You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
La voce
dei poeti
Le liriche di Ermella Cintelli Molteni
Non sono che pioggia
Io non sono che pioggia.
Tu sei luce che brilla.
Come il sole tu accendi
Le mie gocce di pioggia
di bagliori multicolori.
Come l’acqua col sole
anch’io risplendo di te.
Ho trovato la felicità
L’ho cercata per tanto tempo.
Inutilmente.
Poi, all’improvviso,
ho visto dov’era.
E l’ho trovata,
finalmente!
Era… nei tuoi occhi.
L’ultimo albero
Soffocato
da muri senza sole,
tra foreste pietrificate di case
e assurdi labirinti
di strade e di piazze,
non c’è rimasto
che quell’ultimo albero spoglio.
Al cielo sporco,
senza più colore,
tende i suoi rami
silenzioso…
Non ha più voce ormai,
per gridare
la sua sete di luce.
Poetessa, pittrice e scultrice pratese, fin da giovanissima
Ermella Cintelli Molteni ha affiancato alla poesia un’intensa
attività artistica figurativa, scrivendo e dipingendo
ogni giorno della sua vita. Numerose le mostre a Firenze,
Venezia, Padova, Roma, Napoli e numerose le opere in svariate
chiese e collezioni private in Italia e all’estero. Le
sue pubblicazioni in antologie e riviste letterarie partono
dal 1973, dopo essere stata segnalata con la poesia
Sono stanca di correre sempre al 1° Concorso Nazionale
di Poesia Amici del Parnaso di Torino, e procedono
lungo tutto l’arco della sua vita, e anche oltre, con Il
Parnaso (Torino), La Nuova Europa (Firenze), Arpa (Milano),
Masso delle Fate e Toscana Cultura (Firenze). I
critici evidenziano come la sua produzione poetica sia
raffinata, incantevole e cristallina (Giovanna Bascone).
A questo proposito la commissione “Poeti e scrittori
contemporanei” Arpa di Milano commenta: «Le poesie
di Ermella Cintelli racchiudono l’anima stessa della poetessa,
che vibra ad ogni sollecitazione esterna, sia essa
derivante dalla natura o da un ricordo dell’autrice o
anche da una semplice, occasionale meditazione. Tali
stimoli esterni vengono elaborati dall’autrice alla luce
della sua ricchissima sensibilità, creando dei versi che
non esitiamo a definire di una compattezza lirica veramente
mirabile». Il professor Alessandro Muscillo osserva:
«La sua poesia evoca immagini in cui entrare in
punta di piedi e a bassa voce, nella contemplazione di
un mistero profondo. Nel vertiginoso progresso tecnologico
dei nostri tempi, che ispira talvolta un approccio
frettoloso e superficiale verso tutto ciò che lo schermo
del computer può materializzare ai nostri occhi in un istante,
quella di Ermella è una lezione preziosa, un perentorio richiamo
all’importanza di un’osservazione profonda e meditata dell’uomo
e del mondo […]. L’esperienza artistica di Ermella si propone
dunque come un nuovo umanesimo, vissuto in prima persona».
Ermella Cintelli Molteni
ERMELLA CINTELLI MOLTENI
59