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Vado e Torno_2024-03

In questo numero di Vado e Torno: - LetExpo. Tutti a Verona - Anteprime. Iveco Eurocargo, Ford Trucks F-Max Transcontinental, Mercedes eSprinter, Nissan Interstar - Inchiesta. L’elettrico bene o male - Prova. Mercedes eCitan Long - Misano. Torna l’emozione in pista - Politica. Dal Brennero ai sensori tante le questioni irrisolte

In questo numero di Vado e Torno:
- LetExpo. Tutti a Verona
- Anteprime. Iveco Eurocargo, Ford Trucks F-Max Transcontinental, Mercedes eSprinter, Nissan Interstar
- Inchiesta. L’elettrico bene o male
- Prova. Mercedes eCitan Long
- Misano. Torna l’emozione in pista
- Politica. Dal Brennero ai sensori tante le questioni irrisolte

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SOTTO LA LENTE<br />

I LAVORI AL BIANCO<br />

Ok buona<br />

la prima<br />

Manutenzione e<br />

rifacimento a ritmo<br />

spedito. E il tunnel<br />

riapre prima<br />

A<br />

settembre la chiusura<br />

della galleria stradale<br />

del Gottardo (causa<br />

una crepa nella volta),<br />

poi, dopo qualche settimana,<br />

la frana che ha<br />

causato il temporaneo<br />

stop alla circolazione in<br />

quella del Frejus, proprio<br />

nel momento in cui al<br />

traforo del Monte Bianco,<br />

ci si apprestava a dare il<br />

via ai lavori di rifacimento<br />

dell’intera volta, previsti<br />

non sulla durata di settimane<br />

o mesi, ma addirittura<br />

di molto anni.<br />

Per i valichi alpini non si<br />

è trattato certo di un fine<br />

anno tranquillo. Riaperto<br />

il Frejus e slittati di un<br />

anno i lavori al Bianco,<br />

la situazione è fortunatamente<br />

migliorata, scacciando<br />

l’incubo di scenari<br />

peggiori: la completa paralisi<br />

della circolazione e<br />

del transito delle merci tra<br />

Italia e Francia, tranord e<br />

sud Europa.<br />

Naturalmente, nulla cambia<br />

circa l’impossibilità<br />

di procrastinare ulteriormente<br />

interventi di manutenzione<br />

e rifacimento<br />

programmati e che, in<br />

special modo al traforo<br />

del Monte Bianco, devono<br />

essere necessariamente<br />

effettuati. Laddove possibile,<br />

limitando al massimo<br />

i disagi per l’utenza.<br />

Come (va riconosciuto) è<br />

riuscito al Monte Bianco,<br />

dove il team al lavoro nella<br />

struttura governata dal<br />

Geie-Tmb ha completato<br />

la serie di importanti<br />

lavori (dal risanamento<br />

dell’impalcato stradale<br />

nel tratto centrale della<br />

galleria, alla sostituzione<br />

dei 76 acceleratori di volta)<br />

che hanno richiesto la<br />

chiusura del tunnel per<br />

nove settimane, riaprendo<br />

alla circolazione con<br />

tre giorni di anticipo.<br />

13 CHILOMETRI<br />

34 LUOGHI SICURI<br />

Lungo i quasi<br />

tredici chilometri<br />

della galleria<br />

(per la precisione<br />

sono 12,848,<br />

di cui 6,353 in<br />

territorio italiano)<br />

che collega<br />

Bardonecchia a<br />

Modane, sono<br />

presenti 34 luoghi<br />

rifugio, 10 stazioni<br />

tecniche e cinque<br />

bypass riservati ai<br />

mezzi di soccorso.<br />

Da questo valico, infatti, transita<br />

il 7 per cento dell’intero<br />

traffico alpino, con numeri in<br />

continua costante crescita. Nei<br />

dodici mesi del 2023, i passaggi<br />

totali di veicoli pesanti nei<br />

due sensi sono stati 923.116<br />

(493.610 veicoli dall’Italia alla<br />

Francia, 429.506 dalla Francia<br />

all’Italia), con un incremento<br />

del 2,1 per cento sul 2022 che<br />

a sua volta era cresciuto, a<br />

904.131 veicoli, dell’8,84 per<br />

cento sul 2021.<br />

Valori che, per stare all’anno<br />

2023, corrispondono alla<br />

media giornaliera di 2.529<br />

veicoli in transito (con punta<br />

massima di 4.154 a novembre,<br />

e oltre le 3 mila unità a ottobre<br />

e dicembre). In termini complessivi,<br />

il Frejus ha contato<br />

nei dodici mesi passati un traffico<br />

totale di 2.128.176 veicoli,<br />

pari a un aumento del 5,27 per<br />

cento sul 2022 (2.021.644), registrando<br />

una media giornaliera<br />

di 5.831 unità.<br />

E con i lavori previsti<br />

al Monte Bianco...<br />

Che si tratti di numeri importanti,<br />

tali da collocare il Frejus<br />

tra gli assi alpini strategici, lo<br />

si evince dal confronto con<br />

l’altro passaggio tra Italia e<br />

Francia, quello del Monte<br />

Bianco. Che infatti, sia a livello<br />

generale, sia per quanto riguarda<br />

il traffico pesante, viaggia<br />

su numeri sensibilmente<br />

inferiori. Nel 2022, complice<br />

anche la chiusura prolungata<br />

(21 giorni consecutivi), i passaggi<br />

dei veicoli pesanti sono<br />

stati 561.580, in sensibile calo<br />

rispetto ai 616.891 del 2021.<br />

Anche il volume di traffico<br />

totale risulta inferiore, benché<br />

il consuntivo di 1.731.833 unità<br />

ha in ogni caso rappresentato<br />

un considerevole aumento<br />

rispetto al 1.475.996 di unità<br />

del 2021, ancora penalizzato<br />

dalle restrizioni conseguenti<br />

alla pandemia da Covid.<br />

Considerato che all’orizzonte<br />

si profila la lunga teoria<br />

di lavori di manutenzione e<br />

rifacimento totale della volta<br />

che interesseranno per anni il<br />

traforo del Monte Bianco, con<br />

relativi periodi di chiusura totale<br />

dei transiti in entrambe le<br />

direzioni, ecco che l’alternativa<br />

Frejus diventa in prospettiva<br />

ancor più determinante. Per<br />

il traffico merci ma anche, naturalmente,<br />

per quello leggero<br />

(auto), così come per quello<br />

turistico (pullman).<br />

Detto questo, è anche il<br />

caso di sottolineare come il<br />

raddoppio ormai prossimo del<br />

Frejus non moltiplicherà per<br />

due i flussi di traffico, ma si limiterà<br />

unicamente a separarli.<br />

I quasi 13 chilometri di sviluppo<br />

della seconda galleria<br />

(per l’esattezza sono 12,848,<br />

di cui 6,353 in territorio italiano<br />

e 6,495 in quello francese),<br />

che combinati con la struttura<br />

Dal valico del Frejus transita il<br />

7 per cento dell’intero traffico<br />

alpino. Nel corso del 2023 i<br />

passaggi di veicoli pesanti nei<br />

due sensi sono stati più di 923<br />

mila, in aumento sul 2022<br />

originaria di pressoché pari<br />

lunghezza (12,895 chilometri)<br />

fanno oggi del Frejus il tunnel<br />

stradale a doppia canna<br />

più lungo d’Europa, verranno<br />

infatti riservati al transito dei<br />

veicoli diretti verso la Francia.<br />

La principale ragione di questa<br />

scelta sta nel fatto che la<br />

seconda canna è stata inizialmente<br />

pensata e progettata con<br />

la funzione di tunnel di sicurezza,<br />

e in quanto tale adibita<br />

ai soli mezzi di soccorso.<br />

Soltanto dopo l’approvazione<br />

nel 2016 da parte del Cipe,<br />

il progetto è<br />

stato riconvertito<br />

in percorso<br />

aperto alla<br />

circolazione di<br />

tutte le tipologie<br />

di veicoli.<br />

E questo<br />

spiega anche<br />

il perchè delle ridotte dimensioni<br />

della galleria, otto metri<br />

di diametro, all’interno della<br />

quale corre in direzione Modane<br />

una sola corsia di marcia,<br />

con annessa banchina laterale<br />

di 2,2 metri di larghezza per la<br />

sosta di emergenza.<br />

Opera, il raddoppio del Frejus,<br />

che ha richiesto un investimento<br />

di 321 milioni, e per realizzare<br />

e completare la quale<br />

sono stati necessari quattordici<br />

anni di lavori, (cominciati nel<br />

dicembre 2010 sul lato italiano<br />

e nel luglio successivo su<br />

quello dei cugini d’Oltralpe,<br />

mentre il fine lavori di tutto<br />

l’apparato infrastrutturale risale<br />

al 2020), la cui conclusione<br />

ha subìto uno slittamento in<br />

avanti di circa un anno, prima<br />

a causa della pandemia da Covid,<br />

quindi anche per qualche<br />

difficoltà di approvvigionamento<br />

di materiali e componentistica.<br />

Col senso unico<br />

aumenta la sicurezza<br />

Col flusso verso la Francia dirottato<br />

nel nuovo tunnel, l’attuale<br />

galleria, quella per così<br />

12,895 chilometri<br />

la lunghezza del tunnel<br />

originario. Anche la seconda<br />

canna, che di fatto corre in<br />

parallelo, ha una lunghezza di<br />

circa 13 chilometri<br />

1 la corsia di marcia nel<br />

nuovo tunnel, a fianco della<br />

quale corre una banchina di<br />

2,2 metri di lunghezza per la<br />

sosta di emergenza<br />

8 i metri di diametro della<br />

seconda galleria<br />

34i luoghi-rifugio che<br />

collegano la nuova galleria al<br />

tracciato storico<br />

321 milioni l’ammontare<br />

dell’investimento per la<br />

realizzazione dell’opera sul<br />

versante italiano<br />

dire storica, diventa invece<br />

monodirezionale, percorribile<br />

cioè dalla Francia verso l’Italia,<br />

con una delle corsie che<br />

diventa unicamente d’emergenza.<br />

Il beneficio derivante dalla<br />

separazione dei flussi di traffico<br />

è valutabile principalmente<br />

in termini di maggiore sicurezza,<br />

assicurata dalla struttura<br />

che peraltro, sotto questo profilo,<br />

adotta da tempo standard<br />

elevati, ulteriormente rafforzati<br />

dopo la tragedia al traforo<br />

del Bianco (marzo 1999). Nel<br />

Frejus la sicurezza significa la<br />

presenza di 34 luoghi sicuri, 5<br />

punti di passaggio per i mezzi<br />

di soccorso, una velocità massima<br />

consentita di 70 all’ora e<br />

una distanza minima obbligatoria<br />

tra un veicolo e l’altro di<br />

150 metri.<br />

Alberto Gimmelli<br />

22<br />

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