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La Toscana nuova Marzo_2022

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vedere il mondo, interno ed esterno, con uno sguardo sempre

rinnovato ed aperto ad altre discipline, altre pratiche o anche

alle scienze, come ad esempio quelle cognitive, la fisica quantistica

e meccanica, la chimica. Inoltre chi inizia da giovane,

ha una freschezza e un’immediatezza intuitiva che, per definizione,

non sarà più la stessa andando avanti. È prezioso apprendere

da chi “principia”.

La tua espressività artistica non si ferma, continua ad aprirsi

a nuove conoscenze e adesso a percorsi naturalistici di

vita rinnovata. Ci puoi parlare dello studio e della realizzazione

di oli essenziali, unguenti curativi, tisane rilassanti?

Ho letto che la conoscenza è creazione autocosciente di sé.

Per coinvolgere il pubblico, oltre all’eclettismo delle forme, ho

sempre lavorato nella direzione del sincretismo sensoriale, fino

ad arrivare alla realizzazione di teatralizzazioni urbane, in

cui il pubblico è completamente avvolto da stimoli perché ne

diventa parte integrante. La combustione, oltre al fuoco e alle

fiamme, genera fumo che può essere profumato, bruciando

piante aromatiche o incensi, si può riscaldare cibo, da servire

durante una rappresentazione, o preparare tisane, a seconda

di cosa si sta narrando e cosa si vuole suscitare. Pur non

essendo un terapeuta, la mia indagine artistica mi ha portato

ad approcciarmi alla psicologia, alla cromoterapia, all’aromaterapia,

allo studio delle frequenze musicali, al Tai Chi. Procedendo

in questa direzione mi sono accorto che sia io che le

persone con me, prima durante e dopo gli spettacoli, stavamo

meglio. Tutto ciò è sfociato in un approccio sempre più

autenticamente olistico. Ho cercato di sperimentare la possibilità

di un equilibrio dell’unitarietà mente/corpo e relazionale,

per poterla offrire agli altri, a partire dai miei cari. Ecco

cosa mi ha mosso: la cura per e con le altre e gli altri. Poi mi

piace la botanica è uno studio che si presenta infinito. Quante

piante ci sono! La natura viene prima di noi, ne siamo emersi

come una specie speciale, ma lei ci precede, ci contiene e ci

costituisce: siamo fatti, in massima parte, di acqua ma anche

di minerali. L’aria ci è necessaria per la vita e produciamo calore

con processi biochimici. Tutto questo è in una relazione

di reciproca influenza con i nostri aspetti energetici, psichici,

emotivi, ideologici, sentimentali, relazionali, culturali. Siamo

inscindibilmente fisico e non. Riappropriarci di un sano stile

di vita (alimentare, culturale, relazionale), riavvicinarci alla

natura e ai suoi tempi, reimparare a sentire, a pensare sé

stessi e agli altri, recuperare competenze tecniche, mediche e

curative o di prevenzione, anche elementari, tutto questo credo

che sia una grande possibilità benefica e alla portata di

tutti. È affascinante e gravido di ispirazione osservare la biofilia

degli esseri viventi, piante comprese. È stupefacente vedere

come si trasformano gli elementi, le materie prime o le

sostanze, come è incredibile osservare il sentimento umano

che si muove ed interagisce, si manifesta concretamente, fra

le persone, per trovare una sistematizzazione, modi di procedere,

migliorando ulteriormente le possibilità di cura. Come

operatore e counselor olistico, ho da poco iniziato a frequentare

una scuola di naturopatia; mi diplomerò alla soglia dei

cinquant’anni. Pensare a questo traguardo mi diverte e mi entusiasma.

Giovani si diventa.

Come può contattarti chi fosse interessato alla tua attività

artistica?

Sono su Facebook alla pagina carloIII o La Compagnia Dei

Fuocolieri e su Instagram come carlo.terzo. È possibile inoltre

contattarmi via mail all’indirizzo info@la-cdf.com oppure su

WhatsApp al +39 328/8781940.

CARLO TERZO

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