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MAP - Magazine Alumni Politecnico di Milano #9 - PRIMAVERA 2021

Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 9 - Primavera 2021

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ambiti che vanno dalla collaborazione<br />

con le aziende <strong>di</strong> automotive<br />

alla ricerca, fino alla <strong>di</strong>dattica.<br />

«Una parte del lavoro è de<strong>di</strong>cata<br />

all’ottimizzazione dei vari sottosistemi<br />

<strong>di</strong> un veicolo. Mettiamo che, in<br />

fase progettuale, un’azienda debba<br />

apportare delle mo<strong>di</strong>fiche al freno o<br />

alla sospensione. Un conto è dover<br />

utilizzare un prototipo vero, andare in<br />

pista, provare, riprovare, smontare e<br />

ritentare. Qui per fare una simulazione<br />

imme<strong>di</strong>ata basta cambiare un numero<br />

nel software.<br />

Per quanto riguarda la ricerca<br />

stiamo lavorando su temi futuribili:<br />

qui possiamo simulare strategie<br />

<strong>di</strong> controllo ed attuazione per<br />

sperimentare in completa sicurezza<br />

nuove soluzioni per i veicoli autonomi<br />

e connessi. Un progetto europeo al<br />

quale stiamo collaborando ha come<br />

obiettivo lo stu<strong>di</strong>o dell’interazione<br />

del guidatore umano nel momento<br />

in cui entra in una rotonda in cui vi<br />

sono anche vetture automatizzate. Le<br />

rotonde sono l’incubo dei progettisti <strong>di</strong><br />

veicoli automatizzati perché <strong>di</strong> solito<br />

in quel punto i veicoli si fermano per<br />

evitare incidenti.<br />

Questo però blocca il flusso del<br />

traffico. Il progetto si propone <strong>di</strong><br />

verificare cosa succede in una rotonda<br />

quando non solo si presentano<br />

veicoli automatizzati ma anche quelli<br />

guidati da un reale guidatore che<br />

può avere reazioni non preve<strong>di</strong>bili.<br />

Abbiamo poi iniziato a condurre<br />

uno stu<strong>di</strong>o per osservare i tempi<br />

<strong>di</strong> reazione del passeggero a bordo<br />

che deve passare da uno stato <strong>di</strong><br />

completa automazione alla guida<br />

ancora manuale. Per questo stiamo<br />

creando un team in cui lavoreranno<br />

anche degli psicologi per monitorare<br />

nel dettaglio le sensazioni soggettive<br />

e correlarle a segnali fisici derivanti<br />

dal moto delle pupille, dal sudore<br />

delle mani, dalle forze applicate<br />

sul volante, ma anche dai dati<br />

ottenuti tramite elettrocar<strong>di</strong>ogramma<br />

ed elettroencefalogramma e si<br />

stu<strong>di</strong>eranno le problematiche legate<br />

all’etica nei veicoli».<br />

Approfon<strong>di</strong>scono meglio questo<br />

passaggio: «Il veicolo automatizzato<br />

non deve dare accelerazioni o frenate<br />

che non siano congruenti con quanto<br />

noi umani facciamo. Noi siamo<br />

abituati a fare un cambio <strong>di</strong> corsia con<br />

una certa accelerazione trasversale. Il<br />

veicolo automatizzato, pur tenendosi<br />

in perfetta sicurezza, potrebbe farlo ad<br />

una velocità maggiore che potrebbe<br />

spaventare il guidatore. Abbiamo già<br />

constatato che, data una strada ed un<br />

veicolo che la percorre ad una certa<br />

velocità, esiste un limite del <strong>di</strong>sturbo<br />

(per esempio colpo <strong>di</strong> vento laterale,<br />

rotazione inconsulta del volante per<br />

<strong>di</strong>strazione, buca, eccetera) al quale<br />

il pilota riesce a reagire. Al <strong>di</strong> sopra<br />

<strong>di</strong> tale limite la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> controllo<br />

è inevitabile. Con il simulatore<br />

potremo valutare in sicurezza l’entità<br />

ammissibile <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>sturbi».<br />

Abbiamo fino a qui raccontato tanto<br />

<strong>di</strong> piloti reali e virtuali. Ma com’è<br />

stato per Cheli e Mastinu salire per la<br />

prima volta a bordo <strong>di</strong> DiM 400? «Uno<br />

dei momenti più belli è stato proprio<br />

quello, nel <strong>di</strong>cembre del 2019, quando<br />

abbiamo avuto percezione che il<br />

prototipo fosse funzionante, che il<br />

simulacro del sistema effettivamente<br />

“marciava”».<br />

«Uno dei momenti<br />

più emozionanti?<br />

Quando siamo saliti<br />

a bordo la prima<br />

volta e abbiamo<br />

visto che il veicolo<br />

“marciava”»<br />

GIANPIERO MASTINU<br />

Docente <strong>di</strong> Vehicle Dynamics and Control<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Meccanica<br />

Alumnus Ingegneria Meccanica<br />

FEDERICO CHELI<br />

Docente <strong>di</strong> Ground Vehicle Engineering<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Meccanica<br />

Alumnus Ingegneria Meccanica<br />

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