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La Toscana nuova Marzo_2022

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A cura di

Maria Concetta Guaglianone

PsicHeArt

Il mandala

Una forma d'arte per entrare in contatto con le emozioni

di Maria Concetta Guaglianone

Ogni qual volta si vivono esperienze che generano disagi,

conflitti e malesseri il carico emotivo può aumentare

fino a provare la sensazione di essere sopraffatti

dalla situazione. Diventa fondamentale la capacità di entrare

in contatto con le proprie emozioni, di gestirle e riconoscerne

il valore anche se percepite come “negative” e non funzionali.

Accoglierle e prendersene cura è il primo passo per giungere

ad una piena consapevolezza e conoscenza di sé. Essere

consapevoli significa riuscire ad auto-osservarsi, ascoltarsi in

modo non giudicante, entrare in contatto con il proprio mondo

interno ed esterno, aprirsi alle possibilità di risoluzione per

non rimanere bloccati in emozioni “sequestranti”, in “trappole

emotive”. Uno strumento che utilizzo nella pratica clinica per

lavorare sulle emozioni è il mandala, il cui merito dell’uso in

ambito psicoterapeutico è da attribuire a Carl Gustav Jung. I

mandala sono disegni e figure contenuti in un cerchio, simbolo

della vita e del tutto. L’etimologia della parola “mandala” deriva

dal sanscrito, letteralmente si traduce “disco” o “centro” e

il significato simbolico richiama il concetto di unità. Di origine

tibetana, diffusi nelle culture induiste e buddiste come strumenti

di meditazione e di preghiera, venivano realizzati sulla

sabbia colorata dai monaci buddisti per essere poi distrutti,

in un rituale attraverso il quale la creazione e la distruzione si

incontrano trovando equilibrio. Quando emergono contenuti

emotivi importanti ed intensi propongo alle persone di lavorare

con tale strumento che diventa contenitore di emozioni e di

significati simbolici, di rappresentazioni archetipiche del proprio

mondo interno. Chiedo alla persona di costruire il mandala

dell’emozione che sente in prevalenza e che caratterizza

la fase di vita che sta attraversando: ad esempio, se l’emozione

dominante è la rabbia, chiedo di creare il suo mandala

della rabbia. Si parte dal disegnare un cerchio su un foglio,

cartoncino o tela di colore bianco, per poi aggiungere disegni,

forme e colori rappresentativi dell’emozione. Disegnare e colorare

un mandala aiuta la persona a dare forma alla propria

rappresentazione ed espressione di sé. Il lavoro con il mandala

permette di stare nel momento presente, aiuta a ritrovare

uno stato di centratura, concentrazione, rilassamento, apertura

mentale, pace e armonia interiore. La sua funzione è quella

di riequilibrare uno stato di confusione, ristabilire un ordine lavorando

su tre piani di coscienza: quella fisica, psicologica e

spirituale. La persona esplora ed elabora la propria esperienza

emotiva, attiva un processo trasformativo che coinvolge

l’emozione stessa e la modalità con cui si rapporta ad essa. Il

mandala diventa un catalizzatore di energia che crea qualcosa

di nuovo, una vera e propria opera d’arte, un processo creativo

che permette alla persona di contattare il proprio centro,

l’io interiore, e di orientarsi attraverso la consapevolezza delle

proprie emozioni.

Psicologa specializzanda presso la Scuola di Psicoterapia dell’Istituto Psicoumanitas di Pistoia, Maria Concetta

Guaglianone ha frequentato la scuola biennale di Counseling Psicologico presso Obiettivo Psicologia

di Roma, dove ha svolto anche la propria attività professionale collaborando come tutor nel Master di

Psicologia Perinatale. È autrice di numerosi articoli sul portale Benessere 4you - Informazioni e Servizi su Salute e

Benessere Psicologico. Attualmente svolge la propria attività professionale presso Spazio21 - Studi Professionali

di Discipline Bio Naturali e Psicologia (via dei Ciliegi 21 - 50018 Scandicci).

+39 3534071538 / + 39 348 8226351 / mariaconcetta.guaglianone@gmail.com

GESTIRE LE EMOZIONI

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