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La Toscana nuova Marzo_2022

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lare di lui dalla giornalista fiorentina Anna Balzani ed ho chiesto

di poterlo conoscere. Dopo di lui ho incontrato anche il

presidente del Teatro, Enzo Pizzimenti: era novembre 2021,

ci trovavamo entrambi a Firenze e ci siamo visti nella mia casa

in Piazza della Signoria. Sia di Stefanos che di Enzo mi ha

colpito fin da subito la loro autentica e profonda passione per

l’opera lirica e per l’arte. Sono rimasta affascinata dalla dedizione

con la quale portano avanti l’attività del Teatro, ponendosi

come obiettivo quello di diffondere non solo negli Stati

Uniti ma nel mondo la conoscenza della cultura italiana e di

supportare i giovani artisti.

Qual è il tuo rapporto con la musica?

Adoro la musica, non posso farne a meno. È una passione

che mi scorre nelle vene fin da quando ero bambina. Le mie

zie erano musiciste, mio padre componeva musica, sono cresciuta

in mezzo alle note e all’arte. La musica mi accompagna

sempre, anche mentre dipingo, senza di lei non potrei

mai creare. È per me una continua fonte di ispirazione; mi

emoziona, mi fa commuovere, mi fa sentire viva.

Cosa ti ha spinto a prendere parte al progetto Tableaux of

Amico Fritz?

Mi sono fatta letteralmente travolgere dall’entusiasmo di Stefanos,

che ha scelto le opere, e di Enzo. Non potevo dire di

no. È un progetto talmente bello che farne parte è per me motivo

di grande soddisfazione, non solo perché mi emoziona

l’idea di legare la mia pittura alla musica, ma anche perché

come artista ho sentito il dovere di dare un mio contributo

al superamento del drammatico periodo che abbiamo attraversato

negli ultimi due anni. La pandemia ci ha fatto capire

quanto l’amore sia fondamentale nelle nostre vite, quanto

sia bello trascorrere del tempo con gli amici, con gli affetti

familiari, riscoprire valori come la solidarietà, l’aiuto reciproco.

Lo scopo dell’arte è appunto quello di mettere insieme le

persone, offrire loro una speranza nei momenti difficili. Questo

progetto ha il grande merito di far comprendere, soprattutto

alle nuove generazioni, lo straordinario potere dell’arte

e della bellezza, due cose delle quali davvero non possiamo

fare a meno perché danno senso alla vita, nutrono la mente

e innalzano lo spirito. Insomma, ci rendono persone migliori!

Più volte nella tua carriera artistica hai aderito ad iniziative

che avevano come finalità quella di dare sostegno ai giovani.

Vale la stessa cosa anche in questo caso?

Sì, certamente. Uno degli aspetti che mi più mi piace di questo

progetto è il fatto che il Teatro Grattacielo metta a disposizione

delle borse di studio per alcuni dei giovani che vi

prenderanno parte. La trovo un’iniziativa meritoria, soprattutto

in un periodo critico come quello attuale. I giovani sono

stati senza dubbio i più colpiti dalla pandemia, quelli che più

di altri ne pagheranno le conseguenze psicologiche a lungo

termine. Gli è stata negata la possibilità di andare a scuola,

incontrare gli amici, socializzare, vivere con la spensieratezza

necessaria per la loro età. Molti di loro hanno perso la

Mercatale, olio su tela; quest’opera è stata inclusa nel progetto per richiamare il

concetto di “spiritualità”

Il raccolto, olio su tela; una delle cinque opere coinvolte in Tableaux of Amico

Fritz come rimando al concetto di “tradizione”

speranza, sono tristi e demotivati. Hanno davanti un futuro

incerto, minacciato da guerre, malattie, inquinamento, catastrofi

naturali. Il nostro compito come adulti è aiutarli a risollevarsi

e a realizzare i loro sogni. Sostenere i giovani artisti di

tutto il mondo, come fa il Teatro Grattacielo, è una missione

nobilissima, e mi onora poter dare il mio contributo.

Dopo Tableaux of Amico Fritz, la tua collaborazione con il

Teatro Grattacielo prosegue con un altro progetto…

È tutto merito di Stefanos, della sua vulcanica creatività. Mi

ha chiesto di mettere a disposizione per la messinscena del

Don Giovanni alcuni miei disegni realizzati mentre ero in Spagna.

Ovviamente, ho risposto di sì! E devo dire che mi ha

sorpresa vedere i miei disegni trasformati in installazioni luminose

così d’impatto ed affascinanti.

LOLITA VALDERRAMA SAVAGE

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