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A cura di
Silvia Ciani
I consigli del
nutrizionista
Gli zuccheri
Un piacere da gustare in maniera consapevole
di Silvia Ciani
Pensiamo agli zuccheri presenti nella nostra alimentazione
solo quando la nostra salute è già compromessa,
cioè quando vediamo gli esiti degli esami
ematici o ce lo dice il medico. È importante invece avere
una sana e corretta alimentazione fin da giovani in modo da
prevenire le patologie e le alterazioni metaboliche, oggi purtroppo
molto diffuse, associate ad un consumo eccessivo
di zuccheri (sovrappeso, diabete, carie dentale, etc.). Allora
vediamo di fare un riepilogo dei concetti base per un uso
consapevole e responsabile di questi importanti principi
nutritivi. Esistono fondamentalmente due categorie di zuccheri
che giocano un ruolo importante nella nostra alimentazione:
gli “zuccheri complessi” o amidi presenti in tutti i
cereali (frumento, riso, farro, orzo, mais, etc.) nelle patate
e nei legumi, e gli “zuccheri semplici” che si trovano principalmente
nel latte (lattosio), nello zucchero che usiamo
per dolcificare (saccarosio), nel miele e nella frutta (fruttosio).
Questi ultimi, in particolare, sono usati come ingredienti
(spesso in gran quantità) nella preparazione di dolci,
confetture, pasti pronti, oltre che in molte bevande e, poiché
non sono visibili in quanto si sciolgono nei liquidi o si
mescolano con altri ingredienti, non è facile percepirne la
quantità. Leggere l’etichetta nutrizionale può essere un valido
aiuto per iniziare a diventare consapevoli di questi zuc-
cheri invisibili. Secondo i livelli di assunzione raccomandata
di nutrienti per la popolazione italiana (dati del 2016), circa
il 45-60% delle calorie giornaliere devono essere assunte
sotto forma di zuccheri, ma solo il 15% di questi devono essere
“semplici” mentre i rimanenti devono essere “complessi”,
quindi derivare da pasta, cereali, etc. . Un apporto totale
maggiore del 25% è da considerare potenzialmente legato
ad eventi avversi sulla salute. Attenzione però: per arrivare
alla quota 10% di zuccheri “semplici” bastano due porzioni
di frutta, e già con un po’ di latte, la marmellata o qualche
biscotto la mattina a colazione e uno yogurt durante la giornata
se ne copre e se ne supera il fabbisogno. Va da sé allora
che in una dieta equilibrata il consumo di dolci e bevande
zuccherate debba essere considerato un’eccezione e non
una regola. E quando saltuariamente li consumiamo, , dovremmo
farlo in piccola quantità e sempre in sostituzione
di altri alimenti che contengono zuccheri: per esempio, una
fetta di dolce al posto dei biscotti oppure pane e marmellata
la mattina o per la merenda pomeridiana dei bambini; un
gelato al posto della frutta alla fine di un pasto o a merenda
prima di una cena leggera; un succo o una spremuta di
frutta al posto della frutta a colazione o a spuntino dopo un
allenamento, e via dicendo, sempre all’insegna di un consumo
attento e consapevole.
Biologa Nutrizionista e specialista in
Scienza dell’alimentazione, si occupa
di prevenzione e cura del sovrappeso
e dell’obesità in adulti e bambini attraverso
l’educazione al corretto comportamento alimentare,
la Dieta Mediterranea, l’attuazione di
percorsi terapeutici in team con psicologo, endocrinologo
e personal trainer.
Studi e contatti:
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www.nutrizionistafirenze.com
silvia_ciani@hotmail.com
GLI ZUCCHERI
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