quasi <strong>di</strong>eci anni per perfezionare<br />

il design, fare calcoli, proiezioni, test e<br />

partorire, alla fine, il rover Perseverance,<br />

ammartato lo scorso 18 febbraio.<br />

“Partorire” è un termine che racconta sia<br />

le <strong>di</strong>fficoltà che il grande coinvolgimento<br />

<strong>di</strong> chi ci lavora ogni giorno. «Dalla bozza<br />

iniziale, fino a poter toccare il rover con<br />

le mani e vedere che funziona come ci<br />

si aspetta… è come prendersi cura <strong>di</strong> un<br />

bambino che cresce», ci racconta Marco<br />

Dolci, ingegnere e Alumnus del <strong>Politecnico</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Milano</strong>, uno dei 1.000 ingegneri,<br />

scienziati e ricercatori che hanno<br />

contribuito a dar vita a Perseverance.<br />

«Come genitori, nella sua avventura noi<br />

siamo sempre lì per lui, che però segue la<br />

sua strada e va lontano. È un parallelismo<br />

che vale anche nell’apprezzamento<br />

al dettaglio delle piccole cose che<br />

Perseverance fa, ogni giorno. Tra i<br />

giornalisti e nella società c’è sempre la<br />

tendenza a chiederci quale sia la sua<br />

ultima grande scoperta; ma per gente che<br />

ci lavora ogni giorno da quasi 10 anni, ogni<br />

passetto che fa è un evento grande: <strong>di</strong>etro<br />

c’è il lavoro <strong>di</strong> tante persone che ci hanno<br />

pensato, che ci hanno fatto innumerevoli<br />

test, che non hanno dormito, affinché<br />

quel singolo passo fosse possibile».<br />

Marco è “uno dei 1.000” da cinque anni,<br />

come ingegnere dei sistemi robotici, un<br />

ruolo che gli ha permesso <strong>di</strong> seguire da<br />

vicino le varie fasi dell’evoluzione del<br />

rover. Da lui ci siamo fatti raccontare<br />

la missione Mars2020 e gli obiettivi del<br />

piccolo grande Perseverance. «È prima <strong>di</strong><br />

tutto una missione <strong>di</strong> esplorazione del<br />

suolo marziano e ha quattro obiettivi<br />

fondamentali. Il primo e più imme<strong>di</strong>ato<br />

è lo stu<strong>di</strong>o della geologia marziana»,<br />

spiega Dolci. Perseverance è una specie<br />

<strong>di</strong> geologo robotico e stu<strong>di</strong>a le rocce e<br />

le proprietà minerali del suolo marziano,<br />

su scale che vanno da 1 metro a 1 mm <strong>di</strong><br />

grandezza. Il secondo obiettivo tocca una<br />

delle gran<strong>di</strong> domande dell’astrobiologia:<br />

«Noi sappiamo che Marte, dal punto <strong>di</strong><br />

vista dell’evoluzione planetaria, fino a<br />

3 miliar<strong>di</strong> e mezzo <strong>di</strong> anni fa era molto<br />

simile alla Terra. Poi è successo qualcosa,<br />

un evento che non conosciamo, che<br />

lo ha trasformato in quello che è oggi,<br />

ma non sappiamo se in quel momento<br />

Marte ospitasse vita né se, in mancanza<br />

<strong>di</strong> quell’evento, l’evoluzione sarebbe<br />

proseguita in modo simile a come è<br />

accaduto sulla Terra». Perseverance<br />

cercherà <strong>di</strong> far luce su questo con analisi<br />

<strong>di</strong> suolo a bordo del rover, per capire<br />

se il pianeta, in un certo punto del<br />

suo passato, poteva rappresentare un<br />

ambiente favorevole a ospitare vita. Un<br />

altro compito importante <strong>di</strong> Perseverance<br />

è la raccolta <strong>di</strong> campioni <strong>di</strong> suolo, roccia<br />

e atmosfera per una eventuale futura<br />

missione <strong>di</strong> «Mars sample return: il cui<br />

obiettivo sarebbe quello <strong>di</strong> poter riportare<br />

questi campioni sulla Terra per poterli<br />

analizzare. Sarebbe un evento scientifico<br />

<strong>di</strong> gran<strong>di</strong>ssimo livello internazionale e<br />

rappresenterebbe una svolta negli stu<strong>di</strong><br />

per capire se Marte potesse ospitare<br />

la vita». E infine, pensando ancora più<br />

in grande, Perseverance è su Marte<br />

anche per preparare l’esplorazione<br />

umana: sono previsti infatti alcuni<br />

esperimenti specifici che permetteranno<br />

<strong>di</strong> capire se sia possibile utilizzare<br />

risorse marziane per rendere il pianeta<br />

più abitabile per un’eventuale missione<br />

con “veri esseri umani a bordo”.<br />

In questo momento «Perseverance sta<br />

bene», ci conferma Dolci. Le attività del<br />

rover possono essere seguite (quasi) in<br />

<strong>di</strong>retta sui canali della NASA, che ne dà<br />

aggiornamenti ora per ora su Instagram<br />

Dolci si occupa del sotto-sistema<br />

robotico del rover e, in particolare, dei<br />

due manipolatori, il braccio robotico<br />

esterno e quello interno. Il design è molto<br />

simile a quello <strong>di</strong> Curiosity (un design<br />

collaudato aiuta a minimizzare i rischi)<br />

ma ci sono alcune importanti <strong>di</strong>fferenze.<br />

NASA/JPL-Caltech/MSSS/ASU<br />

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