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La Toscana nuova Marzo_2022

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I due interpreti di Tableaux of Amico Fritz

Com’è nato il progetto per le scuole Tableaux of Amico Fritz?

È nato dopo aver conosciuto Lolita Valderrama Savage. La

sua pittura mi ha entusiasmato, ho pensato subito che avrei

dovuto coinvolgerla in un progetto. Per questa ragione, ho

individuato cinque suoi dipinti per me particolarmente significativi

e a ciascuno di questi ho abbinato un estratto

dell’opera di Mascagni, per una durata totale dei brani di

circa 13/14 minuti. Come trait d’union tra pittura e canto,

ho scelto cinque parole chiave, una per ogni dipinto, leggendo

le quali i ragazzi possono conoscere fin da subito

alcune tematiche che troveranno poi negli estratti dell’opera

lirica ma possono prima ancora commentare queste parole

filtrandole attraverso le proprie esperienze. L’intento è

renderli protagonisti, parte attiva del progetto e non soltanto

spettatori.

revo molto tempo in mezzo alla natura,

i miei migliori amici erano gli alberi,

i fiori, la terra. Allo stesso modo, la parola

traditions è densa di suggestioni:

mi è venuta in mente osservando il

quadro di Lolita in cui la raccolta del

grano richiama l’idea di una tradizione

contadina che si tramanda di generazione

in generazione. E quindi qualcosa

che ci lega saldamente alle nostre

radici familiari, culturali, etc. . Molto

importante è anche la quinta parola

chiave, il “potere dell’amore”, che in

un certo senso contiene tutte le altre,

proprio come accade ne L’Amico Fritz,

dove i due protagonisti, soprano e tenore,

si abbandonano alla forza dell’amore

dopo un percorso che li vede

riscoprire sé stessi, la propria interiorità,

l’attaccamento alle radici.

Quali sono queste parole chiave e in base a quali criteri le

hai scelte?

I giovani come hanno accolto questa tua iniziativa?

Stiamo avendo un’ottima risposta dalle scuole, sia in America,

a Miami, Chicago e Indianapolis, che all’estero, anche

in paesi lontani come le Filippine. Finora i feedback raccolti

sono più che positivi, e questo mi fa molto piacere. Non

volevo assolutamente che si riproponesse la situazione alla

quale mi è capito spesso di assistere durante ad esempio

le recite scolastiche, con i ragazzi in platea annoiati, distratti

dal telefonino o intenti a parlare tra di loro.

Secondo te, cosa cattura di più la loro attenzione?

In generale penso che i giovani siano attratti soprattutto

dalla parte artistica, e in particolare da quella che prevede

il ricorso alla tecnologia e ai linguaggi multimediali.

Le parole chiave sono earthiness, che in italiano

possiamo tradurre come “connessione

con la terra”, transitions (transizioni),

traditions (tradizioni), spirituality (spiritualità)

e power of love (il potere dell’amore).

Le ho scelte ispirandomi alle opere di Lolita,

che mi hanno molto emozionato e fatto

pensare a come avrei potuto legare questi

concetti, e quindi anche i relativi dipinti,

al capolavoro di Mascagni. Ciascuna di

queste parole sottende una grande varietà

di significati perché lo scopo non è dare ai

ragazzi un’interpretazione univoca ma offrire

loro un ventaglio di possibilità. La parola

earthiness, ad esempio, può voler dire molte

cose: a me personalmente ha fatto ricordare

quando da bambino, nel paesino del

Peloponneso dove sono cresciuto, trascor-

Un momento della registrazione del progetto Tableaux of Amico Fritz

STEFANOS KORONEOS

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