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La Toscana nuova Marzo_2022

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A cura di

Silvia Ciani

I consigli del

nutrizionista

Gli zuccheri

Un piacere da gustare in maniera consapevole

di Silvia Ciani

Pensiamo agli zuccheri presenti nella nostra alimentazione

solo quando la nostra salute è già compromessa,

cioè quando vediamo gli esiti degli esami

ematici o ce lo dice il medico. È importante invece avere

una sana e corretta alimentazione fin da giovani in modo da

prevenire le patologie e le alterazioni metaboliche, oggi purtroppo

molto diffuse, associate ad un consumo eccessivo

di zuccheri (sovrappeso, diabete, carie dentale, etc.). Allora

vediamo di fare un riepilogo dei concetti base per un uso

consapevole e responsabile di questi importanti principi

nutritivi. Esistono fondamentalmente due categorie di zuccheri

che giocano un ruolo importante nella nostra alimentazione:

gli “zuccheri complessi” o amidi presenti in tutti i

cereali (frumento, riso, farro, orzo, mais, etc.) nelle patate

e nei legumi, e gli “zuccheri semplici” che si trovano principalmente

nel latte (lattosio), nello zucchero che usiamo

per dolcificare (saccarosio), nel miele e nella frutta (fruttosio).

Questi ultimi, in particolare, sono usati come ingredienti

(spesso in gran quantità) nella preparazione di dolci,

confetture, pasti pronti, oltre che in molte bevande e, poiché

non sono visibili in quanto si sciolgono nei liquidi o si

mescolano con altri ingredienti, non è facile percepirne la

quantità. Leggere l’etichetta nutrizionale può essere un valido

aiuto per iniziare a diventare consapevoli di questi zuc-

cheri invisibili. Secondo i livelli di assunzione raccomandata

di nutrienti per la popolazione italiana (dati del 2016), circa

il 45-60% delle calorie giornaliere devono essere assunte

sotto forma di zuccheri, ma solo il 15% di questi devono essere

“semplici” mentre i rimanenti devono essere “complessi”,

quindi derivare da pasta, cereali, etc. . Un apporto totale

maggiore del 25% è da considerare potenzialmente legato

ad eventi avversi sulla salute. Attenzione però: per arrivare

alla quota 10% di zuccheri “semplici” bastano due porzioni

di frutta, e già con un po’ di latte, la marmellata o qualche

biscotto la mattina a colazione e uno yogurt durante la giornata

se ne copre e se ne supera il fabbisogno. Va da sé allora

che in una dieta equilibrata il consumo di dolci e bevande

zuccherate debba essere considerato un’eccezione e non

una regola. E quando saltuariamente li consumiamo, , dovremmo

farlo in piccola quantità e sempre in sostituzione

di altri alimenti che contengono zuccheri: per esempio, una

fetta di dolce al posto dei biscotti oppure pane e marmellata

la mattina o per la merenda pomeridiana dei bambini; un

gelato al posto della frutta alla fine di un pasto o a merenda

prima di una cena leggera; un succo o una spremuta di

frutta al posto della frutta a colazione o a spuntino dopo un

allenamento, e via dicendo, sempre all’insegna di un consumo

attento e consapevole.

Biologa Nutrizionista e specialista in

Scienza dell’alimentazione, si occupa

di prevenzione e cura del sovrappeso

e dell’obesità in adulti e bambini attraverso

l’educazione al corretto comportamento alimentare,

la Dieta Mediterranea, l’attuazione di

percorsi terapeutici in team con psicologo, endocrinologo

e personal trainer.

Studi e contatti:

artEnutrizione - Via Leopoldo Pellas

14 d - Firenze / + 39 339 7183595

Blue Clinic - Via Guglielmo Giusiani 4 -

Bagno a Ripoli (FI) / + 39 055 6510678

Istituto Medico Toscano - Via Eugenio

Barsanti 24 - Prato / + 39 0574 548911

www.nutrizionistafirenze.com

silvia_ciani@hotmail.com

GLI ZUCCHERI

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