11.03.2022 Views

La Toscana nuova Marzo_2022

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

A cura di

Emanuela Muriana

Psicologia

oggi

Atti di sana prevenzione portati all'estremo

di Emanuela Muriana

Procedure indispensabili in ambito sanitario e nell’industria

alimentare, ma negli ultimi due anni caratterizzati

dalla pandemia siamo stati sollecitati ad

avere attenzioni speciali anche nelle nostre case per difenderci

dal virus Sars2 che non ci dà tregua. Così quel

surplus di igiene domestica e del corpo è diventato la regola.

Facciamo uso di detergenti battericidi, alcolici, saponi

speciali, etc. . Secondo i dati pubblicati da Assocasa

a far la parte del leone sono i disinfettanti, la cui produzione

è aumentata del 100%; la seconda categoria è quella

delle candeggine, cresciute del 53%. Seguono i detergenti

per superfici dure con un incremento del 38%. Questi comportamenti

necessari in un periodo particolare, possono,

come il virus, fare un passaggio di qualità e diventare un

bisogno irrefrenabile per avere il controllo sulla realtà. Atti

di sana prevenzione portati all’estremo innescano una

severa psicopatologia dove la prevenzione si trasforma in

misofobia, cioè la paura patologica

di venire a contatto con lo

sporco e con i germi, che spinge

a ricorrere a misure preventive

per evitare le situazioni, le

persone o gli oggetti che possono

aumentare il rischio di

contrarre malattie per evitare

qualsiasi tipo di contaminazione

fino ad aumentare le precauzioni

igieniche all’inverosimile.

«Disinfetto i contenitori della

spesa del supermercato perché

chissà chi li ha toccati».

Questa è la logica del pensiero

che sta alla base del severo disturbo

ossessivo compulsivo.

La casa, alcune parti del corpo,

l’auto, l’ufficio, etc. diventano

“il tempio della pulizia”.

Il dubbio di aver toccato una

maniglia che può essere stata

toccata da un presunto infetto

fa correre urgentemente

ai ripari con lavaggi ossessivi

delle mani, seguendo procedu-

re con sequenze inalterabili, oppure con l’abuso di detergenti

ritenuti quasi magici. L’ossessione può instaurarsi

nella mente in qualunque modo fino a divorare la sana ragionevolezza.

La preoccupazione, l’ansia e l’angoscia vengono

alleviate dal lavaggio rituale compulsivo. Questa è

la trappola “che funziona” del rito irrefrenabile, ma invalida

la vita personale e relazionale di chi è ostaggio della

fobia. Alla fine dell’emergenza pandemica temiamo che

molti rimarranno ostaggio del virus della mente, che fino

ad ora aveva assunto caratteristiche di adeguatezza alla

situazione. Il disturbo ossessivo compulsivo è considerato

dalla letteratura scientifica una delle patologie più invalidanti

e più resistenti al cambiamento, ma l’intervento

con la psicoterapia breve strategica ha mostrato ad oggi

un’efficacia ed un’efficienza media dell’86% che permette

di evadere dalla prigionia dell’assurdo mediante percorsi

strategicamente pianificati.

Emanuela Muriana è responsabile dello Studio di Psicoterapia Breve

Strategica di Firenze, dove svolge attività clinica e di consulenza.

È stata professore alla Facoltà di Medicina e Chirurgia presso

le Università di Siena (2007-2012) e Firenze (2004-2015). Ha pubblicato

tre libri e numerosi articoli consultabili sul sito www.terapiastrategica.fi.it.

È docente alla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Breve Strategica.

Studio di Terapia Breve Strategica

Viale Mazzini 16, Firenze

+ 39 055 242642 - 574344

emanuela.muriana@virgilio.it

DISINFETTARE TUTTO

29

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!