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La Toscana nuova Marzo_2022

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Emozioni visive

a cura di Marco Gabbuggiani

Temporanei incroci di vita

Testo e foto di Marco Gabbuggiani

Niente è eterno e niente avrebbe significato se lo fosse. Immaginiamo

per un attimo di sapere fin da subito che quello che stiamo

vivendo sarà uguale per sempre. Ci aspetterebbe una vita piatta

ed insignificante che renderebbe l’esistenza una noia davvero

insopportabile. Faremmo tutto svogliatamente sapendo perfettamente

che ogni cosa rimarrebbe sempre e comunque com’è.

Una tristezza infinita! Chi crede al destino è convinto che il percorso

di vita di una persona sia in qualche modo segnato dalla

nascita, anche se è ben diverso il modo in cui si affronta questo

percorso talvolta tortuoso. Siamo come due fili in tensione che

vanno per la loro strada e che incrociano nel corso della vita altri

fili ed altre persone producendo, talvolta, quelle magiche scintille

che illuminano il percorso con il meraviglioso stato d’animo chiamato

amore. Un’enorme bellissima scintilla come due fili dell’alta

tensione che si toccano, la stessa scintilla che scaturisce tra

due persone innamorate. Una scintilla che facciamo di tutto per

vivere più a lungo possibile ma che sappiamo sarà inevitabilmente

destinata ad affievolirsi e spegnersi. Ci sono però uomini che

si aggrappano a questa scintilla in maniera morbosa ed egoistica

pretendendo che sia eterna e che la persona con cui entrano

in contatto non abbia il diritto di continuare a percorrere la propria

strada. E allora invece di fare di tutto per mantenerla viva nel

tempo con comportamenti adeguati, cercano di annodare quei fili

a sé stessi con violenza, arrivando addirittura ad interromperne

il percorso e… la vita. Quest’anno ho voluto esprimere il mio pensiero

sulla Festa della donna ricorrendo ad una metafora scaturitami

da una foto scattata un po’ di tempo fa. Forse proprio per

il fatto che il giorno dello scatto era l’8 marzo, forse perché quel

giorno ero mentalmente predisposto a questo argomento, sta di

fatto che la scattai perché mi sembrò che quei fili raffigurassero

una sorta d’incrocio di vite, immaginando i meravigliosi fuochi

d’artificio che sarebbero scaturiti se fossero arrivati a toccarsi tra

loro, esattamente come succede tra due persone che, incontrandosi,

si innamorano. Onestamente non so proprio capacitarmi di

come certi uomini possano pensare di annodare violentemente

a sé stessi i fili della vita della persona che dicono di amare fino

al punto di togliergli la vita, forti della loro maggiore prestanza

fisica. Contrariamente a come viene definita di solito ovvero

“sesso debole”, la donna, nella sua meravigliosa bellezza e grazia

(troppo spesso confusa con debolezza), diventa in questi casi

l’elemento forte della coppia mentre l’uomo assume il ruolo del

“debole” che, con l’emancipazione della stessa, non arrivando a

competerci mentalmente, ricorre tragicamente alla forza fisica.

E come rimediare a questo immane errore esistenziale? Con le

leggi? Anche. Queste servono per proteggere le donne, ma se si

vogliono davvero cambiare le cose occorre iniziare ad educare i

“maschietti” al rispetto della donna, alla parità, senza ricorrere alla

violenza in cui l’essere umano è solito cadere nel momento in

cui cerebralmente e verbalmente non riesce più a reggere il confronto.

E sperando che si possa arrivare a questo educando le

generazioni future, mando un abbraccio a tutte le donne che mi

leggono, chiedendo scusa per le violenze che subiscono a nome

di quei miei simili che, piccoli, meschini e debolissimi, pretendono

di “annodare” le loro vite usando la maggior forza che madre

natura gli ha, in questo caso, ingiustamente dato. Buona Festa

della donna a tutte!

marco.gabbuggiani@gmail.com

Da oltre trent'anni una

realtà per l'auto in Toscana

www.faldimotors.it

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